le saboteur
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domenica 2 giugno 2013
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non riesce!
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Secondo me il film non è riuscito.... ma molti film di questo genere non riescono (vedi ad esempio morte di un commesso viaggiatore) - cercano di mischiare realtà e sogno...
Nel far questo ci dicono o che esiste una realtà bell'e pronta, e per tutto il film noi dobbiamo capire qual'è la "realtà vera" e il sogno, oppure che la realtà è psicologismo.
Noi affermiamo che la realtà è un costrutto e che questo costrutto è la realtà. Ma nessun costrutto del reale è soggettivo o concerne i sogni di un soggetto: il sogno non crea realtà, ma ne è la sua distruzione.
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Secondo me il film non è riuscito.... ma molti film di questo genere non riescono (vedi ad esempio morte di un commesso viaggiatore) - cercano di mischiare realtà e sogno...
Nel far questo ci dicono o che esiste una realtà bell'e pronta, e per tutto il film noi dobbiamo capire qual'è la "realtà vera" e il sogno, oppure che la realtà è psicologismo.
Noi affermiamo che la realtà è un costrutto e che questo costrutto è la realtà. Ma nessun costrutto del reale è soggettivo o concerne i sogni di un soggetto: il sogno non crea realtà, ma ne è la sua distruzione.
I surrealisti dipingevano i sogni per arrivare alla realtà; Frida Kalo invece affermava di non essere una surrealita, proprio perchè dipingeva la realtà.
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silviami
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giovedì 7 marzo 2013
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sogno o realtà?
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Eccezionale film di un Burton sorprendentemente raffinato. Un pendolo tra reale e irreale culminante nella descrizione della città di Spectre, incredibilmente perfetta ma che nasconde una grande malinconia e un'immensa apatia che solo l'entusiasmo di Edward Bloom è in grado di risvegliare. Una storia instancabile e ogni volta sorprendente condotta dal filo narrativo della voce limpida e frizzante dell'ormai anziano Edward Bloom che insiste a trasmettere tutta la sua voglia di vivere al figlio che solo alla fine staccherà i piedi dalla terra a cui è troppo attaccato per volare insieme a suo padre. Capace di coivolgere chiunque, Big Fish coniuga ironia e drammaticità, fantasia e avventura in una storia di un'infinita ricerca che segue il filo di uno smisurato amore per la vita e per la femminilità che non conosce pause nè rinunce ma che, con eleganza, sa conquistare.
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Eccezionale film di un Burton sorprendentemente raffinato. Un pendolo tra reale e irreale culminante nella descrizione della città di Spectre, incredibilmente perfetta ma che nasconde una grande malinconia e un'immensa apatia che solo l'entusiasmo di Edward Bloom è in grado di risvegliare. Una storia instancabile e ogni volta sorprendente condotta dal filo narrativo della voce limpida e frizzante dell'ormai anziano Edward Bloom che insiste a trasmettere tutta la sua voglia di vivere al figlio che solo alla fine staccherà i piedi dalla terra a cui è troppo attaccato per volare insieme a suo padre. Capace di coivolgere chiunque, Big Fish coniuga ironia e drammaticità, fantasia e avventura in una storia di un'infinita ricerca che segue il filo di uno smisurato amore per la vita e per la femminilità che non conosce pause nè rinunce ma che, con eleganza, sa conquistare. Un capolavoro etico ed estetico capace di porre riflessione esistenziali e, parallelemante, di sognare un'incredibile avventura oltre l'assurdità e la fantasia!
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dani fede
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lunedì 4 marzo 2013
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favola che si mescola con la vita reale
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tim burton commuove con questa storia di vita, e d'amore. trasmette la voglia di inseguire i proprio sogni senza paura dei giudizi altrui. magico!
