mydearasia
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venerdì 30 maggio 2014
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intenso, un piacere per la vista
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Unica amarezza è che un mondo così intimo, magico, unico, meraviglioso, sia rappresentato da un film americano con attori cinesi.
Per il resto scenografia, costumi, musica sono praticamente perfetti. Attori assolutamente all'altezza e bellezze mozzafiato, soprattutto la meravigliosa Zhang Ziyi e i suoi occhi magici.
In realtà mi da fastidio (per chi conosce la storia del libro) che Arthur Golden abbia avuto così tanto successo (tra libro è diritti del film) su una vicenda poco chiara e un pò troppo interpretata dell''intervista alla geisha Iwasaki che poi condusse al libro.
il film rimane un piacere per la vista e dona emozioni intense, ma consiglio la lettura del libro scritto dalla vera geisha, magari meno valido dal punto di vista della scrittura, ma più reale (storia proibita di
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Unica amarezza è che un mondo così intimo, magico, unico, meraviglioso, sia rappresentato da un film americano con attori cinesi.
Per il resto scenografia, costumi, musica sono praticamente perfetti. Attori assolutamente all'altezza e bellezze mozzafiato, soprattutto la meravigliosa Zhang Ziyi e i suoi occhi magici.
In realtà mi da fastidio (per chi conosce la storia del libro) che Arthur Golden abbia avuto così tanto successo (tra libro è diritti del film) su una vicenda poco chiara e un pò troppo interpretata dell''intervista alla geisha Iwasaki che poi condusse al libro.
il film rimane un piacere per la vista e dona emozioni intense, ma consiglio la lettura del libro scritto dalla vera geisha, magari meno valido dal punto di vista della scrittura, ma più reale (storia proibita di una geisha di Mineko Iwasaki)
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(di castelmagno)
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rita branca
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lunedì 18 agosto 2014
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"a lezione di grazia" di rita branca
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“Memoirs of a Geisha” film ( 2005) diretto da Rob Marshall con Zhan Ziyi, Suzuka Ohgo, Ken Watanabe, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, Koji Yakusho, Kaori Momoi, Tsai Chin e tanti altri e basato sull’omonimo romanzo di Arthur Golden
E’ una deliziosa opera in cui non si rimpiangono le qualità del romanzo che lo ha ispirato come spesso avviene, anzi va sottolineato che Rob Marshall sceglie i dettagli importanti effettuando sapientemente tagli delle parti che appesantiscono l’originale nell’ultimo terzo. Dalla prima sequenza all’ultima, il film, ambientato a Tokyo, nella prima metà del secolo XX, è una gioia per la vista e l’udito: tutto è perfetto, la fotografia, la colonna sonora, i bravi e bellissimi attori, particolarmente Gong Li che interpreta la capricciosa Hatsumomo, Michelle Yeoh che interpreta l’affascinante e dolce Mameha , Suzuka Ohgo ( la piccola Chiyo) e Zhan Ziyi (l’aggraziata Sayuri) e fra gli uomini spiccano Ken Watanabe (il Chairman) e Koji Yakusho (Nobu).
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“Memoirs of a Geisha” film ( 2005) diretto da Rob Marshall con Zhan Ziyi, Suzuka Ohgo, Ken Watanabe, Gong Li, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, Koji Yakusho, Kaori Momoi, Tsai Chin e tanti altri e basato sull’omonimo romanzo di Arthur Golden
E’ una deliziosa opera in cui non si rimpiangono le qualità del romanzo che lo ha ispirato come spesso avviene, anzi va sottolineato che Rob Marshall sceglie i dettagli importanti effettuando sapientemente tagli delle parti che appesantiscono l’originale nell’ultimo terzo. Dalla prima sequenza all’ultima, il film, ambientato a Tokyo, nella prima metà del secolo XX, è una gioia per la vista e l’udito: tutto è perfetto, la fotografia, la colonna sonora, i bravi e bellissimi attori, particolarmente Gong Li che interpreta la capricciosa Hatsumomo, Michelle Yeoh che interpreta l’affascinante e dolce Mameha , Suzuka Ohgo ( la piccola Chiyo) e Zhan Ziyi (l’aggraziata Sayuri) e fra gli uomini spiccano Ken Watanabe (il Chairman) e Koji Yakusho (Nobu).
Lo spettatore è stregato dall’eleganza e dalla grazia del mondo che rappresenta ed è assalito da un velo di tristezza per il destino crudele che affrontano le geisha, ex povere bambine cedute da famiglie disperate alle okyia, gestite da avvide anziane geisha in pensione, dove trovano un tetto e cibo ripagati a carissimo prezzo, ma che permette loro una lunga preparazione alla danza, al canto, alla recitazione e all’arte dell’intrattenimento di clienti facoltosi, indispensabili per svolgere quella professione, e obbligandole a far tacere i sentimenti personali e ad occupare un ruolo secondario nella vita maschile.
