| Anno | 1990 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Francia |
| Durata | 100 minuti |
| Regia di | Claude Berri |
| Attori | Philippe Noiret, Gérard Depardieu, Michel Blanc, Michel Galabru, Jean-Pierre Marielle Fabrice Luchini, Myriam Boyer, Daniel Prévost, Gérard Desarthe, Florence Darel, Ticky Holgado, Bernard Ballet, André Chaumeau, Danièle Lebrun, Alain Stern, Josiane Levèque, Dominique Bluzet, Yves Afonso, Hervé Rey, Vincent Grarls, Paul Doumer, Gérard Bole de Chaumont, Patrice Melennec, Thierry Théoleyre, André Charrondière, Daniel Dedieu, Lydie Lorente, Sabine Lorente, Morgan Formes, Prune Semof. |
| MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
|
|
CONSIGLIATO NÌ
|
Tratto dal romanzo di Marcel Aymé il film è ambientato nell'immediato dopoguerra francese. Pur con un grande cast il film soffre di alcune forzature ed estremizzazioni. Molti sono i personaggi: Watrin, un professore che ha perso la moglie in un bombardamento; Gaigneux, un comunista che non condivide la violenza dei suoi compagni nei confronti dei nemici; Leopold, un oste che si diletta di poesia; Archambaud, il proprietario della casa dove si svolge l'azione. Tutti assistono, chi con partecipazione e chi con insofferenza od opportunismo, alla Liberazione.
Claude Berri non piace alla critica. Il suo splendido Jean de Florette (1986) fu liquidato con una battuta: Berri è un regista di serie b. Al seguito di quell'opera, Manon des sources (1986), fu poi dedicata anche meno attenzione. Adesso tocca a Uranus, considerato, chissà perché, ridondante e sguaiato. Quale sarà mai il torto dell'autore francese? Forse quello di non essere catalogabile, di non somigliare [...] Vai alla recensione »
È passata la guerra: il paesino francese in cui si svolge Uranus, di Claude Berri, ne porta ancora i terribili segni, così come devastati sono gli animi dei suoi abitanti, alle prese con i sospetti e le vendette del dopoguerra. Conosciamo subito la famiglia dell’ingegner Archambaud (Jean-Pierre Marielle): persone rispettabili, alcune virtù pubbliche e tanti vizi privati.
Seguici su Facebook 
Seguici su Twitter 
Seguici su Flipboard 
Cerca 