brucemyhero
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lunedì 2 agosto 2010
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bruce lee, la maledizione.....
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Voglio comunque riconsiderare Bruce oggi, perchè dopo tanti, tanti anni, talento e fascino irripetibili a parte, non considero più Bruce, l'uomo che credevo. Ed il motivo è semplice. Nessuno è perfetto lo so, ma Bruce in concomitanza con l'improvvisa quanto incredibile per proporzioni, ascesa al successo, si trasformò velocemente in un'altra persona. Lo stesso Fred Weintraub, coproduttore del quarto ed ultimo film del divo, ebbe a dire una volta: "conoscevo Bruce, eravamo amici posso dire. Quando abitava a Los Angeles, il giorno del mio compleanno fece il giro della città per trovare un paio di nunchaku da regalarmi. Era un uomo affabile, ma il Bruce che rividi sul set de 'I Tre.
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Voglio comunque riconsiderare Bruce oggi, perchè dopo tanti, tanti anni, talento e fascino irripetibili a parte, non considero più Bruce, l'uomo che credevo. Ed il motivo è semplice. Nessuno è perfetto lo so, ma Bruce in concomitanza con l'improvvisa quanto incredibile per proporzioni, ascesa al successo, si trasformò velocemente in un'altra persona. Lo stesso Fred Weintraub, coproduttore del quarto ed ultimo film del divo, ebbe a dire una volta: "conoscevo Bruce, eravamo amici posso dire. Quando abitava a Los Angeles, il giorno del mio compleanno fece il giro della città per trovare un paio di nunchaku da regalarmi. Era un uomo affabile, ma il Bruce che rividi sul set de 'I Tre... era completamente diverso. In lui era completamente scomparso, quel lato che lo rendeva tanto caro...". Ciò che oggi non digerisco in Lee, è di aver tradito la persona che per oltre dieci anni lo aveva appoggiato sempre, anche a discapito di se stessa..Linda". Lo seguì in tutte le sue peripezie, nel male e nel bene, amandolo, ed essendo ricambiata ovviamente. Ma ciò che accadde nel '72, e cioè l'incontro di Bruce con Betty Ting Pei, ruppe a mio avviso, anche se non legalmente, una sorta di cordone ombelicale che legava Linda Emery al marito. Voglio dire: ad Hong Kong dove si trasferì causa forza maggiore, Linda, dovette non solo affrontare una realtà (parenti a parte) sconosciuta, ma sopportare la relazione del marito. Se si guardano le foto di repertorio, Linda in quel periodo trascorse con felicità, assieme a Bruce, solo il primo periodo. Quello posteriore ai primi due film che catapultarono Bruce nell'Olimpo. Nelle foto la si vede felice. Finalmente dopo tanti anni e immensi sacrifici, Bruce aveva raggiunto ciò che voleva. Poi Linda venne a mio modo di vedere, messa da parte. L'incontro con Betty fù fortuito, e Bruce era da sempre un'uomo che come tanti, non si faceva sfuggire l'occasione. Ma avviare una relazione stabile, non gli era mai accaduto prima di allora. E sono certo che Linda ne fosse a conoscenza. Già sul set di 'L'urlo di Chen...' la si inizia a vedere. Bruce poi, la voleva a tutti i costi come protagonista femminile nell'incompiuto 'The game of death'. Insomma, una situazione, e non è perbenismo questo, inaccettabile per Linda. Credo fondamentalemnte che Lee amò Linda fino all'ultimo dei suoi giorni, ma che la passione gli offuscò il cervello. Si deve a Betty l'iniziazione di Bruce alle droghe leggere.. Con questo non intendo fare processi in cui non conosco bene i fatti, ma Linda, e ne sono certo, era un faro per Bruce. Come disse Weintraub:..se non ci fosse stata lei, non avremmo mai girato 'I tre dell'operazione..'. Aveva su Bruce un potere calmante. Bruce infatti per le prime due settimane non si era presentato sul set delle riprese. '..si fidava solo di lei, ciecamente..'. Circolavano voci di un'imminente divorzio della coppia. Questa è l'unica colpa che non riesco a perdonare a l'uomo che per 35 anni è stato il mio mito. Linda non lo meritava.
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piccolo drago
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mercoledì 23 giugno 2010
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bruce lee, il mito
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ADORO LA MALEDIZIONE DEL DRAGO, LO STO CERCANDO IN DVD, QUALCUNO SA DOVE POSSO TROVARLO? GRAZIE, CIAO.
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(di brucemyhero)
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paolo ciarpaglini
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sabato 4 aprile 2009
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b. lee un'uomo eccezionale.
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Premetto che non ho mai comprato questa VHS, per il semplice motivo che possiedo tutto o quasi su Bruce. Quando si parla di maledizioni poi.., mi astengo. Che 'coraggio' quelli della Warner, ma soprattutto Fred W., ex amico di Lee. Fa rabbia vedere come fino all'ultimo rifiutarono a Lee una schance, una sola per dimostare chi era. Lo illusero malamente come ho più volte scritto a proposito del serial 'Kung Fu', dato poi a uno che di arti marzali, probabilmente non ne aveva mai sentito parlare. Ma questa è storia, una storia sporca, piena di delusioni che costellarono le aspirazion di Lee, per molti anni. Ma Bruce e il destino forse, erano in sintonia perfetta, aspettavano solo l'occasione giusta, offertagli poi da Raymond Chow.
