keanu
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venerdì 19 marzo 2010
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sublime ... realtà e fantasia !!
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Uno dei miglior film di Tim Burton !!!
Un capolavoro che lega in un contesto reale la fantasia senza ricorrere ad effetti speciali e a mondi sopranaturali, la fantasia di Burton traspare più in un film così che in un vero fantasy !!
Una storia intensa, coinvolgente e commovente, un film drammatico, ma anche una commedia con il tocco fantasy in un mix eccezionale che sono un Grandissimo regista come Tim Burton sa fare !!
Ottimo Ewan McGregor !!
Sublime colonna sonora !!!!!!
Assolutamente da vedere !!!
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mipiaceilcinema
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venerdì 12 marzo 2010
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bellissimo!
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Uno dei più bei film di Tim Burton! Magico
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@nn@lis@ b.
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giovedì 11 marzo 2010
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armonia tra realtà e fantasia
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Ho ri-visto da poco questo film e penso che sia STR-ordinario.
Fantasia e realtà si incontrano e co-esistono.
Paesaggi fantastici e colori si mescolano a situazioni e personaggi reali; si fondono insieme e il pensiero vaga continuamente tra il reale e l’immaginario. Ad un primo momento, osservando con gli occhi del figlio, sembrerebbe che un aspetto sia opposto all’altro e che non possano co-creare perchè la fantasia contraddice la realtà.
Ma quando Edward si ammala gravemente, William comincia un personale viaggio alla rivelazione della vita del padre che lo porterà a scoprire che le storie raccontate hanno più verità di quanta se ne potesse immaginare.
Il padre non è un bugiardo.
Nel finale scatta la comunicazione tra padre e figlio: è il punto d’incontro.
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Ho ri-visto da poco questo film e penso che sia STR-ordinario.
Fantasia e realtà si incontrano e co-esistono.
Paesaggi fantastici e colori si mescolano a situazioni e personaggi reali; si fondono insieme e il pensiero vaga continuamente tra il reale e l’immaginario. Ad un primo momento, osservando con gli occhi del figlio, sembrerebbe che un aspetto sia opposto all’altro e che non possano co-creare perchè la fantasia contraddice la realtà.
Ma quando Edward si ammala gravemente, William comincia un personale viaggio alla rivelazione della vita del padre che lo porterà a scoprire che le storie raccontate hanno più verità di quanta se ne potesse immaginare.
Il padre non è un bugiardo.
Nel finale scatta la comunicazione tra padre e figlio: è il punto d’incontro.
La piena scoperta sarà intuire come realtà e magia siano in armonia perchè si accoglie la vita con occhi nuovi e con un originale capacità di ascoltare.
Annalisa
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joker91
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domenica 28 febbraio 2010
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un gran bel film
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un film che segna la maturità di burton.
un ottmo lavoro finney ed mcgregor sono fantastici nell interpretare lo stesso ruolo, uno da anziano e l'altro nel fiore degli anni.
non voglio rivelare niente a chi ancora non lo ha visto ma dico soltanto che è un racconto grande e chi trova un film come questo un lavoro monotono non ha fantasia e non ha mai sognato l' impossibile.
un film reale ed allo stesso tempo fantasioso
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c-claudia
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mercoledì 3 febbraio 2010
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una danza incredibile tra reale e fantastico
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Un tema ricamato, allungato e traslato come l’immortale incomprensione tra padre e figlio, l’amore-odio tra l’uno e l’altro, la drammatica riconciliazione al punto di non ritorno: non è nulla di tutto questo che dipinge il film di Tim Burton.
Big Fish racconta la storia di un uomo creata da quell’uomo, la gioia di vivere, la ricchezza di una mente potente e pura, la vittoria sulla morte. Che non sia tutto realmente documentato da scartoffie, poco importa; che sfiori un confine del tutto imprecisabile e sfumato tra reale e fantastico, tra verità e bugia, ancor meno. Che una vita banale e perbene sia trasformata in un’avventura mitica e senza tempo, che vive nel cuore e nella mente dell’uomo che la racconta, più convinto della sua autenticità di tutti quelli che l’ascoltano, è la vera importanza di questo film.
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Un tema ricamato, allungato e traslato come l’immortale incomprensione tra padre e figlio, l’amore-odio tra l’uno e l’altro, la drammatica riconciliazione al punto di non ritorno: non è nulla di tutto questo che dipinge il film di Tim Burton.
