mrgm1221
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martedì 16 dicembre 2014
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bel film
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Attraverso gli occhi di un ragazzo che credeva in un sogno fà capire che non sempre le cose sono quello che sembrano. Significativo come film, considerevole come "documentario".
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brando fioravanti
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martedì 9 luglio 2013
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scontato
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Nel 1942 un giovane ragazzo si arruola entusiasta in una scuola nazzista. Come si può immaginare cambierà idea alla fine del film. Personaggi e avvenimenti scontatissimi. Gli istruttori nazzisti inespressivi e disumani.
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(di mrgm1221)
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tatiana micaela truffa
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domenica 30 giugno 2013
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uno sguardo nuovo sul regime
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Germania, primi anni '40, poco prima della caduta del regime nazista, quando ancora era al massimo del suo fulgore.
Friedrich, un ragazzino di umili origini e ignaro di cosa davvero sia il nazismo, viene notato per le sue doti di boxeur, e gli viene proposto di entrare in una Napola, una scuola dove vengono cresciute le "eccellenze" della gioventù hitleriana. Con entusiasmo e contro il volere della sua famiglia, accetta senza porsi alun problema, convinto di conquistarsi così un futuro dorato.
All'interno della scuola nascerà una profonda amicizia con Albrecht: allievo della stessa Napola in quanto figlio di un alto dirigente nazista, Albrecht ha però un animo più sensibile che gli permette una diversa criticità nei confronti del regime.
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dandy
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giovedì 23 maggio 2013
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i buoni tedeschi non piangono.
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Storia di una presa di coscienza attraverso la violenza e lo sconvolgimento delle certezze all'inizio inataccabili.L'idea di parlare degli anni bui della Germania attraverso le vicende di un gruppo di cadetti di un'accademia è originale.Certi snodi narrativi sono ovvi,e i colpi bassi della prima parte prevedibili.Ma nella seconda è una domanda precisa a prendere forma:come si può opporsi ad un regime?La risposta è redicale,e il giovane protagonista,testimone di suicidi,soprusi e autosdistruzione infonde un phatos nel suo personaggio(come il resto del cast)che nessun altro regista tedesco ha saputo creare nel 2000,riguardo ai film sulla rievocazione del nazismo.
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Storia di una presa di coscienza attraverso la violenza e lo sconvolgimento delle certezze all'inizio inataccabili.L'idea di parlare degli anni bui della Germania attraverso le vicende di un gruppo di cadetti di un'accademia è originale.Certi snodi narrativi sono ovvi,e i colpi bassi della prima parte prevedibili.Ma nella seconda è una domanda precisa a prendere forma:come si può opporsi ad un regime?La risposta è redicale,e il giovane protagonista,testimone di suicidi,soprusi e autosdistruzione infonde un phatos nel suo personaggio(come il resto del cast)che nessun altro regista tedesco ha saputo creare nel 2000,riguardo ai film sulla rievocazione del nazismo.E lo shock è genuino e sgradevole,come nella scena della scoperta dei "nemici" colpiti.Quattro anni più tardi,il regista tornerà a parlare del nazismo,in modo completamente differente,in "L'onda".
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gabriella
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sabato 4 giugno 2011
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a scuola di orrore.
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Ottimo film drammatico del regista Dennis Gansel con un cast composto da attori tutti molto bravi.
Storia di una presa di coscienza grazie anche e soprattutto ad un'amicizia.Sarà fondamentale per Friedrich il legame con Albrecht (oltre che l'incalzare dei terribili eventi) per ribellarsi e dire no alla violenza e all'orrore.Un finale che non si dimentica facilmente,che rimane impresso nella nostra memoria "sottolineato" da una colonna sonora di rara bellezza.
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fulvia
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giovedì 15 luglio 2010
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bel film, di spessore. ricorda l'attimo fuggente
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Ottimo film. Per certi versi ricorda molto il film "l'attimo fuggente". Anche qui i protagonisti sono ragazzi, che devono adeguarsi alle ferree regole di un college, che stavolta addestra giovani tedeschi, programmati a diventare ss naziste.
Anche qui ci sono: tentativi di suicidio, ingiustizie, incompresioni, dolori, umiliazioni fisiche e psichiche.Un bel film, che consiglio, perchè è di spessore e fa riflettere, facendo una meticolosa panoramica sulle fragilità umane.
Per gli amanti del genere consiglio anche il film "Evil"..molto toccante.
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