Alessandra Levantesi
La Stampa
Anche se nella pubblicità si è procurato di non incorrere nei rigori dell’articolo 1989 del codice civile, quello che riguarda le «promesse al pubblico», debitamente incorniciando il nome di Diego Abatantuono e facendolo precedere dalla formula «e con», c’è il rischio che qualcuno corra a vedere Viva San Isidro! nell’illusione di godersi Abatantuono dall’inizio alla fine. Va subito detto che non è così: presente come voce off, giustificata dall’intercalare di alcune inquadrature girate in una stanza buia per non far identificare subito il narratore, Diego viene mandato in campo solo a venti minuti dalla fine secondo la buona strategia degli allenatori (non per niente siamo di fronte a un film calcistico) di schierare in sottofinale un giocatore fresco e segnare il punto della vittoria; o, almeno, del pareggio. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2102 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 14 aprile 1995