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Premetto che non ho mai comprato questa VHS, per il semplice motivo che possiedo tutto o quasi su Bruce. Quando si parla di maledizioni poi.., mi astengo. Che 'coraggio' quelli della Warner, ma soprattutto Fred W., ex amico di Lee. Fa rabbia vedere come fino all'ultimo rifiutarono a Lee una schance, una sola per dimostare chi era. Lo illusero malamente come ho più volte scritto a proposito del serial 'Kung Fu', dato poi a uno che di arti marzali, probabilmente non ne aveva mai sentito parlare. Ma questa è storia, una storia sporca, piena di delusioni che costellarono le aspirazion di Lee, per molti anni. Ma Bruce e il destino forse, erano in sintonia perfetta, aspettavano solo l'occasione giusta, offertagli poi da Raymond Chow. Lo vide in azione alla tv di Hong kong spezzare con un calcio laterale tre tavolette da 2,5 cm di spessore, tenute a mezz'aria, senza supporto!!!!!!. Ne restò folgorato. Staccatosi dalla Schaw Bros. e creata la Golden Harvest, offrì 20.000 dollari a Lee per due film che resteranno per sempre nell'immaginario di chi, come me, ammira Lee e lo stima come essere umano. Nonchè gli vuol bene come un fratello. Ho letto recentemente che Brandon nella scena incriminata, scelse di non indossare alcuna protezione. Precauzione questa che solitamente si prende, anche per un colpo a salve, ma soprattutto da quella distanza. Non fù un proiettile ad ucciderlo, ma una scheggia della carica a salve che gli forò l'addome, incredibilmente. Sul momento nessuno si accorse. Brandon si piegò sulle gambe a terra. La prima a comprendere che qualcosa non andava fù la sua fidanzata. Inutili i soccorsi. 'The crowe', oltre ad essere un bel film, è divenuto un cult proprio per la scomparsa di Brandon. Come non credo di sbagliarmi quando dico che anche per Bruce fù lo stesso, ma con dinamiche e ragioni diverse. Bruce era prima di tutto un grande marzialista, uomo d fascino impareggiabile ed intelligenza fuori dal comune. Fù un bambino prodigio, ed io credo che pur nei soli 32 anni a lui 'concessi' dal destino, Lee abbia dato tutto. Tutto ciò che avrebbe voluto. Non desiderava invecchiare: "..non mi ci vedo con i capelli bianchi, indebolito..". Sono parole sue tratte dallo splendido libro scritto da Linda, "Dragon". Ciao Bruce..
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paolo ciarpaglini
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giovedì 27 dicembre 2007
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maledizione..? ma per favore!.
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Come detto nella recensione un pò sbrigativa, il film-documentario, è di aiuto per chì non conosce ancora il personaggio Lee, la sua storia, la sua morte. Ma la parola 'maledizione', richiama una sfera della psicologia umana che niente ha a che fare con la realtà, piuttosto con il paranormale. Ciò che desta scalpore è l'assurda, imperdonabile, inaccettabile morte di Brandon. Ma appare anche chiarissimo, che in questo caso possiamo non solo ipotizzare, ma affermare che si è trattato di assassinio. Una pistola che doveva esplodere a salve, carica per davvero, non può certamente essere imputabile all'errore umano. Dietro questa morte, vi è certamente la 'mano' di qualcuno. Tutt'altra storia è quella relativa la morte di Bruce.
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Come detto nella recensione un pò sbrigativa, il film-documentario, è di aiuto per chì non conosce ancora il personaggio Lee, la sua storia, la sua morte. Ma la parola 'maledizione', richiama una sfera della psicologia umana che niente ha a che fare con la realtà, piuttosto con il paranormale. Ciò che desta scalpore è l'assurda, imperdonabile, inaccettabile morte di Brandon. Ma appare anche chiarissimo, che in questo caso possiamo non solo ipotizzare, ma affermare che si è trattato di assassinio. Una pistola che doveva esplodere a salve, carica per davvero, non può certamente essere imputabile all'errore umano. Dietro questa morte, vi è certamente la 'mano' di qualcuno. Tutt'altra storia è quella relativa la morte di Bruce. Anche se il verdetto finale fù: 'morte accidentale', l'edema cerebrale che colpì e stroncò Lee, non può essere stato pianificato ne messo in atto in alcun modo. La superstizione, i vari 'palmi vibranti', lasciamoli a chì crede alle streghe. Come ha sempre sostenuto il dottore personale di Lee stesso, l'edema, è stato quasi certamente causato, da un'intolleranza all'aschish, o cannabis indica. Lee era già collassato due mesi prima, ciò costituisce un precedente probatorio, che esclude ogni ipotesi di omicidio. Nessuna maledizione ha colpito la famiglia Lee, solo il destino ne ha tracciata la via. Speculare poi e fare illazioni su due 'personaggi', per lo più padre e figlio, è cosa facile. L'argomento diviene terra feconda per tutti quelli che seppur in buona fede, come Freud Weintraub, vogliono vedere qualcosa che in realtà è fuori discussione. Qualcuno mise quella pallottola calibro 44, nel revolver sul set de 'Il corvo'. L'esito delle indagini è poco chiaro, anzi del tutto inconsistente. Non sapremo mai chì uccise Brandon Lee. Ma la sua è stata morte violenta. Il padre si è addormentato, per non svegliarsi più. Cresciuto all'ombra gigantesca del padre, Brandon ha cercato e stava riuscendo a costruirsi una sua strada, una sua immagine e collocazione. Era molto diverso da Bruce. La storia di Lee padre, è una sorta di leggenda vissuta da un essere umano, un genio potremmo dire, che riuscì a cambiare per sempre i connotati, della cinematografia mondiale. Questo lo rendono unico, inarrivabile, quasi mitologico.
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