alex41
|
domenica 28 ottobre 2012
|
l'ultima tentazione di scorsese
|
|
|
|
Il film biblico più controverso mai realizzato, e forse anche il più controverso del regista Martin Scorsese: stavolta decide di puntare a un progetto assasi rischioso, ovvero un film su Gesù Cristo; ma ecco che qui qualcosa non va......da quando Gesù costruisce croci per i romani? Da quando Giuda è il suo migliore amico? Da quando Gesù fa l'amore con la Maddalena? Il Gesù che Scorsese ci propone è un uomo che vuole rinunciare alla sua posizione per vivere come tutti gli altri, soprattutto nella seconda parte, dal momento della crocefissione. Tecnicamente è favoloso: costumi e scenografie azzeccate, atmosfera suggestiva, una grandissima regia, e una colonna sonora di Peter Gabriel da brivido, forse il punto più forte del film.
[+]
Il film biblico più controverso mai realizzato, e forse anche il più controverso del regista Martin Scorsese: stavolta decide di puntare a un progetto assasi rischioso, ovvero un film su Gesù Cristo; ma ecco che qui qualcosa non va......da quando Gesù costruisce croci per i romani? Da quando Giuda è il suo migliore amico? Da quando Gesù fa l'amore con la Maddalena? Il Gesù che Scorsese ci propone è un uomo che vuole rinunciare alla sua posizione per vivere come tutti gli altri, soprattutto nella seconda parte, dal momento della crocefissione. Tecnicamente è favoloso: costumi e scenografie azzeccate, atmosfera suggestiva, una grandissima regia, e una colonna sonora di Peter Gabriel da brivido, forse il punto più forte del film. Infine aggiungiamo un cast di alto livello: Willem Dafoe interpreta Gesù, un ruolo davvero insolito per lui, ma recitato veramente con l'anima; Harvey Keitel è Giuda, ed è ancora più perfetto. Infine abbiamo anche numerosi piccoli camei, come David Bowie nel ruolo di Ponzio Pilato (ruolo che inizialmente doveva essere di Sting). Un film che sicuramente non sarà facile da capire, che non offre la pappa pronta come gli altri film su Gesù, ma è comunque una piccola grande opera.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
lucaguar
|
domenica 24 novembre 2013
|
film sincero e coraggioso
|
|
|
|
"L'ultima tentazione di Cristo" è un film coraggioso.
Martin Scorsese ha avuto tanto coraggio per dare alla luce un'opera che sapeva già a priori sarebbe stata "vittima" di aspre polemiche e di controversie tra critica e pubblico.
Ora, per giudicare questa pellicola è impossibile non tener conto della propria inclinazione religiosa: è inevitabile che il parere su questo film sia influenzato dalle idee a proposito della religione, del cristianesimo e del mondo che ognuno di noi ha.
Premesso questo, io trovo lodevole da parte di Scorsese l'aver dato voce a quei cristiani che non possono impedirsi di pensare. Il regista infatti ha il merito di averci presentato ciò che la ragione di chi riflette profondamente si trova davanti ogni volta che si pone delle domande sulla straordinaria figura di Gesù di Nazareth, non tenendo conto dei dogmi, della dottrina, delle idee preconcette e delle tradizioni.
[+]
"L'ultima tentazione di Cristo" è un film coraggioso.
Martin Scorsese ha avuto tanto coraggio per dare alla luce un'opera che sapeva già a priori sarebbe stata "vittima" di aspre polemiche e di controversie tra critica e pubblico.
Ora, per giudicare questa pellicola è impossibile non tener conto della propria inclinazione religiosa: è inevitabile che il parere su questo film sia influenzato dalle idee a proposito della religione, del cristianesimo e del mondo che ognuno di noi ha.
Premesso questo, io trovo lodevole da parte di Scorsese l'aver dato voce a quei cristiani che non possono impedirsi di pensare. Il regista infatti ha il merito di averci presentato ciò che la ragione di chi riflette profondamente si trova davanti ogni volta che si pone delle domande sulla straordinaria figura di Gesù di Nazareth, non tenendo conto dei dogmi, della dottrina, delle idee preconcette e delle tradizioni.
A chi infatti, credente o no, cristiano o no, non si è mai posto interrogativi sulla veridicità storica del Gesù dei Vangeli, con questioni riguardanti i miracoli, il celibato, la resurrezione ecc.?
