fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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river pheonix "dannatamente" bravo!
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Storia di due ragazzi che si prostituiscono per vivere. Uno omosessuale (Phoenix), l’altro figlio del sindaco con un carattere assai ribelle nei suoi confronti (Reeves). Entrambi sono alla ricerca di qualcosa: il primo della madre che compare nei sogni, il secondo di un riscatto personale. Gus Van Sant riprende dal suo sacco tematiche che vengono spesso usate nei suoi film, quali l’omosessualità, in primis, il desiderio di evasione (incarnato, nel caso, dai due protagonisti mentre iniziano il loro viaggio in motocicletta), la tossicodipendenza e, soprattutto, il tema della coppia alla base di tutte queste particolarità che riprenderà anche in “Milk” (con la coppia Penn-Franco).
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Storia di due ragazzi che si prostituiscono per vivere. Uno omosessuale (Phoenix), l’altro figlio del sindaco con un carattere assai ribelle nei suoi confronti (Reeves). Entrambi sono alla ricerca di qualcosa: il primo della madre che compare nei sogni, il secondo di un riscatto personale. Gus Van Sant riprende dal suo sacco tematiche che vengono spesso usate nei suoi film, quali l’omosessualità, in primis, il desiderio di evasione (incarnato, nel caso, dai due protagonisti mentre iniziano il loro viaggio in motocicletta), la tossicodipendenza e, soprattutto, il tema della coppia alla base di tutte queste particolarità che riprenderà anche in “Milk” (con la coppia Penn-Franco). Si parla di ribellione, di una fuga dalla realtà, di vita di strada, e Sant ce lo mostra tramite una regia efficace e semplice ed un particolare montaggio che va seguito dall’inizio alla fine (come la breve scena dei pesci che saltano nel torrente, che compare nel momento del primo orgasmo del film e verso la fine, oppure come la scena che vede raffigurata una casa isolata dal mondo). Non c’è una “score” ben precisa, ma il film è comunque accompagnato da musiche che rispecchiano l’animo giovanile e per lo più anni ’80 (si parla di artisti che variano da Elton John a Madonna). Passiamo al cast: Phoenix calza perfettamente il ruolo di Mike, ragazzo omosessuale con problemi di narcolessia, esplodendo in una capacità recitativa che probabilmente lo avrebbe indirizzato verso il piedistallo di “miglior attore della sua generazione”. Per l’interpretazione si porta a casa nientemeno che la Coppa Volpi di Venezia (meritata). Keanu Reeves inizialmente si stacca (finalmente) dal suo classico personaggio silenzioso e chiuso in se stesso, regalando, invece, un carattere aperto e a volte ironico, anche se, proseguendo nella pellicola, si tramuta nuovamente nell’imperturbabile personaggio di una vita (come al solito, la sua presenza non mostra segni di rilevanza), nonostante riesca ad apprendere la voglia di ribellione e di evasione. Riuscito anche il personaggio di Bob Pigeon, che incarna una sorta di “padre spirituale” per entrambi i protagonisti. Gus Van Sant ci mostra (per mezzo di alcune scene enigmatiche) che, poi, le cose cambiano, come le amicizie e gli amori, e ognuno va per la propria “strada” nel vero senso della parola.
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suecatwoman
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giovedì 22 novembre 2007
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my own private idaho
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senza River Phoenix e quelle bellissime strade infinite il film forse sarebbe noioso. il suo Idaho personale, fatto di case diroccate, cieli apocalittici e lontane canzoni country è stupendo; dove la madre, di una rara bruttezza, lo accarezza e lo rassicura durante i suoi attacchi di narcolessia in pose da moderna Pietà michelangiolesca.dove ogni volta che ha un orgasmo case di legno marcio piovono dal cielo per schiantarsi sui campi. i capelli unti,i vestiti sporchi,i preservativi in tasca insieme ai fazzoletti usati,la saliva sul lato della bocca durente una fellatio, non sono riproduzioni cinematografiche del vero.Sono Vere.non esistono più film così.non esiste più River Phoenix.
[+] non ho mai visto questo film ma mi ispira troppo!
(di laletta)
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filippo
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martedì 13 febbraio 2007
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un grandissimo river phoenix
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Il film non è particolarmente bello....la regia è superba e le interpretazioni sono ottime, però diciamo che la storia non convince del tutto,lascia un po' a desiderare. Piuttosto brutta anche la fotografia e il montaggio (che trova un modo per raccontare le scene di sesso piuttosto fastidioso).
La storia che racconta il film è una storia per persone adulte, eppure sembra che il regista abbia paura di andare troppo oltre....di colpire troppo la nostra sensibilità. Così il film rimane fine a se stesso e incerto nei suoi scopi (scandalizzare o avvertire?).
La cosa che rende il film degno di nota è RIVER PHOENIX (giovane attore morto di overdose nel 1993).La sua interpetazione è semplicemente perfetta,straordinaria fin troppo realistica.
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Il film non è particolarmente bello....la regia è superba e le interpretazioni sono ottime, però diciamo che la storia non convince del tutto,lascia un po' a desiderare. Piuttosto brutta anche la fotografia e il montaggio (che trova un modo per raccontare le scene di sesso piuttosto fastidioso).
