tony montana
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sabato 20 novembre 2010
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nella terra di mordor... la saga comincia
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<<Un anello per domarli tutti… un anello per trovarli… un anello per ghermirli… e nell’oscurità incatenarli!>> Dei 20 Anelli del Potere forgiati da Sauron, il signore del Male, uno è il più potente e pericoloso. Dopo una strenua lotta, Isildur, re di Gondor, sconfigge Sauron e si impossessa dell’Anello, però, il re viene ucciso in un’imboscata e l’Anello cade nelle mani dell’oscuro e deforme Gollum. Un hobbit della Contea, Bilbo Baggins era riuscito a impossessarsene, rubandolo a Gollum e prima di sparire misteriosamente lo ha affidato a suo nipote Frodo e alla Compagnia dell’Anello, che dovrà affrontare un lungo viaggio, guidati dallo stregone Gandalf, braccati dagli spietati Nazgul e da una legione di voraci Uruk Hai, per portare l’Anello nelle Gole del Destino, nella Terra Nera di Mordor.
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<<Un anello per domarli tutti… un anello per trovarli… un anello per ghermirli… e nell’oscurità incatenarli!>> Dei 20 Anelli del Potere forgiati da Sauron, il signore del Male, uno è il più potente e pericoloso. Dopo una strenua lotta, Isildur, re di Gondor, sconfigge Sauron e si impossessa dell’Anello, però, il re viene ucciso in un’imboscata e l’Anello cade nelle mani dell’oscuro e deforme Gollum. Un hobbit della Contea, Bilbo Baggins era riuscito a impossessarsene, rubandolo a Gollum e prima di sparire misteriosamente lo ha affidato a suo nipote Frodo e alla Compagnia dell’Anello, che dovrà affrontare un lungo viaggio, guidati dallo stregone Gandalf, braccati dagli spietati Nazgul e da una legione di voraci Uruk Hai, per portare l’Anello nelle Gole del Destino, nella Terra Nera di Mordor. Ora il destino della civiltà è nelle mani di Frodo…
Uscito tra il 1954 e il 1955, diviso in tre parti Il Signore degli Anelli è uno dei più famosi romanzi fantasy mai scritti, che stupisce per la maniacale precisione con cui viene descritto un mondo che non esiste – la Terra di Mezzo – dove vivono personaggi che non esistono, hobbit, nani, elfi, orchi… con altrettanto inventati idiomi. Semplice e al tempo stesso complesso, il romanzo è capace di affascinare chiunque, di riuscire a far immergere completamente il lettore in un mondo che dispiace alla fine abbandonare. Filo conduttore del romanzo è naturalmente l’innata lotta tra Bene e Male, della sfida tra un mezzuomo, un hobbit, e il Male supremo rappresentato da Sauron, ma soprattutto da quell’Anello che riesce a trasformare qualunque cosa in cattiveria; ma anche il senso di amicizia vera che nasce tra i diversi rappresentanti della Compagnia, come Legolas e Gimli astiosi l’un con l’altro prima, amici per la pelle poi.
Tolkien, l’autore del romanzo, non è mai stato pienamente d’accordo ad una trasposizione cinematografica; se è vero che il pensiero abbia balenato nella mente di Kubrick, solo pochi ci hanno provato, e i risultati sono stati deludenti, è il caso del cartone animato realizzato da Ralph Bakshi nel 1978. Ma dopo quasi cinquant’anni, Peter Jackson decide di provarci e di portare sul grande schermo una storia che sulla carta è a dir poco epica. Il risultato è un film dal forte impatto visivo, che tenta di stupire e coinvolgere ad ogni costo; la sceneggiatura scritta dallo stesso regista assieme alla moglie Fran Walsh e a Philippa Boynes, ripercorre quasi fedelmente la storia del libro, ampliando il ruolo di Arwen, solo menzionata da Tolkien, ed eliminando il personaggio di Tom Bombadil che aiuta Frodo nel suo viaggio.
