amomino
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sabato 27 aprile 2024
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passabile ma niente di che...
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Partiamo dal fatto che è tendenzialmente strasopravvalutato. Accuratamente ripescato dal dimenticatoio da yamato video e pilotato per farlo passare al pubblico in modo commercialmente utile, di per se non è nulla di memorabile. Inizialmente la trama va a battere quella che sembra una delle tante divagazioni sul "maniaco innamorato". Poi cambia, ma il soggetto alla base di tutto era far coincidere il film girato dalla protagonista con quello che accade in contemporanea nella realtà.
Un'idea originale a cui si contrappone tutta l'improbabilità di come possa accadere.
In sintesi: la parte migliore è l'esibizione delle Cham all'inizio, da li in poi la qualità grafica va scemando.
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Partiamo dal fatto che è tendenzialmente strasopravvalutato. Accuratamente ripescato dal dimenticatoio da yamato video e pilotato per farlo passare al pubblico in modo commercialmente utile, di per se non è nulla di memorabile. Inizialmente la trama va a battere quella che sembra una delle tante divagazioni sul "maniaco innamorato". Poi cambia, ma il soggetto alla base di tutto era far coincidere il film girato dalla protagonista con quello che accade in contemporanea nella realtà.
Un'idea originale a cui si contrappone tutta l'improbabilità di come possa accadere.
In sintesi: la parte migliore è l'esibizione delle Cham all'inizio, da li in poi la qualità grafica va scemando. La trama fa comunque schifo già di per se, lo svolgimento è correttamente assemblato ma per niente interessante. L'omicidio in ascensore è un copia incolla da Basic Instinct.
Poi quale dovrebbe essere la morale alla fine del film? Se sei una zoccola non è il caso di farne un dramma?
Solo certi utenti sanno come lo si possa valutare 4 o 5 stellette... tutti capolavori...
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laurence316
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lunedì 21 maggio 2018
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un grande thriller psicologico dai toni dark
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Il primo psycho-thriller della storia dell'animazione mondiale, tratto da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi, sceneggiato da Sadayuki Murai, e diretto dall'esordiente Satoshi Kon (già animatore per Katsuhiro Otomo in Roujin Z e Memories, e per Mamoru Oshii in Patlabor 2), Perfect Blue è uno dei più spiazzanti, imprevedibili e insieme riusciti film d'animazione degli anni '90.
Un film allucinante, narrativamente impeccabile, viziato ancora da qualche rigidità nelle animazioni, ma totalmente coinvolgente, grazie anche al minuziosissimo design sonoro che contribuisce e molto alla creazione dell'atmosfera e della suspense.
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Il primo psycho-thriller della storia dell'animazione mondiale, tratto da un romanzo di Yoshikazu Takeuchi, sceneggiato da Sadayuki Murai, e diretto dall'esordiente Satoshi Kon (già animatore per Katsuhiro Otomo in Roujin Z e Memories, e per Mamoru Oshii in Patlabor 2), Perfect Blue è uno dei più spiazzanti, imprevedibili e insieme riusciti film d'animazione degli anni '90.
Un film allucinante, narrativamente impeccabile, viziato ancora da qualche rigidità nelle animazioni, ma totalmente coinvolgente, grazie anche al minuziosissimo design sonoro che contribuisce e molto alla creazione dell'atmosfera e della suspense.
Insolito e memorabile, è un anime labirintico e all'inizio quasi indecifrabile, complesso, nel quale ben presto si iniziano a smarrire le coordinate di tempo e spazio, e nel quale ben presto realtà e sogno finiscono per confondersi, intrecciarsi, scambiarsi.
Costruito su un'efficacissima e affascinante struttura a scatole cinesi, breve eppure carico di significati e spunti di riflessione (in primis sul tema del doppio), intrigante e maturo, Perfect Blue è un film d'animazione assolutamente originale, stimolante, "che paga un sostanzioso tributo all'horror splatter e insinua", tra le altre cose, "il dubbio che ogni set cinematografico non sia altro che una culla di alienazione e morte" (Mereghetti).
Insomma, un eccellente esordio per l'animatore Kon (destinato a future e meritate glorie).
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docgonzo85
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sabato 8 dicembre 2012
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satoshi kon : un david lynch in salsa wasabi
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Perfect Blue è un'opera di animazione del regista Satoshi Kon (famoso anche per il successivo "Paprika" e la serie "Paranoia Agent").
La storia è incentrata sulla vita di una IDOL giapponese che in un momento di svolta della sua carriera decide di lasciare il suo gruppo di musica pop per dedicarsi alla recitazione.
La categoria delle IDOL in terra nipponica è leggermente diversa da quella delle cantanti teen-ager occidentali : esse sono prese in giovanissima età e lanciate nello show buisness a capofitto
ottenendo grande nororietà e partecipando praticamente a tutte le attività del mondo dello spettacolo (musica, televisione, pubblicità ecc.
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Perfect Blue è un'opera di animazione del regista Satoshi Kon (famoso anche per il successivo "Paprika" e la serie "Paranoia Agent").
La storia è incentrata sulla vita di una IDOL giapponese che in un momento di svolta della sua carriera decide di lasciare il suo gruppo di musica pop per dedicarsi alla recitazione.