Big Fish racconta la storia di un uomo creata da quell’uomo, la gioia di vivere, la ricchezza di una mente potente e pura, la vittoria sulla morte. Che non sia tutto realmente documentato da scartoffie, poco importa; che sfiori un confine del tutto imprecisabile e sfumato tra reale e fantastico, tra verità e bugia, ancor meno. Che una vita banale e perbene sia trasformata in un’avventura mitica e senza tempo, che vive nel cuore e nella mente dell’uomo che la racconta, più convinto della sua autenticità di tutti quelli che l’ascoltano, è la vera importanza di questo film.
Edward Bloom, senile e vivace uomo con il volto di Albert Finney relegato ormai agli ultimi giorni, ha narrato da sempre storie mirabolanti che lo hanno reso un vero istrione, se non che Will, il figlio, subisce tutto ciò come una beffa, un’idiozia e un’infantile mania di protagonismo del padre. Quando apprende che il genitore sta per morire, si reca al suo capezzale, alla sua casa d’infanzia, dove ogni stanza, ogni luogo provoca un flashbak potente che racconta delle storie che Ed Bloom gli ha da sempre raccontato.
Nella dolce e consapevolmente triste atmosfera familiare, di un padre che se ne sta per andare amato profondamente dalla moglie, di un figlio confuso che sta a sua volta per diventare padre, prendono corpo le esilaranti, magiche, favolose avventure del giovane Edwad Bloom, tra gemelle siamesi e giganti gentili, città irreali e streghe che mostrano la morte.
Edward Bloom, un uomo che, nella sua esuberanza e nella sua forte voglia di vivere, è sempre voluto essere un grosso pesce, uno di quelli indomiti, fieri e leggendari.
Il tocco magico e surreale di Tim Burton, colorato e fatiscente, vivace e misterioso, appare in un primo approccio alquanto inusuale, una persiana spalancata sul suo macabro e superlativo regno, ma non per questo meno struggente, meno fantastico, di una maestria e una delicatezza eccezionali.
Stupende le avventure del giovane Bloom, un Ewan McGregor con la faccia squisitamente pulita, intelligente e simpatica. Indescrivibile l’iperbole burtoniana del tempo ghiacciato nel colpo di fulmine, di gran rilievo la malinconia lugubre di Helena Bonham Carter in due ruoli che indescrivibilmente e naturalmente riescono ad allacciarsi. Di certo meno spettacolari, assolutamente non all’altezza di Tim Burton e alquanto monotone le ambientazioni nel reale, che, tuttavia, non potevano essere realizzate altrimenti. Che sia un effetto volontario o inevitabile il fatto di quanto appaia nuda la realtà dopo tutte le meravigliose avventure del protagonista?
Fatto sta, Big Fish è assolutamente straordinario, una danza incredibile tra fantastico e reale, dove questi si invertono, fino a diventare una cosa sola.
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claudiettino
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martedì 29 settembre 2009
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come rendere magica la storia di una vita
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Un'originalità senza eguali...Se pur rischioso Burton costruisce un mondo parallelo a quello reale intessendo una storia fiabesca che racconta della realtà secondo la fantasia, unica in grado di stravolgere gli schemi di ogni cosa. Dopo averlo visto, tutti vorremmo vivere almeno per un istante nel magico mondo del protagonista:il papà(bambino) un pò da tutti desiderato
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ggmymovies
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martedì 7 luglio 2009
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una fiaba nella realtà
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Tim Burton riesce a far entrare una fiaba nel mondo reale, grazie alla sua apertura mentale che è rimasta ancora aggrappata a quella di un bambino e con cui riesce a disegnare un ruolo perfetto per un McGregor raggiante più che mai (anche se dispiace non aver visto Depp nel suo ruolo).
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moonslave
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lunedì 12 gennaio 2009
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bellissimo
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paride86
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giovedì 1 gennaio 2009
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molto bello e commovente
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Will è sempre cesciuto all'ombra (assente) di un padre evanescente e fanfarone. Trovandosi anche lui prossimo alla paternità decide di affrontare il genitore alla ricerca della sua vera identità.
"Big Fish" è un film di rara bellezza e poesia, che mischia il delicato tema del rapporto padre-figlio alla fervida immaginazione tipica di Burton, stavolta senza risvolti gotici o neri. Ma non è tutto: è anche una commovente storia sul significato della vita e sull'importanza della fantasia per viverla meglio.
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davo
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mercoledì 31 dicembre 2008
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una cagata pazzesca!
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[+] capra
(di fran87)
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