Certo l’ideale sarebbe leggere il libro e poi vedere il film, per avere un maggiore coinvolgimento e per non perdersi nei meandri di una storia vasta, che qui è “ridotta” a quasi tre ore. Le parti migliori sono sicuramente l’inizio, con la voce fuori campo che narra la nascita degli Anelli; quella dello scontro fra gli stregoni, il buon Gandalf e il cattivo Saruman e il viaggio all’interno delle Miniere di Moria con lo scontro fra Balrog e Gandalf, al ponte di Khazad-dum. La regia è a dir poco spericolata: selvaggi movimenti di macchina, inquadrature che vanno dal volo di uccelli fin dentro le cavità terrestri compiendo percorsi che più intricati non si può; ma se tutto ciò è adatto a rappresentare momenti come quelli sopra citati della lotta fra i due stregoni, la macchina da presa avrebbe dovuto “irrigidirsi” nei momenti più riflessivi, come quelli all’interno della casa di Bilbo. Ma forse impaurito dalla durata, Jackson ha pensato di non far distogliere lo sguardo dello spettatore dallo schermo nemmeno per un secondo, cercando invece di avvolgerlo e coinvolgerlo completamente, e di rappresentare l’epica storia attraverso movimenti mozzafiato di macchina, che comunque hanno alla fin fine motivo di esserci, più che in altri film.
Grande apporto al risultato complessivo del film l’hanno avuto tutti quanti: gli interpreti sono uno meglio dell’altro, Wood è perfetto nella parte di Frodo (col suo sguardo espressivo riesce anche a commuovere quando serve), così come Ian Holm in quella di Bilbo; straordinari Ian McKellen e Christopher Lee, non vedremo un buono e un cattivo così per un bel pezzo nel cinema a venire. Viggo Mortensen è una rivelazione e Hugo Weaving, Orlando Bloom e Cate Blanchett, rispettivamente Elrond, Legolas e Galadriel, hanno azzeccato in pieno i loro ruoli. Meno convincenti Liv Tyler, col suo personaggio ancora tutto da definire e comunque dubbioso, e Sean Bean con la sua interpretazione quasi forzatamente viscerale.
Ma il film non avrebbe mai preso vita senza l’ausilio degli effetti speciali, fondamentali in storie di questo tipo, e tutti quanti funzionali, come quelli utilizzati per rappresentare la differenza di altezza tra gli Hobbit e il resto dei personaggi. Perfette le riproduzioni della Contea, di Isengard, delle Miniere di Moria, di Gran Burrone, anche se alcuni effetti, pur non risultando scarsi, hanno un aria artificiosa, come quelli nella scena in cui i protagonisti corrono verso il ponte di Khazad-dum e la macchina da presa li inquadra da lontano. Magniloquente la colonna sonora, realizzata da Howard Shore, perfetta nel ricreare le emozioni, trasformandole in note e cori, con l’aggiunta di due canzoni di Enya che sottolineano l’incontro a Gran Burrone di Arwen e Aragorn, e quella dei titoli di coda. Fotografia adatta di Andrew Lesnie. 4 oscar fra cui migliori effetti speciali.
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g. romagna
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martedì 13 aprile 2010
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lord of rings
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Frodo Beggins, giovane del popolo degli Hobbit, riceve nelle sue mani un antichissimo anello capace di concedere al possessore illimitate capacità di dominio sul mondo. Tale anello era un tempo proprietà del signore oscuro Sauron, il quale lo perse in battaglia a favore del guerriero Isildur. Da costui l’anello si allontanò per terminare nelle mani di Gollum, indi in quelle di Bilbo Beggins, stretto parente di Frodo che ne entra successivamente in possesso. Sauron, dopo millenni, si sta riorganizzando per rimpossessarsene. Frodo, per scongiurare questa terribile eventualità, con l’aiuto dello stregone Gandalf e di Boromir, Aragorn, Legolas, Sam, Merry, Pipino e Gimli costituirà la Compagnia dell’Anello, con cui cercherà di distruggere il terribile oggetto incriminato nell’unica maniera possibile: bruciandolo tra le fiamme del Monte Fato, nel regno di Morgor di cui Sauron è sovrano.