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basketcase
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martedì 30 ottobre 2012
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tim burton
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Come scritto nella frase di lancio, Tim Burton.. E forse la gente potrebbe chiedersi perchè, ma in realtà la risposta è proprio qui. Tim Burton con le sue idee originali, mai baniali e così riflessive, offre una visione del mondo completamente diversa. Lo definirei come Pavese definì a suo tempo Calvino, ossia uno scoiattolo che si arrampica sugli alberi per avere un altro punto di vista. E Tim Burton a parer mio (ci tengo a sottolineare che questa recensione è molto soggettiva) esplora la vita da un punto di vista molto particolare, suo, talvolta un po' pessimista se vogliamo, ma riesce a cogliere la bellezza in qualsivoglia azione della vita. Analizza la psicologia dei suoi personaggi (e sottolineo ''suoi'') in maniera innovativa e questi rispecchiano le varie categorie di persone che esistono.
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Come scritto nella frase di lancio, Tim Burton.. E forse la gente potrebbe chiedersi perchè, ma in realtà la risposta è proprio qui. Tim Burton con le sue idee originali, mai baniali e così riflessive, offre una visione del mondo completamente diversa. Lo definirei come Pavese definì a suo tempo Calvino, ossia uno scoiattolo che si arrampica sugli alberi per avere un altro punto di vista. E Tim Burton a parer mio (ci tengo a sottolineare che questa recensione è molto soggettiva) esplora la vita da un punto di vista molto particolare, suo, talvolta un po' pessimista se vogliamo, ma riesce a cogliere la bellezza in qualsivoglia azione della vita. Analizza la psicologia dei suoi personaggi (e sottolineo ''suoi'') in maniera innovativa e questi rispecchiano le varie categorie di persone che esistono. In questo film, che personalmente ritengo meraviglioso, vuol far capire, credo, che la vita è un'avventura. Le cose che Edward racconta al figlio sono successe davvero. Forse non come venivano raccontate, o forse si. Io credo che la vita vada vissuta cercando di cogliere il lato bello di ogni cosa, l'avventura, quello spirito che lascia in noi sete di conoscenza e continua curiosità, perchè non si smette mai di imparare. In fondo, restiamo sempre bambini e come tali abbiamo bisogno delle storie. Queste fanno evadere dalla realtà e permettono la creazione di una sorta di mondo parallelo tutto personale. Tutti abbiamo bisogno di ''idratarci'' delle volte, per non perdere quello spirito di iniziativa, quell'entusiasmo proprio dei giovani. E' un film sulla vita, sull'amore verso gli altri. Tim Burton è riuscito a fondere realtà e fantasia, in un continuo oscillare fra questi due mondi apparentemente opposti. Un oscillare mai eccessivo e sempre fluido, come se in verità, realtà e fantasia non fossero davvero scindibili.
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basketcase
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martedì 30 ottobre 2012
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tim burton
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Come scritto nella frase di lancio, Tim Burton.. E forse la gente potrebbe chiedersi perchè, ma in realtà la risposta è proprio qui. Tim Burton con le sue idee originali, mai baniali e così riflessive, offre una visione del mondo completamente diversa. Lo definirei come Pavese definì a suo tempo Calvino, ossia uno scoiattolo che si arrampica sugli alberi per avere un altro punto di vista. E Tim Burton a parer mio (ci tengo a sottolineare che questa recensione è molto soggettiva) esplora la vita da un punto di vista molto particolare, suo, talvolta un po' pessimista se vogliamo, ma riesce a cogliere la bellezza in qualsivoglia azione della vita. Analizza la psicologia dei suoi personaggi (e sottolineo ''suoi'') in maniera innovativa e questi rispecchiano le varie categorie di persone che esistono.