La storia che racconta il film è una storia per persone adulte, eppure sembra che il regista abbia paura di andare troppo oltre....di colpire troppo la nostra sensibilità. Così il film rimane fine a se stesso e incerto nei suoi scopi (scandalizzare o avvertire?).
La cosa che rende il film degno di nota è RIVER PHOENIX (giovane attore morto di overdose nel 1993).La sua interpetazione è semplicemente perfetta,straordinaria fin troppo realistica...mette in mostra tutte le sue doti di attore e un'abilità recitativa che fece di lui il miglior attore della sua generazione.Il giorno in cui morì il cinema perse un grandissimo talento che ci avrebbe potuto regalare infinite emozioni.
E' per questo che "My Own Private Idaho" merita di essere visto per poter assistere ad un' interpretazione unica e memorabile che fa di questo film mediocre un gran bel film.
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[+] vero...
(di allix)
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(di arween200)
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tanteaspettative
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sabato 11 agosto 2007
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belli e dannati
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Avevo tante spettative,l'ho guardato,non mi è piaciuto molto,e al dire il vero mi ha lasciato un pò di amaro in bocca.
Dopo averlo rivisto,posso dire con piacere che dovrei stare più attento ai miei giudizi:è un ottimo film,in cui la disperata voglia di libertà e di cambiamento dei protagonisti buca lo schermo.
A parte qualche infelice scelta di regia e di sceneggiatura,è uno dei migliori lavori cinematografici dei primi anni novanta(e anche se sembro tanto un secchione esprimendomi in questo modo ^__^),e gli attori sono tutti molto bravi e calati nella parte.
All'inizio non condividevo molto la scelta,ma adesso mi rendo conto che River Phoenix ha davvero meritato la coppa volpi,a venezia.
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Avevo tante spettative,l'ho guardato,non mi è piaciuto molto,e al dire il vero mi ha lasciato un pò di amaro in bocca.
Dopo averlo rivisto,posso dire con piacere che dovrei stare più attento ai miei giudizi:è un ottimo film,in cui la disperata voglia di libertà e di cambiamento dei protagonisti buca lo schermo.
A parte qualche infelice scelta di regia e di sceneggiatura,è uno dei migliori lavori cinematografici dei primi anni novanta(e anche se sembro tanto un secchione esprimendomi in questo modo ^__^),e gli attori sono tutti molto bravi e calati nella parte.
All'inizio non condividevo molto la scelta,ma adesso mi rendo conto che River Phoenix ha davvero meritato la coppa volpi,a venezia.
Se ci fossero più film di questa fattura,potremmo finalmente guardare la tv senza il timore di vedere qualcosa di demenziale e/o stupido.
Da vedere.
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sir branco
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sabato 22 ottobre 2016
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in linea con i film precedenti di van sant
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Belli e dannati stilisticamente segue i precedenti due film di Van Sant, pur nel suo continuo percorso di sperimentazione.
I monologhi dei protagonisti continuano ad essere presenti ma con una novità, in questo film i pensieri sgorgano dalle bocche dei personaggi come se stessero pensando ad alta voce ma nessuno potesse sentirli. Tra le novità delle riprese in prima persona, delle parentesi ambientate nelle cover di giornaletti osé per ragazzi omosessuali e poi una rappresentazione del sesso semplicemente geniale, che si rifà alla cultura degli attimi presente nel precedente Mala Noche e che verrà poi ripresa anche nel successivo Milk. Il film porta inoltre avanti quella vena umoristica già introdotta in Drugstore Cowboy.
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Belli e dannati stilisticamente segue i precedenti due film di Van Sant, pur nel suo continuo percorso di sperimentazione.
I monologhi dei protagonisti continuano ad essere presenti ma con una novità, in questo film i pensieri sgorgano dalle bocche dei personaggi come se stessero pensando ad alta voce ma nessuno potesse sentirli. Tra le novità delle riprese in prima persona, delle parentesi ambientate nelle cover di giornaletti osé per ragazzi omosessuali e poi una rappresentazione del sesso semplicemente geniale, che si rifà alla cultura degli attimi presente nel precedente Mala Noche e che verrà poi ripresa anche nel successivo Milk. Il film porta inoltre avanti quella vena umoristica già introdotta in Drugstore Cowboy. I rapporti sentimentali sono invece trattati in modo più delicato, a differenza dei precedenti film dove erano rappresentati più istintivi e crudi.
Il film riesce pure a spogliarsi di quel generazionalismo che rendeva poco coinvolgenti i film precedenti, ma solo per ricoprirsi di un ulteriore problema: uno sviluppo più eterogeneo e la confusione dovuta allo sperimentare.
Il film inizia con una rappresentazione dei giovani sbandati di Portland, continua virando su una scrittura di ispirazione teatrale shakesperiana, cambia poi ancora diventando un film on the road per poi concludersi con una messa in scena del cambiamento psicologico dei giovani protagonisti; tutto questo unito da un’atmosfera alla Alice nel paese delle meraviglie, grazie a un variegato cast di strambi personaggi. Incredibile l’interpretazione di Phoenix nei panni di un giovane ragazzo narcolettico.
P.S.: Sto sperimentando con il video-editing, se volete supportarmi in questo esperimento visitate www.youtube.com/watch?v=3Z_9K7aiyrk per vedere il video dedicato alla proiezione di "Belli e dannati" presentata da Van Sant per l'inaugurazione della mostra a lui dedicata a Torino. Vi ringrazio :)
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