Le speranze segretamente nutrite dalle geisha nei confronti dell’amore sono sempre deluse, con un’eccezione però, che dà al film una nota finale ottimistica.
Fortemente raccomandato!
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lorian6019
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martedì 27 dicembre 2005
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etica o estetica ?
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Tratto di un bestseller americano, diretto da un regista americano, prodotto da una major americana. Così "politically correct" da usare come protagoniste delle cinesi, e da giocare perfino con l'antagonismo professionale (e umano)delle due star e rivali in amore Gong Li e Zhy Zhang. Bello visivamente, esotico e del tutto "stonato", all'americana appunto, nel rappresentare una delle icone giapponesi per eccellenza.
Un "Cenerentola" al gusto sushi in cui il principe, bello e ricco, si fa allevare la futura "mezza moglie"da una professionista dandole al contempo modo di vendicarsi della rivale di mercato.
E sullo sfondo che resta ? Due figlie vendute ad una casa del piacere, una verginità messa all'asta, perfidie, tradimenti e freddo calcolo, tutti giocati al femminile.
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Tratto di un bestseller americano, diretto da un regista americano, prodotto da una major americana. Così "politically correct" da usare come protagoniste delle cinesi, e da giocare perfino con l'antagonismo professionale (e umano)delle due star e rivali in amore Gong Li e Zhy Zhang. Bello visivamente, esotico e del tutto "stonato", all'americana appunto, nel rappresentare una delle icone giapponesi per eccellenza.
Un "Cenerentola" al gusto sushi in cui il principe, bello e ricco, si fa allevare la futura "mezza moglie"da una professionista dandole al contempo modo di vendicarsi della rivale di mercato.
E sullo sfondo che resta ? Due figlie vendute ad una casa del piacere, una verginità messa all'asta, perfidie, tradimenti e freddo calcolo, tutti giocati al femminile. Inizia con una notte da tregenda, finisce con uno scorrere di lacrime in un parco fiorito e ridondante in cui Sayuri infine conquista (?) il suo Direttore Generale (di cui non sa neppure il nome) divenendone la protetta. Business is business, off course....
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gattorosso
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mercoledì 8 agosto 2007
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film stile hollywood anni '30
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Nell'insieme è un film appena sufficiente. Le ambientazioni, le scenografie e i costumi sono però di prima scelta, anche se a tratti ricordava alcuni film orientali della Hollywood anni '30, in cui tutto era finto e si vedeva. Anche il montaggio è bello (merito del nostro Scalia). Un pò prolissi i movimenti di macchina. Il film però poteva durare mezz'ora meno, guadagnondoci in ritmo e scorrevolezza. Invece nell'insieme risulta soporifero e lento. Il regista di Chicago, visti i suoi precedenti, poteva fare di meglio. Bella l'interpretazione di Gong Li. La protagonista invece non mi pare questo mostro di bellezza e sensualità. Da vedere se si è appassionati di cultura e tradizioni orientali.
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ivo ginevra
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domenica 21 ottobre 2007
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hollywood geisha
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Hollywood geisha!
E' questa la frase che racchiude in se tutto lo sforzo ed il prodotto dell'accoppiata Spielberg Marshall, dai quali era logico aspettarsi di più. Molto di più.
La storia è mielosa e strappalacrime fin dall'inizio (vendita della piccola bambina alla casa di geishe). Continua nell'addestramento alla professione, si ridicolizza nell'amore segreto della giovane geisha per il "direttore generale", lascia perplessi sulla riffa organizzata per cedere la verginità della gheisha, diventa priva di pretese nella oscura fase della guerra mondile e pateticamente si conclude nel coronamento della storia d'amore fra i due protagonisti. In questo film c'è tutta la Hollywood bella e vuota dei grandi registi americani.
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Hollywood geisha!
E' questa la frase che racchiude in se tutto lo sforzo ed il prodotto dell'accoppiata Spielberg Marshall, dai quali era logico aspettarsi di più. Molto di più.
La storia è mielosa e strappalacrime fin dall'inizio (vendita della piccola bambina alla casa di geishe). Continua nell'addestramento alla professione, si ridicolizza nell'amore segreto della giovane geisha per il "direttore generale", lascia perplessi sulla riffa organizzata per cedere la verginità della gheisha, diventa priva di pretese nella oscura fase della guerra mondile e pateticamente si conclude nel coronamento della storia d'amore fra i due protagonisti. In questo film c'è tutta la Hollywood bella e vuota dei grandi registi americani. Bello e vuoto è, infatti, il prodotto, che non tratta alcun tema in modo approfondito (e sì che ce n'era di carne sul fuoco). Bello e vuoto è lo schermo. Bella e vuota è l'interpretazione dei personaggi, usciti tutti ridimensionati da questa storiella (fatta eccezione per l'ottima Gong Li). E' tutto tutto bello e vuoto e non lascia alcuno spazio a riflessioni sui temi trattati, ma quel che peggio, tratta anche molto marginalmente la storia, cultura e filosofia della Ghescia e del mondo nipponico.
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