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Come scritto nella frase di lancio, Tim Burton.. E forse la gente potrebbe chiedersi perchè, ma in realtà la risposta è proprio qui. Tim Burton con le sue idee originali, mai baniali e così riflessive, offre una visione del mondo completamente diversa. Lo definirei come Pavese definì a suo tempo Calvino, ossia uno scoiattolo che si arrampica sugli alberi per avere un altro punto di vista. E Tim Burton a parer mio (ci tengo a sottolineare che questa recensione è molto soggettiva) esplora la vita da un punto di vista molto particolare, suo, talvolta un po' pessimista se vogliamo, ma riesce a cogliere la bellezza in qualsivoglia azione della vita. Analizza la psicologia dei suoi personaggi (e sottolineo ''suoi'') in maniera innovativa e questi rispecchiano le varie categorie di persone che esistono. In questo film, che personalmente ritengo meraviglioso, vuol far capire, credo, che la vita è un'avventura. Le cose che Edward racconta al figlio sono successe davvero. Forse non come venivano raccontate, o forse si. Io credo che la vita vada vissuta cercando di cogliere il lato bello di ogni cosa, l'avventura, quello spirito che lascia in noi sete di conoscenza e continua curiosità, perchè non si smette mai di imparare. In fondo, restiamo sempre bambini e come tali abbiamo bisogno delle storie. Queste fanno evadere dalla realtà e permettono la creazione di una sorta di mondo parallelo tutto personale. Tutti abbiamo bisogno di ''idratarci'' delle volte, per non perdere quello spirito di iniziativa, quell'entusiasmo proprio dei giovani. E' un film sulla vita, sull'amore verso gli altri. Tim Burton è riuscito a fondere realtà e fantasia, in un continuo oscillare fra questi due mondi apparentemente opposti. Un oscillare mai eccessivo e sempre fluido, come se in verità, realtà e fantasia non fossero davvero scindibili.
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4ng3l
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martedì 9 ottobre 2012
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una fiaba che tocca magicamente la realtà
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Tenero e dolce film che cammina continuamente tra realtà e fantasia, senza staccarsi mai ne dall'una ne dall'altra. Un cammino di un uomo ricco di fantastiche esperienze al limite del possibile ma sempre divertenti e dinamiche, con un tocco di leggerezza che rende il tutto davvero gradevole ai massimi livelli. A dare una grande mano ci sono anche gli attori, sempre calati nella storia e capaci di reggere il peso di una pellicola non facile. Si cerca di arrivare oltre il semplice finale, si vuole far cogliere l'importanza della sincerità e del rapporto che dovrebbe avere un padre con un figlio. Solo perchè un racconto è incredibile non significa che non sia vero.
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Tenero e dolce film che cammina continuamente tra realtà e fantasia, senza staccarsi mai ne dall'una ne dall'altra. Un cammino di un uomo ricco di fantastiche esperienze al limite del possibile ma sempre divertenti e dinamiche, con un tocco di leggerezza che rende il tutto davvero gradevole ai massimi livelli. A dare una grande mano ci sono anche gli attori, sempre calati nella storia e capaci di reggere il peso di una pellicola non facile. Si cerca di arrivare oltre il semplice finale, si vuole far cogliere l'importanza della sincerità e del rapporto che dovrebbe avere un padre con un figlio. Solo perchè un racconto è incredibile non significa che non sia vero. Toccante e struggente.
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kyashan
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lunedì 17 settembre 2012
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quando la realtà si fonde con l'immaginazione
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Definire Big Fish una semplice fiaba sarebbe riduttivo: in questo film infatti Tim Burton evidenzia come sottile sia il confine tra il mondo reale e quello dell'immaginazione. Nel corso della storia troviamo una serie di personaggi pittoreschi, con i quali nel corso della vita si è imbattuto il protagonista Ed Bloom (interpretato dagli ottimi Edward McGregor e Albert Finney), tutti aderenti ai più diffusi stereotipi delle fiabe (dalla strega al gigante, per passare a nani e uomini-lupo). Forte è però il legame con la realtà: una realtà sulla quale il figlio Will cercherà di far luce, per chiarire la vita e l'identità di suo padre, capire che cosa si nasconda dietro la serie di vicende fantastiche e avventurose da lui raccontate, che crescendo è sempre più difficile accettare come veritiere.