A conseguenza di ciò, il regista newyorkese mostra un Gesù molto umano, certamente eterodosso, ricolmo di paure, dubbi, sofferenze e passioni come ogni altro uomo di ogni tempo vissuto sulla Terra.
Condivido in parte la visione di Scorsese, che però non può essere accusato dai "benpensanti" dogmatici (prontamente scandalizzati da questo film) di ignoranza relativamente alle Sacre Scritture in quanto lui stesso ha dichiarato di non averle seguite ma di aver mostrato solamente la propria visione del Cristo: prima di giudicare bisogna comprendere, ma la Chiesa ci ha spesso abituati alla debacle della ragione.
Personalmente apprezzo la visione scorsesiana e non la trovo nè blasfema, nè scandalosa ma solamente verosimile. Se pensiamo che la natura di Dio, espressasi pienamente in Cristo, sia una natura distaccata, giudicatrice e totalmente altra rispetto agli esseri umani e al creato, allora questa visione di Gesù scandalizzerà (anche se poi ci si deve inevitabilmente chiedere come coloro che pensano questo possano credere all'incarnazione di Dio in un uomo) ma se, come penso, egli è la più alta rappresentazione di Dio, che è tutt'uno con Lui e che si è manifestato anche attraverso i dubbi, le incertezze e le difficoltà pratiche (emblematico il sermone del monte alla fine del quale nessuno lo ascolta più) che sono intrinseche nella vita dell'uomo, allora questo Cristo non è molto distante da quello dei Vangeli.
Questo messia non è semplicemente un uomo, ma è anche un uomo, che ha espresso la Verità e che è morto in croce a costo di mostrare agli esseri umani la via di questa Verità, cioè l'amore.
Certo questo film ha però dei punti deboli, e "scricchiola" in alcune sue parti.
In ampie sequenze ci si concentra fin troppo sulle paure e sui dubbi di Gesù, quasi volendo mettere in evidenza, forse in maniera esagerata, l'aspetto "formale" del Gesù uomo-Dio e finendo per trascurere il contenuto della Verità espressa. Inoltre, a tratti, non riesce a trasmettere un'atmosfera filosoficamente molto profonda e un altro aspetto che personalmente ho poco apprezzato è il fatto, più volte rimarcato durante il film, di un Gesù "vittima di Dio". Il contenuto è sovente contraddittorio proprio in questo: a volte Dio è vissuto da Gesù come un Dio arcaico, e che "mette alla prova", come dice l'angelo costode sotto la croce (figura che serve più alla narrazione che al significato mistico) e a volte come il Dio principio ordinatore e fonte di ogni cosa che trova la sua massima espressione nell'amore (citato sempre dall'angelo nella regressione finale nella quale mostra a Gesù le bellezze del creato e dice che il Regno dei cieli non è altro che l'armonia tra il cuore e il mondo).
Buona invece la forte sequenza finale che mostra la vità di Gesù se egli non fosse morto e risorto (sarebbe morto in vecchiaia ma accusato dagli apostoli, Giuda su tutti, di essere un vigliacco).
Nel complesso, al di là delle sue pecche, "L'ultima tentazione di Cristo" è un film che merita veramente di esser visto e che fa riflettere seriamente.
Come al solito però raccomando, prima di giudicare film complessi e controversi come questo, di cercare di liberare la propria mente dai pregiudizi e armarsi di spirito critico e di buon senso.
Menzioni speciali vanno infine alle musiche molto suggestive di Peter Gabriel e all'ottima interpretazione di un giovane William Dafoe nei panni di Gesù.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucaguar »
[ - ] lascia un commento a lucaguar »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
mercoledì 22 gennaio 2014
|
ennesimo capolavoro di un maestro!
|
|
|
|
Gesù (Dafoe) è un costruttore di croci nella Palestina governata dai Romani. Ma è anche il figlio di Dio, consapevole del suo compito e uomo in cerca di una normalità che non potrà mai avere. Inizia perciò la lunga predicazione per Israele, ma non è quella descritta dal Vangelo, bensì una guerra contro i pagani. Alla fine finirà in croce e dovrà resistere all’ultima tentazione. Scritto da Paul Shrader dal romanzo di Nikos Kazantzakis, è il più grande scandalo della carriera di Scorsese. È una rilettura del personaggio del Messia e della Passione. Nel 1988, presentato alla Mostra di Venezia, incorse in critiche di ogni genere, venne definito un film blasfemo e poco aderente ai fatti.