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Frodo Beggins, giovane del popolo degli Hobbit, riceve nelle sue mani un antichissimo anello capace di concedere al possessore illimitate capacità di dominio sul mondo. Tale anello era un tempo proprietà del signore oscuro Sauron, il quale lo perse in battaglia a favore del guerriero Isildur. Da costui l’anello si allontanò per terminare nelle mani di Gollum, indi in quelle di Bilbo Beggins, stretto parente di Frodo che ne entra successivamente in possesso. Sauron, dopo millenni, si sta riorganizzando per rimpossessarsene. Frodo, per scongiurare questa terribile eventualità, con l’aiuto dello stregone Gandalf e di Boromir, Aragorn, Legolas, Sam, Merry, Pipino e Gimli costituirà la Compagnia dell’Anello, con cui cercherà di distruggere il terribile oggetto incriminato nell’unica maniera possibile: bruciandolo tra le fiamme del Monte Fato, nel regno di Morgor di cui Sauron è sovrano. Ovviamente, le forze del Male capeggiate da Sauron cercheranno in ogni modo di fermarlo… Tratto dall’omonimo e celebre romanzo di Tolkien, il primo capitolo della saga, ben diretto (non si tratta di sole magie del budget) dall’ex-trasher Peter Jackson, si avvale di una vicenda avvincente (in pieno e prototipico stile fantasy), di magnifica fotografia, accurate scenografie e notevoli effetti speciali. La questione della cupidigia e dell’oscura brama di potere di cui è avvolta tutta la messinscena non è certo d’avanguardia, ma non è certo questo ciò su cui si regge la proiezione. Quasi tre ore di spettacolarità pura, fluida, rapida e coinvolgente. Un film che fa riscoprire in maniera adeguata il significato di cinema come mera “scatola magica”. Ogni tanto ci vuole, e quando il lavoro è ben fatto – come in questo caso -, beh, seguirlo è più che un piacere. Tutto da scoprire il seguito, con i restanti due capitoli che, in quasi sei ore di evoluzione, promettono – per coloro che non sono al corrente delle vicende del romanzo, ovviamente – colpi di scena a non finire.
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joker_95
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venerdì 5 marzo 2010
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il signore degli anelli
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posso solo che dire che non ho mai visto un film più bello della Compagnia dell'anello. Alla fine del film sono rimasto a bocca aperta ripensando a cosa avevo visto:UN CAPOLAVORO.
Peter Jackson riesce a mettere sul grande schermo il capolavoro del genere fantasy in una maniera fantastica, riproducendo al meglio la Terra di Mezzo(avete visto come sono fatte le miniere di Moira?), sceglie perfettamente gli interpreti per i suoi personaggi( Ian McKellen è bravissimo nel personaggio di Gandalf), gli scontri( anche se nel primo della trilogia sono pochi)sono epici (le diverse battaglie a Moira sono da ricordare) e si concludono con una straordinaria battaglia tra i membri della Compagnia e gli Urukai.
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posso solo che dire che non ho mai visto un film più bello della Compagnia dell'anello. Alla fine del film sono rimasto a bocca aperta ripensando a cosa avevo visto:UN CAPOLAVORO.
Peter Jackson riesce a mettere sul grande schermo il capolavoro del genere fantasy in una maniera fantastica, riproducendo al meglio la Terra di Mezzo(avete visto come sono fatte le miniere di Moira?), sceglie perfettamente gli interpreti per i suoi personaggi( Ian McKellen è bravissimo nel personaggio di Gandalf), gli scontri( anche se nel primo della trilogia sono pochi)sono epici (le diverse battaglie a Moira sono da ricordare) e si concludono con una straordinaria battaglia tra i membri della Compagnia e gli Urukai.
Il Signore degli Anelli è un film epico che sarà ricordato per sempre dalle persone.
E' UN CAPOLAVORO
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paolo-42
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giovedì 4 marzo 2010
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niente da fare
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Sopravvalutato. lo trovo noioso.
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(di on the bomb)
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macchia88
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giovedì 11 febbraio 2010
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ottimo
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20style
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domenica 7 febbraio 2010
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emozione
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è sempre emozionante rivedere questo film!!!
