istian gonny
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martedì 7 gennaio 2014
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un film per domarli tutti
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Non poteva esserci inizio migliore per una delle saghe fantasy più famose ed apprezzate del mondo. Peter jackson mette in mostra qualcosa di mai visto prima, frutto di otto anni di lavoro e una bravura in cui pochi credevano, ma che in tre anni ha portato ad incassare quasi tre milliardi di dollari, e a vincire 17 premi oscar.
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jacopo b98
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domenica 15 dicembre 2013
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un capolavoro assoluto!
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Nella Terra di Mezzo, Frodo (Wood), un hobbit, creature basse e grassottelle dal carattere gioviale e sempre intente a mangiare e bere, è costretto dallo stregone Gandalf (McKellen) a partire per la terra di Mordor, per distruggere l’Anello del Potere, creato dall’Oscuro Sire Sauron allo scopo di controllare tutte le creature viventi: “un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nell’oscurità incatenarli”. Con alle spalle sette anni di lavoro preparatorio e trecento milioni di dollari di budget, il neozelandese Jackson, all’epoca sconosciuto nel mondo, ha realizzato il primo film (ne era stata realizzata una versione animata) di uno dei più importanti casi cinematografici della storia del cinema: l’adattamento del capolavoro di J.
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Nella Terra di Mezzo, Frodo (Wood), un hobbit, creature basse e grassottelle dal carattere gioviale e sempre intente a mangiare e bere, è costretto dallo stregone Gandalf (McKellen) a partire per la terra di Mordor, per distruggere l’Anello del Potere, creato dall’Oscuro Sire Sauron allo scopo di controllare tutte le creature viventi: “un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nell’oscurità incatenarli”. Con alle spalle sette anni di lavoro preparatorio e trecento milioni di dollari di budget, il neozelandese Jackson, all’epoca sconosciuto nel mondo, ha realizzato il primo film (ne era stata realizzata una versione animata) di uno dei più importanti casi cinematografici della storia del cinema: l’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien. Il risultato è impressionante: è il primo film commerciale di qualità, la più grande rivoluzione cinematografica dell’ultimo decennio: per prima cosa conia un nuovo modo di fare cinema d’azione, si possono trattare temi importanti, la vita, la morte, il destino, senza per forza cadere nel banale; si può far iniziare un film indirizzato anche ad un pubblico giovane e non eccessivamente impegnato, con quaranta minuti di illustrazione della del modo di vivere (anche molto divertente nel caso degli hobbit) di un popolo; si può essere fedeli ad un’opera letteraria senza tagliare le parti più “noiose”, si possono girare sequenze d’azione senza per forza ispirarsi a Bruce Willis e Silvester Stallone e, di conseguenza, sfasciare tutto. Il film è avventuroso, appassionante, a tratti divertente, a tratti più amaro perciò non ci si deve stupire se le tre ore (più venti minuti di scene aggiunte nella versione estesa) scorrono via fluide come un bicchiere d’acqua e tutti, dal critico allo spettatore di consumo se ne vanno a casa contenti. Ottimi attori, tra cui spicca l’inglese McKellen. Contributi tecnici e regia impeccabili. Musica capolavoro di Howard Shore, tra le più belle colonne sonore di tutti i tempi. Trionfo mondiale con un incasso da brivido e la bellezza di tredici nomination ai premi Oscar, quattro statuette: fotografia (Andrew Lesnie), trucco, effetti speciali, colonna sonora.
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_oldboy_
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sabato 21 settembre 2013
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l'inizio della più grande saga fantasy di sempre
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Pochi, pochissimi film nel decennio passato sono riusciti ad entrare nella storia del cinema. Tra quelli c'è la saga del signore degli anelli. Peter Jackson è riuscito nella missione impossibile di trasporre per il cinema uno dei più importanti romanzi del secolo passato, e il risultato renderebbe fiero Tolkien. Il regista riesce a estrapolare gli elementi che Tolkien ha usato per costruire il suo racconto epico (su tutti, il profondo scavo psicologico nei personaggi e la costruzione di un mondo fantasy credibile nei minimi dettagli) e li porta intatti sul grande schermo, complice una sceneggiatura indescrivibilmente perfetta. Il comparto tecnico, poi, è entrato nel mito: La tecnologia che ci ha portato gollum era impensabile prima di questi film, le scenografie sono semplicemente opere d'arte, così come gli effetti speciali.
