Barry Sonnenfeld tenta la carta della mescolanza tra la fantascienza comica e il mito della frontiera(e di cui alcune"invenzioni"come il ragno robotico gigantesco sono ben riuscite)ma fallisce miseramente sotto il peso delle sue stesse gigionesche ambizioni oltre a non aver elaborato quasi un solo personaggio decente.
Sulle ipotesi(almeno le mie)riguardanti il perchè Kenneth Branagh abbia accettato di recitare in un film del genere trova ampio spazio il sospetto della mancanza di denaro per pagare la bolletta del gas,ma ovviamente è solo un ipotesi.
Ciò che ovviamente non mi ha destato dubbi è l'elaborazione narrativa disastrosa,fetida e puzzolente dell'intera vicenda e di cui i dialoghi tra i vari protagonisti e antagonisti sono,in assoluto,la parte peggiore considerando che non c'è ne nemmeno quasi uno umanamente ascoltabile...si tratta del principale difetto del film ma tanto basta a farlo inabissare e ruotare sulla stessa sceneggiatura-fogna da cui è stato partorito.
I personaggi sono interessantissimi(in senso contrario,però)tra i quali,appunto,spiccano i principali:Il dottor Arliss Loveless(K.Branagh schiantato pateticamente al minimo comune denominatore),Artemus Gordon(l'attore Kevin Kline,il quale ha dato l'impressione che stesse recitando sul set sbagliato e lo si evince dalla sua sonnolenta recitazione fondata su una bravura peraltro inesistente),James West(Will Smith è l'unico a uscirne,in parte,onorevolmente ma le esalazioni che rasentano il nauseabondo emanate dalla pseudo-genialità del regista non risparmiano nemmeno lui).
Non mi dilungherò ulteriormente a discutere dell'epica interpretazione di Salma Hayek(Il nome,inquadrato in italiano,fornisce già un indizio sulla sua statura emotiva)la quale suona tale proprio in virtù della sua quasi totale assenza pur apparendo,il suo nome,a lettere cubitali nei titoli di testa ma probabilmente gli autori non avevano abbastanza"quattrini"per scritturarla del tutto e si sono limitati a un paio di insulse scenette di seconda mano in cui la Hayek si limita a esporre audacemente le sue poppe ai quattro venti(e al centro delle orride gag verbali di Artemus Gordon).
Un altro fattore preoccupante si trova nella pressochè totale inutilità di varie sequenze d'azione precedute dagli orripilanti travestimenti femminili dei due protagonisti(indimenticabile l'entrata in scena di K.Kline nei panni di una laida grassona che ipnotizza i cattivi facendosi ruotare le tette fino a quando non si inceppano)o dalle impresentabili mini-scenette in cui il malefico(si fa per dire)dott.Loveless se la spassa(verbalmente visto che è tagliato a metà)con quelle quattro-cinque inutili baldracche che lo circondano.
Ecco un ottimo esempio di cosa significa avere una buona idea di partenza e scaricarla letteralmente nella fogna affidando la regia a un regista decaduto e visionario che continua a crogiolarsi con ardimento stracco e libidinoso negli allori,ormai rinsecchiti,del successo globale di MIB-MEN IN BLACK.
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