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andreabarella
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lunedì 1 febbraio 2010
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tu non puoi passare
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uno dei miei film fantasy preferiti.........una nuova realtà cinematografica...effetti speciali da brividi attori straordinari.......bellissimo per chi non ha mai letto la trilogia ....bello per gli altri un film cult che vorresti non finisse mai
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roberta gilmore
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sabato 9 gennaio 2010
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eccellente ;)
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il miglior film della trilogia, a mio avviso eccellente... scenografia stupenda, costumi bellissimi ed anche gli effetti speciali... tensione sempre alle stelle, attori grandiosi... BELLO BELLO BELLO... 9 alla compagnia dell'anello, 7 alle due torri e il ritorno del re... come si suol dire, il prototipo del genere è sempre il migliore!!
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cosimuzzo
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venerdì 8 gennaio 2010
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odio le manie di massa
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Odio le manie di massa. Il signore degli anelli non fa eccezione, il fantasy in qualsiasi modo si guardi non ha valore. Perchè vi chiederete? Perchè è un opera di fantasia! Ma guardate che questa è una predica che molti considereranno generica o insensata, ma è così. Peter Jackson non è uno stupido, le atmosfere che ha ricreato grazie a i paesaggi neozelandesi e alla tecnologia digitale sono qualcosa di superbo, questo ad indicare il suo vasto immaginario, ma che alla fine si spreca per la totale infondatezza della sua creazione. Cosa sono tutte le razze della terra di mezzo se non un insieme di "culture" medioevali sapientemente orchestrate per affascinare lo spettaore in un mix di magia e insensato buonismo? é un opera per le masse, come doveva essere fin dalla sua nascita e rimarrà tale.
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Odio le manie di massa. Il signore degli anelli non fa eccezione, il fantasy in qualsiasi modo si guardi non ha valore. Perchè vi chiederete? Perchè è un opera di fantasia! Ma guardate che questa è una predica che molti considereranno generica o insensata, ma è così. Peter Jackson non è uno stupido, le atmosfere che ha ricreato grazie a i paesaggi neozelandesi e alla tecnologia digitale sono qualcosa di superbo, questo ad indicare il suo vasto immaginario, ma che alla fine si spreca per la totale infondatezza della sua creazione. Cosa sono tutte le razze della terra di mezzo se non un insieme di "culture" medioevali sapientemente orchestrate per affascinare lo spettaore in un mix di magia e insensato buonismo? é un opera per le masse, come doveva essere fin dalla sua nascita e rimarrà tale. odio io forse le opere di fantasia? ma niente affatto! odio certe manie, che si generano qualora un opera per le masse diventa argomento di inutili discussioni, di ricerca o di approfondimenti al solo fine di ricercare informazioni su tempi, su luoghi o su popoli mai esistiti veramente, frutto della fantasia di un uomo, di Tolkien, al quale non va riconosciuto nessun merito se non quello di aver scritto una bella favola ambientata in un mondo magico che può interessare per la sua complessità ma che letterariamente parlando non ha un gran valore. Questo è il limite sia del libro che del film, nonostante quest'ultimo riesca ad intrattenere con un rigore epico che pochi film riescono a restituire ma che molti tentano di copiare: dopo il successo del signore degli anelli ecco che si vede arrivare "Narnia" e "labussola d'oro", serie tv fantasy, e chi più ne ha più ne metta, al solo scopo di sfruttare il successo della trilogia di peter jackson.
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[+] un pezzo di storia
(di mister_wnb)
[ - ] un pezzo di storia
[+] quando il fantasy ha valore,eccome
(di joannepotter)
[ - ] quando il fantasy ha valore,eccome
[+] mah
(di cappellaio matt.o)
[ - ] mah
[+] caro cosimuzzo
(di cindowen)
[ - ] caro cosimuzzo
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joker91
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martedì 22 dicembre 2009
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inizio mitico
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l' inizio di una saga che poi vincerà ben 17 oscar con i 3 film assieme,ritengo che le persone che hanno dato un voto basso al film dietro di me e meglio che non vadano al cinema e stiano a casa a guardar i cinepanettoni,forse gli conviene.
Un film epico con un cast che dimostra di essere all' altezza della situazione.
4 oscar meritatissimi a questa chicca cinematografica ed è forse uno dei pochi film che ho visto che cerca di avvicinarsi di più al libro da cui e preso.
Un film di un mitico regista che ha nome peter jackson che con il terzo episodio vincerà l' oscar. un inizio niente male anche se le 2 torri è ancora più grande
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