Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Finalmente un film da potersi prendere in considerazione, Tony Takitani, giapponese, firmato comunque da un regista, Jun Ichikawa, che avendo già una lunga carriera alle spalle è stato accolto in concorso con una lodevole eccezione, sia pure a danno dei tanti suoi colleghi scelti soprattutto se autori di opere prime o seconde.
La storia, scritta dallo stesso Ichikawa, tende alla sintesi. Il protagonista, il Tony Takitani del titolo, è cresciuto scontroso e solitario perché, con quel nome americano affibbiatogli da un padre suonatore di jazz e votato al suo culto, ha creato una distanza fra sé e i suoi compagni si scuola, subito prevenuti nei suoi confronti. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2611 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 12 agosto 2004