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Pochi, pochissimi film nel decennio passato sono riusciti ad entrare nella storia del cinema. Tra quelli c'è la saga del signore degli anelli. Peter Jackson è riuscito nella missione impossibile di trasporre per il cinema uno dei più importanti romanzi del secolo passato, e il risultato renderebbe fiero Tolkien. Il regista riesce a estrapolare gli elementi che Tolkien ha usato per costruire il suo racconto epico (su tutti, il profondo scavo psicologico nei personaggi e la costruzione di un mondo fantasy credibile nei minimi dettagli) e li porta intatti sul grande schermo, complice una sceneggiatura indescrivibilmente perfetta. Il comparto tecnico, poi, è entrato nel mito: La tecnologia che ci ha portato gollum era impensabile prima di questi film, le scenografie sono semplicemente opere d'arte, così come gli effetti speciali. Fotografia sublime, e la colonna sonora è una delle migliori della storia del cinema. Ottima la scelta de cast, che ha contribuito non poco alla riuscita del film (su tutti Viggo Mortensen, Andy Serkis e Ian McKellen).Lavoro registico titanico.Opera titanica. E titanica l'impronta che ha lasciato nel mondo del cinema.
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jacopo b98
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giovedì 2 maggio 2013
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la rivoluzione del fantasy inizia da qui!
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Nella Terra di Mezzo, Frodo (Wood), un hobbit, creature basse e grassottelle dal carattere gioviale e sempre intente a mangiare e bere, è costretto dallo stregone Gandalf (McKellen) a partire per la terra di Mordor, per distruggere l’Anello del Potere, creato dall’Oscuro Sire Sauron allo scopo di controllare tutte le creature viventi: “un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nell’oscurità incatenarli”. Con alle spalle sette anni di lavoro preparatorio e trecento milioni di dollari di budget, il neozelandese Jackson, all’epoca sconosciuto nel mondo, ha realizzato il primo film (ne era stata realizzata una versione animata) di uno dei più importanti casi cinematografici della storia del cinema: l’adattamento del capolavoro di J.
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Nella Terra di Mezzo, Frodo (Wood), un hobbit, creature basse e grassottelle dal carattere gioviale e sempre intente a mangiare e bere, è costretto dallo stregone Gandalf (McKellen) a partire per la terra di Mordor, per distruggere l’Anello del Potere, creato dall’Oscuro Sire Sauron allo scopo di controllare tutte le creature viventi: “un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nell’oscurità incatenarli”. Con alle spalle sette anni di lavoro preparatorio e trecento milioni di dollari di budget, il neozelandese Jackson, all’epoca sconosciuto nel mondo, ha realizzato il primo film (ne era stata realizzata una versione animata) di uno dei più importanti casi cinematografici della storia del cinema: l’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien. Il risultato è impressionante: è il primo film commerciale di qualità, la più grande rivoluzione cinematografica dell’ultimo decennio: per prima cosa conia un nuovo modo di fare cinema d’azione, si possono trattare temi importanti, la vita, la morte, il destino, senza per forza cadere nel banale; si può far iniziare un film indirizzato anche ad un pubblico giovane e non eccessivamente impegnato, con quaranta minuti di illustrazione della del modo di vivere (anche molto divertente nel caso degli hobbit) di un popolo; si può essere fedeli ad un’opera letteraria senza tagliare le parti più “noiose”, si possono girare sequenze d’azione senza per forza ispirarsi a Bruce Willis e Silvester Stallone e, di conseguenza, sfasciare tutto. Il film è avventuroso, appassionante, a tratti divertente, a tratti più amaro perciò non ci si deve stupire se le tre ore (più venti minuti di scene aggiunte nella versione estesa) scorrono via fluide come un bicchiere d’acqua e tutti, dal critico allo spettatore di consumo se ne vanno a casa contenti. Ottimi attori, tra cui spicca l’inglese McKellen. Contributi tecnici e regia impeccabili. Musica capolavoro di Howard Shore, tra le più belle colonne sonore di tutti i tempi. Trionfo mondiale con un incasso da brivido e la bellezza di tredici nomination ai premi Oscar, quattro statuette: fotografia (Andrew Lesnie), trucco, effetti speciali, colonna sonora
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shiningeyes
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mercoledì 13 marzo 2013
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e' capace di farti avvicinare al fantasy.
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Non sono mai stato un patito del fantasy, anzi, posso dire di essermene quasi sempre tenuto alla larga.
Oggi, grazie alle visioni dei bellissimi film di Peter Jackson, posso dire di essermi avvicinato un poco a questa cultura così misteriosa ed affascinante; tutto a partire dal primo film della trilogia del Signore degli anelli.
Il primo film è un bellissimo preludio sull'andamento di questa trilogia. E' dotato di quella magia attrattiva che ti trasporta nelle vicende della terra di mezzo e che ti introduce nella selvaggia natura delle meravigliose scenografie neozelandesi.