La categoria delle IDOL in terra nipponica è leggermente diversa da quella delle cantanti teen-ager occidentali : esse sono prese in giovanissima età e lanciate nello show buisness a capofitto
ottenendo grande nororietà e partecipando praticamente a tutte le attività del mondo dello spettacolo (musica, televisione, pubblicità ecc.)
Queste giovani artiste diventano un vero e proprio oggetto di culto da parte dei fans piu accaniti e alcuni di questi possono essere assillanti al punto da diventare Stalker...
Proprio su questo si incentra la vicenda del film : la persecuzione. La protagonista è perseguitata da uno stalker misterioso che non gli perdona il fatto di aver lasciato il terzetto musicale di cui faceva parte per dedicarsi alla carriera di attrice.Quella che puo sembrare un trama banalissima viene trasformata dal maestro Kon in un crescendo agghiacciante di terrore in cui la stabilità mentale della protagonista è messa a dura prova...La prestazione registica è impressionante e ci regala uno dei film di animazione meglio riusciti : il paragone con Lynch è inevitabile poichè Kon
riesce a straniare lo spettatore e a mischiare le carte in tavola in maniera cosi sorprendente da lasciarlo nell'incertezza. Tutto ciò in sequenze dal forte impatto visivo dove il reale si mischia con l'onirico e ,per un gioco di specchi, l'incubo con la realtà. Gli altri temi trattati (come la denuncia dello spietato mondo dello show buisness che fagocita le vite di ragazzine "innocenti" e poi ,velocemente, le sputa fuori lasciandole nell'anonimato) risultano solo un contorno alla portata prinicipale: una maestosa regia nippo-lynchiana in salsa wasabi.
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paride86
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martedì 22 febbraio 2011
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interessante
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Thriller psicologico in versione anime, tutto giocato sulla bravura - davvero notevole - dei doppiatori. Probabilmente molte idee di "Perfect Blue" sono state scopiazzate negli anni seguenti da registi cinematografici più o meno noti, ma il film mostra delle incoerenze di fondo da cui non si può prescindere: infatti non è chiaro dove finiscano le allucinazioni di Mima e dove cominci il delirio di Rumi.
Comunque è molto piacevole da vedere.
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kieslowski
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lunedì 7 luglio 2008
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perfect blue
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Un qualcosa che avrebbe potuto girare Lynch...
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raffaele palazzo
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lunedì 7 gennaio 2008
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perfect blue
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Partiamo da un dato di fatto: Kon Satoshi è uno dei massimi esponenti dell’animazione giapponese. Non tanto e non solo per la grafica ma soprattutto per le tematiche che vanno a sondare il personaggio dando il più delle volte quadri psicologici in cui gli esseri umani si muovono come burattini spaesati. Poi è vario, spazia tra i generi come se gli conoscesse tutti alla perfezione soddisfando sempre le aspettative. La realtà natale distorta a cui gli animatori possono attingere, mostrando personaggi persi e incapaci di mostrare sentimenti oppure fanatici e violenti è una caratteristica sempre più interessante del genere soprattutto quando non vengono impiegati i soliti cliché. PARANOIA AGENT serie di tredici episodi che firmano una delle serie più valide degli ultimi anni e che danno un quadro su un Giappone sempre più in lotta tra la caoticità e il tradizionalismo, lo sconvolgimento iper-tecnologico per ritrovare la semplicità e l’eleganza di una nazione.
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Partiamo da un dato di fatto: Kon Satoshi è uno dei massimi esponenti dell’animazione giapponese. Non tanto e non solo per la grafica ma soprattutto per le tematiche che vanno a sondare il personaggio dando il più delle volte quadri psicologici in cui gli esseri umani si muovono come burattini spaesati. Poi è vario, spazia tra i generi come se gli conoscesse tutti alla perfezione soddisfando sempre le aspettative. La realtà natale distorta a cui gli animatori possono attingere, mostrando personaggi persi e incapaci di mostrare sentimenti oppure fanatici e violenti è una caratteristica sempre più interessante del genere soprattutto quando non vengono impiegati i soliti cliché. PARANOIA AGENT serie di tredici episodi che firmano una delle serie più valide degli ultimi anni e che danno un quadro su un Giappone sempre più in lotta tra la caoticità e il tradizionalismo, lo sconvolgimento iper-tecnologico per ritrovare la semplicità e l’eleganza di una nazione. Poi a Venezia ho visto PAPRIKA il film più visionario e citazionista dei suoi film è sono rimasto catturato, forse uno dei film più belli d’animazione.
Tokyo Godfathers è forse uno dei film d’animazioni volutamente più drammatici che ci siano pur vendo una grossa venatura ironica in diverse scene e dialoghi.
PERFECT BLUE è un giallo nemmeno così tanto originale ma con alcune trovate del regista come mostrare la finzione della finzione infine ripresa e quindi rimani a tratti spaesato contando che rimane sempre materia d’animazione.
Lo stile è proprio del regista riuscendo sempre ad essere integro e a volte minimalista.
In conclusione un buon giallo mai troppo scontato in cui rimarranno certamente impresse alcune scene.
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