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sabato 5 agosto 2006
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the tommyknockers
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La scrittrice Bobby Anderson, che vive nella piccola cittadina di Haven con il suo cane,scopre un giorno,vicino alla sua casa,unoggetto che affiora dal terreno.Comincia a scavare per scoprire di che cosa si tratta, ma più scava e più lei e gran parte dei suoi concittadini comincia a cambiare, afondersi in un unica entità malefica.All'arrivo del suo amico Gardener, la trova in uno stato pietoso:giorno e notte a lavorato allo scavo e a strani aggeggi che sembrano usciti da un film di fantascienza."E' l'astronave" sentenzia la Anderson all'amico,e continua dicendo che quell'oggetto,caduto sulla terra milioni di anni fa,si stà ossidando a contatto con l'ossigeno e stà rilasciando nell'aria dell'ignara Haven un gas che stà cambiando non tanto l'aspetto quanto la mente delle persone.
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La scrittrice Bobby Anderson, che vive nella piccola cittadina di Haven con il suo cane,scopre un giorno,vicino alla sua casa,unoggetto che affiora dal terreno.Comincia a scavare per scoprire di che cosa si tratta, ma più scava e più lei e gran parte dei suoi concittadini comincia a cambiare, afondersi in un unica entità malefica.All'arrivo del suo amico Gardener, la trova in uno stato pietoso:giorno e notte a lavorato allo scavo e a strani aggeggi che sembrano usciti da un film di fantascienza."E' l'astronave" sentenzia la Anderson all'amico,e continua dicendo che quell'oggetto,caduto sulla terra milioni di anni fa,si stà ossidando a contatto con l'ossigeno e stà rilasciando nell'aria dell'ignara Haven un gas che stà cambiando non tanto l'aspetto quanto la mente delle persone...
Interessante la trasposizione cinematografica,ma decisamente più interessante il libro.
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fluturnenia
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martedì 2 giugno 2009
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lungo o corto, fedele o traditore???
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C'è chi lamenta i film tratti dalle opere di King quali prolissi e ampollosi, altri, la maggioranza, al contrario ne accusano una concisione fin troppo sintetica nonchè un profondo e radicale cambiamento rispetto alla trama originale. In primo luogo è bene ricordare, se nn addirittura far notare a quelli meno attenti, che la maggior parte delle pellicole cosiddette kinghiane sn prodotti direttamente realizzati per la TV. Morale: lungaggine e rimaneggiamenti + o - in abbondanza sn linfa vitale se nn addirittura un "must" per l'economia narrativa. E molto spesso purtroppo rendono il prodotto, soprattutto se visionato d'un sol fiato, noioso e forzato. Ciò nonostante molte delle informazioni letterarie di King è un gioco-forza che vengano depennate e tralasciate.
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C'è chi lamenta i film tratti dalle opere di King quali prolissi e ampollosi, altri, la maggioranza, al contrario ne accusano una concisione fin troppo sintetica nonchè un profondo e radicale cambiamento rispetto alla trama originale. In primo luogo è bene ricordare, se nn addirittura far notare a quelli meno attenti, che la maggior parte delle pellicole cosiddette kinghiane sn prodotti direttamente realizzati per la TV. Morale: lungaggine e rimaneggiamenti + o - in abbondanza sn linfa vitale se nn addirittura un "must" per l'economia narrativa. E molto spesso purtroppo rendono il prodotto, soprattutto se visionato d'un sol fiato, noioso e forzato. Ciò nonostante molte delle informazioni letterarie di King è un gioco-forza che vengano depennate e tralasciate. Se ne farebbe altrimenti una fiction infinita altro che miniserie e afffini. Secondariamente, nn dimentichiamoci che molti dei film per la TV sn supervisionati se nn addirittura riscritti direttamente dal mago del brivido. E purtroppo dv ci mette lo zampino il caro Stefano Re il risultato cinematografico nn è mai un suc-cesso! Insomma credo che chi mi ha preceduto, come Davide Castro, nei commenti abbia centrato in pieno il problema e temo che in una direzione o nell'altra nessuno sarà mai contento dei risultati.
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davide castro
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lunedì 18 agosto 2008
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film brutto
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film di una bruttezza insalvabile, l'ennesimo romanzo di king ridotto ad un prolisso filmastro per la tv, piatto e senz'anima, in cui i personaggi sembrano disegnati a terra coi gessetti e un ritmo che non decolla mai.
ma in fondo il problema dei film kinghiani sta alla fonte.
sappiamo bene che king ama le strutture a scatola cinese, ama dilungarsi e magari narrare una storia ceh si svolge nell'arco di tre giorni in 700 e passa pagine.
è chiaro che il cinema deve essere qualcosa di diverso dalla letteratura; lavorare di sottrazione non per forza significa tradire il romanzo. purtroppo i film kinghiani che meritano il 10 si contano sulle dita di una mano: STAND BY ME, IL MIGLIO VERDE, MISERY, LA ZONA MORTA, CARRIE.
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film di una bruttezza insalvabile, l'ennesimo romanzo di king ridotto ad un prolisso filmastro per la tv, piatto e senz'anima, in cui i personaggi sembrano disegnati a terra coi gessetti e un ritmo che non decolla mai.
ma in fondo il problema dei film kinghiani sta alla fonte.
sappiamo bene che king ama le strutture a scatola cinese, ama dilungarsi e magari narrare una storia ceh si svolge nell'arco di tre giorni in 700 e passa pagine.
è chiaro che il cinema deve essere qualcosa di diverso dalla letteratura; lavorare di sottrazione non per forza significa tradire il romanzo. purtroppo i film kinghiani che meritano il 10 si contano sulle dita di una mano: STAND BY ME, IL MIGLIO VERDE, MISERY, LA ZONA MORTA, CARRIE.
produttori e sceneggiatori, nel tentativo di voler rimanere fedeli a king hanno il più delle volte optato ad una trasposizione televisiva, potendo in questo modo garantirsio un minimo di tre ore.
ma la televisione è un mezzo ancor più di massa del cinema, e quindi soggetto a censure, stacchi publicitari ecc.
la neutralità estetica è inevitabile, anche quando ci sono dietro registi di un certo spessore, basti pensare a Tobe Hooper e al fallimento de LE NOTTI DI SALEM, o il John Carpenter e al fiasco di CHRISTINE, nel quale al contrario, a non funzionaere è stato il voler giocare eccessivamente di sottrazione.
in più quando in sceneggiatura si mette king in persona i risultai sono ancora peggio, ad esempio l'osceno THE STAND, un polpettone di oltre sei ore, piatto e mieloso come la peggior puntata di HAPPY DAYS.
insomma se vogliamo far del bene al cinema con king, biosogna rendersi conto dell'indispensabilità del tradiment dello scrittore da parte del cinema.il punto di forza sta nel fatto che king è un grande inventore di trame, per cui utilizzando i fili principali si può benissimo costruire un prodotto più che dignitoso che non debba essere per forza legato alla dicitura :STEPHEN KING'S.........
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