Irresistibile agli spettatori è la composizione della compagnia dell'anello, così variegata, coraggiosa e forte, dove diverse razze, anche in conflitto tra loro, si alleano per lo scopo comune di abbattere il male, rappresentato dal megalomane Sauron; che nonostante si sia ridotto alla sola forma di un occhio infuocato, ancora incute timore tra gli abitanti della terra di mezzo, e disposto ad usare ogni vile mezzo per riappropriarsi dell'anello, fonte del suo potere.
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Non sono mai stato un patito del fantasy, anzi, posso dire di essermene quasi sempre tenuto alla larga.
Oggi, grazie alle visioni dei bellissimi film di Peter Jackson, posso dire di essermi avvicinato un poco a questa cultura così misteriosa ed affascinante; tutto a partire dal primo film della trilogia del Signore degli anelli.
Il primo film è un bellissimo preludio sull'andamento di questa trilogia. E' dotato di quella magia attrattiva che ti trasporta nelle vicende della terra di mezzo e che ti introduce nella selvaggia natura delle meravigliose scenografie neozelandesi.
Irresistibile agli spettatori è la composizione della compagnia dell'anello, così variegata, coraggiosa e forte, dove diverse razze, anche in conflitto tra loro, si alleano per lo scopo comune di abbattere il male, rappresentato dal megalomane Sauron; che nonostante si sia ridotto alla sola forma di un occhio infuocato, ancora incute timore tra gli abitanti della terra di mezzo, e disposto ad usare ogni vile mezzo per riappropriarsi dell'anello, fonte del suo potere.
Hobbit, Stregoni,Nani, Elfi, Orchi, Trolls sono la maggior attrattiva del film, dove le loro peculiarità e stranezza ci divertono ed emozionano, e dove le perfide e orribili creature ci provocano sgomento; e poi il triste e reale volto dell'umanità mostrata nell'opera di Tolkien, la quale è vista come una mentalità corrotta ed inaffidabile(molto veritiera a quella reale), e noi, che facciamo il tifo per Aragorn, unico esponente di una vera e propria umanità, fatta di lealtà e coraggio.
Gli altri importanti personaggi sono dotati di grande spessore e simpatia, come ad esempio, il nano Gmili e lo stregone Gandalf; ma sono da apprezzare i fugaci e corruttibili come Boromir ed i freddi e precisi elfi come Legolas, ma sulla risoluzione del problema, dobbiamo affidarci ai piccoli, ma furbi Hobbit.
Storia e personaggi a parte, la bellezza del film sta anche in abile impiego degli effetti speciali innovativi e dei panorami mozzafiato che gli fanno da collaboratore, oltre che, una dinamicità e staticità della sceneggiatura ben bilanciate.
Il grosso arriverà con i prossimi due film. Ma state certi che se volete ben introdurvi nel magico mondo di Tolkien, il primo film è quello giusto.
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isac lenadie
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mercoledì 27 febbraio 2013
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errore di scrittura.
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Magari un film destinato non solo A chi ha letto la trilogia.
È incredibile che un sito che si occupa di recensioni cinematografiche sbagli queste cose!
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marzaghetti
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venerdì 4 gennaio 2013
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splendido,visionario affresco della terra di mezzo
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Alla saga di Tolkien darei dodici stelle, tutto perfetto, fine della recensione... Ma siccome è del film di Jackson che si scrive, ci sono molti pregi e qualche difetto. Partiamo dai secondi: fino alle miniere è piuttosto noioso, montato male e, se vogliamo dirla tutta, Frodo e Legolas sono interpretati da due cani. Per quel che riguarda i pregi: Jackson crea un affresco definitivo, visionario e splendido, della Terra di Mezzo. Mai nessuno si immaginerà Gandalf, Galàdriel o Isengard diversi da quelli di questo film; i due Ian (McKellen-Gandalf e Holm-Bilbo) sono magnifici e alcune sequenze (Bilbo che rivuole l'Anello, tutta la parte di Moria, la morte di Boromir) sono veramente da pelle d'oca.
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Alla saga di Tolkien darei dodici stelle, tutto perfetto, fine della recensione... Ma siccome è del film di Jackson che si scrive, ci sono molti pregi e qualche difetto. Partiamo dai secondi: fino alle miniere è piuttosto noioso, montato male e, se vogliamo dirla tutta, Frodo e Legolas sono interpretati da due cani. Per quel che riguarda i pregi: Jackson crea un affresco definitivo, visionario e splendido, della Terra di Mezzo. Mai nessuno si immaginerà Gandalf, Galàdriel o Isengard diversi da quelli di questo film; i due Ian (McKellen-Gandalf e Holm-Bilbo) sono magnifici e alcune sequenze (Bilbo che rivuole l'Anello, tutta la parte di Moria, la morte di Boromir) sono veramente da pelle d'oca... Valutazione: 3,75.
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p for porketta
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lunedì 24 dicembre 2012
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una sola parola...
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...POLPETTONE !!!
(solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà).
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