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Definire Big Fish una semplice fiaba sarebbe riduttivo: in questo film infatti Tim Burton evidenzia come sottile sia il confine tra il mondo reale e quello dell'immaginazione. Nel corso della storia troviamo una serie di personaggi pittoreschi, con i quali nel corso della vita si è imbattuto il protagonista Ed Bloom (interpretato dagli ottimi Edward McGregor e Albert Finney), tutti aderenti ai più diffusi stereotipi delle fiabe (dalla strega al gigante, per passare a nani e uomini-lupo). Forte è però il legame con la realtà: una realtà sulla quale il figlio Will cercherà di far luce, per chiarire la vita e l'identità di suo padre, capire che cosa si nasconda dietro la serie di vicende fantastiche e avventurose da lui raccontate, che crescendo è sempre più difficile accettare come veritiere. Via via riuscirà a riconciliarsi con la figura paterna, proprio capendo il fondo di verità di questi racconti: mix di realtà e finzione, frutto di una vita vissuta con occhi diversi, dove talvolta, e ciò viene sottolineato dal finale, è proprio grazie a un tocco di fantasia che è possibile affrontare al meglio la durezza della vita, recuperando quell'approccio ingenuo e gioioso che noi tutti abbiamo avuto da bambini.
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alemoon
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martedì 4 settembre 2012
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opera sottovalutata: fa sognare e riflettere...
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"Big Fish"... Che razza di titolo è? Si potrebbe pensare... e invece no!
Big Fish è ricordi, vero amore, dolore sincero, speranza, è passato presente e futuro, Big Fish è un uomo, una storia, una vita.
E' Edward Bloom quell'uomo e il genio della regia, Tim Burton, porta sul grande schermo tutto ciò che tale soggetto rappresenta. Sembra un uomo qualunque, in una qualsiasi casa dalla staccionata bianca nella umida Alabama, sembra proprio un piccolo pesce come tanti nello stagno, ma Bloom ha un mondo dentro, è un grande pesce.
E' speciale... e conduce una vita tale sin dalla nascita. Ora è allettato, malato, lontano dal filgio che ama e che prova risentimento nei confronti di quel padre sempre un pò fuori dalle righe, sempre troppo preso dalla sua vita e dalle storie che essa racchiude.
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"Big Fish"... Che razza di titolo è? Si potrebbe pensare... e invece no!
Big Fish è ricordi, vero amore, dolore sincero, speranza, è passato presente e futuro, Big Fish è un uomo, una storia, una vita.
E' Edward Bloom quell'uomo e il genio della regia, Tim Burton, porta sul grande schermo tutto ciò che tale soggetto rappresenta. Sembra un uomo qualunque, in una qualsiasi casa dalla staccionata bianca nella umida Alabama, sembra proprio un piccolo pesce come tanti nello stagno, ma Bloom ha un mondo dentro, è un grande pesce.
E' speciale... e conduce una vita tale sin dalla nascita. Ora è allettato, malato, lontano dal filgio che ama e che prova risentimento nei confronti di quel padre sempre un pò fuori dalle righe, sempre troppo preso dalla sua vita e dalle storie che essa racchiude. Storie... tante storie si alternano infatti in quast'opera. Sono surreali certo, ma fanno sognare, commuovere, ridere,riflettere. E come se un arcobaleno di emozioni fosse sato concentrato in un solo film, in una sola vita, nell'unico Edward. Ma è inutile dire altro... bisogna guardarla questa storia, più con il cuore che con gli occhi, e solo così ognuno di noi la apprezzerà e ne avrà un proprio ricordo, una propria impressione e difficlmente la dimenticherà... perchè Big Fish e la sua filosofia, solo apparentemente banale, ti rimane tra le pieghe del cuore...
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ruspa machete
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domenica 13 maggio 2012
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capolavoro sottovalutato
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Per me non ha mai avuto la giustizia che merita questo film di un Tim Burton meno oscuro del solito e quindi meno accettato forse dai suoi seguaci classici.
A mio modesto parere è la sua più grande prova e forse il suo film più impegnato. Magico.
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