alan rubino
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domenica 15 maggio 2011
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un horror avvincente e divertente
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Cyrus Kriticos (F. Murray Abraham) è un cacciatore di fantasmi che sta cercando di catturare uno spirito conosciuto
col nome di "Tritacarne". A tal fine, viene condotta una spedizione in un cimitero delle auto, nella quale lo
spirito viene imprigionato, a costo, tuttavia, di alcune vite umane, tra cui quella dello stesso Cyrus.
Alla morte di quest'ultimo, suo nipote Arthur (Tony Shalhoub), un insegnante di matematica vedovo e con due figli a
carico, riceve una visita dall'avvocato Moss, dal quale apprende di aver ereditato la casa di proprietà dello zio,
situata a Willow Grove.
Trovandosi in cattive acque, Arthur decide di trasferirsi con i figli Kathy e Bobby e la baby-sitter Maggie nella
nuova villa.
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Cyrus Kriticos (F. Murray Abraham) è un cacciatore di fantasmi che sta cercando di catturare uno spirito conosciuto
col nome di "Tritacarne". A tal fine, viene condotta una spedizione in un cimitero delle auto, nella quale lo
spirito viene imprigionato, a costo, tuttavia, di alcune vite umane, tra cui quella dello stesso Cyrus.
Alla morte di quest'ultimo, suo nipote Arthur (Tony Shalhoub), un insegnante di matematica vedovo e con due figli a
carico, riceve una visita dall'avvocato Moss, dal quale apprende di aver ereditato la casa di proprietà dello zio,
situata a Willow Grove.
Trovandosi in cattive acque, Arthur decide di trasferirsi con i figli Kathy e Bobby e la baby-sitter Maggie nella
nuova villa. Accompagnati da Moss, ad accoglierli vi è Dennis (Matthew Lillard), un bizzarro addetto di una
compagnia elettrica (in realtà un parapsicologo nonché assistente di Cyrus) che, con la scusa di dover effettuare
dei controlli, ottiene il permesso di entrare.
La casa, labirintica e costituita perlopiù da pareti di vetro mobili sulle quali vi sono incise frasi in latino,
ha un'aria decisamente sinistra. Ciononostante, i nuovi arrivati mostrano molto entusiasmo, che però scemerà presto
quando l'avvocato fa scattare inavvertitamente un marchingegno che sigilla la dimora e libera numerosi fantasmi
rimasti fino ad allora intrappolati nel seminterrato.
"I 13 spettri" è un libero remake del film "13 Ghosts" (1960) di William Castle inedito in Italia, e benché
non sia stato accolto favorevolmente dalla critica, è un horror ben diretto, carico di tensione e avvincente fino
all'ultimo minuto, che ha i punti di forza nelle singolari scenografie, negli effetti visivi, nei trucchi, e in
alcuni personaggi simpatici.
La storia è abbastanza semplice, ma ha il pregio di non prendersi troppo sul serio e, anzi, è pervasa da un'ironia
di fondo, che all'inizio può avere un effetto spiazzante dato il genere e il contesto, ma poi riesce nell'intento
di divertire. Alla fine i conti tornano, e sebbene la pellicola non possa definirsi un capolavoro, il risultato è
comunque più che dignitoso. Le curiose storie relative agli spettri del titolo non sono state descritte nel film,
ma possono essere trovate nei contenuti extra del dvd.
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fluturnenia
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giovedì 4 giugno 2009
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13 spettri nel cubo di rubik
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Trama molto beat generation così come tanti dei dettagli barocchi e i clichè che si accavallano continuamente. Nn sono '80s ne' il ritmo ne' le scenografie troppo action e altrettanto post-modern. Ambientazioni luminose e ben confezionate contrastano con l'idea classica della ghost story, infatti nn la è seppur qualcuno lo pensa davvero. Anche alcuni degli improbabili personaggi, cm la governante, potrebbero apparire fuori luogo. Invece proprio xkè conferiscono una certa vena ironica al tutto rifanno il verso a pellicole un po' + datate. Quello che nn funziona però è la confusione che si genera dal tutto e che rende lo scorrere dei fatti troppo consequenziale. Ciò che accade è fondamentalmente prevedibile e sfocia in un finale + fantasy che horror.
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Trama molto beat generation così come tanti dei dettagli barocchi e i clichè che si accavallano continuamente. Nn sono '80s ne' il ritmo ne' le scenografie troppo action e altrettanto post-modern. Ambientazioni luminose e ben confezionate contrastano con l'idea classica della ghost story, infatti nn la è seppur qualcuno lo pensa davvero. Anche alcuni degli improbabili personaggi, cm la governante, potrebbero apparire fuori luogo. Invece proprio xkè conferiscono una certa vena ironica al tutto rifanno il verso a pellicole un po' + datate. Quello che nn funziona però è la confusione che si genera dal tutto e che rende lo scorrere dei fatti troppo consequenziale. Ciò che accade è fondamentalmente prevedibile e sfocia in un finale + fantasy che horror. Suspance e tensione ci sono, però forse l'attualità di certi elementi narrativi e scenografici va a cozzare con l'intento recitativo "soft" di nn rendere la pellicola un prodotto di nicchia ma al contrario appetibile a un pubblico + vasto e meno settoriale. Insomma l'attenzione è catturata e tenuta vigile ma il buonismo interpretativo la smorza ripetutamente strappando + di un sorriso. Tutto sommato è alquanto gradevole. Forse 3 stelle sn troppe ma dovrei andare ad abbassare voti che ho elargito ad altri film + per incoraggiamento che per apprezzamento.
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