[+]
Gesù (Dafoe) è un costruttore di croci nella Palestina governata dai Romani. Ma è anche il figlio di Dio, consapevole del suo compito e uomo in cerca di una normalità che non potrà mai avere. Inizia perciò la lunga predicazione per Israele, ma non è quella descritta dal Vangelo, bensì una guerra contro i pagani. Alla fine finirà in croce e dovrà resistere all’ultima tentazione. Scritto da Paul Shrader dal romanzo di Nikos Kazantzakis, è il più grande scandalo della carriera di Scorsese. È una rilettura del personaggio del Messia e della Passione. Nel 1988, presentato alla Mostra di Venezia, incorse in critiche di ogni genere, venne definito un film blasfemo e poco aderente ai fatti. In realtà è una rilettura in chiave moderna, in cui Cristo è presentato come un personaggio tormentato e molto più umano di come è descritto dai testi sacri: è un Dio che cerca di diventare uomo. Il primo scandalo risiede in questo. Altra fonte di critica fu il fatto che Cristo voglia, ricerchi, il rapporto carnale con Maddalena (Hershey), degradatesi (ennesimo scandalo) a prostituta a causa di Gesù che le negò il suo amore in quanto figlio di Dio. Il personaggio di Giuda, presentato come un vigliacco traditore dalle scritture, qui è invece il più fedele dei discepoli e l’unico di essi ad essere davvero fedele al maestro ed è proprio per questo che lo consegna ai romani: come atto supremo di fedeltà, amore e fede. Film commovente, bellissimo e, ammettiamolo, discutibile. Ma indiscutibile è la sua forza e la vicenda assume una connotazione di maggior realismo. Scorsese mette in scena magistralmente e la sua Palestina ricorda i vicoli di Little Italy dov’è cresciuto. Splendide la fotografia di Michael Ballhaus e la colonna sonora in pieno stile Genesis di Peter Gabriel.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
fabal
|
lunedì 19 dicembre 2016
|
la doppia natura secondo scorsese
|
|
|
|
Gesù è già adulto ma non ha ancora cominciato la sua predicazione né è del tutto consapevole del suo compito al mondo. Si limita a fabbricare croci per i Romani, convivendo con una misteriosa voce che riecheggia nel suo animo suggerendogli di essere il Figlio di Dio. Prova un sentimento verso la Maddalena, che mai però è riuscito ad amare come un uomo, tormentato dalla sua doppia natura. Egli vorrebbe vivere come gli altri, ma non ci riesce.
Dopo un breve soggiorno presso la tribù degli Esseni (che, per inciso, era l’unica delle quattro a contemplare l’immortalità dell’anima), dove parla con il loro capo già defunto, Gesù si convince di essere il Messia ed inizia la sua predicazione.
[+]
Gesù è già adulto ma non ha ancora cominciato la sua predicazione né è del tutto consapevole del suo compito al mondo. Si limita a fabbricare croci per i Romani, convivendo con una misteriosa voce che riecheggia nel suo animo suggerendogli di essere il Figlio di Dio. Prova un sentimento verso la Maddalena, che mai però è riuscito ad amare come un uomo, tormentato dalla sua doppia natura. Egli vorrebbe vivere come gli altri, ma non ci riesce.
Dopo un breve soggiorno presso la tribù degli Esseni (che, per inciso, era l’unica delle quattro a contemplare l’immortalità dell’anima), dove parla con il loro capo già defunto, Gesù si convince di essere il Messia ed inizia la sua predicazione. Sceglie Giuda come primo apostolo, che inizialmente gli era ostile, ma in cui Gesù trova non tanto un allievo, ma un uomo forte in grado di dargli conforto e protezione. Il desiderio di recuperare la propria umanità, però, non lo abbandona mai, persino in punto di morte sulla croce.
Destinato a fare scalpore, il film di Scorsese uscì con un ritardo di ben cinque anni in seguito alle polemiche ricevute quando la critica venne conoscenza del progetto ispirato al già discusso romanzo L’Ultima tentazione, del greco Kazantakis. La produzione si vide così costretta ridurre il budget per la realizzazione del film che uscì nel 1988.
Stroncato dalla CEI e da parecchi intellettuali italiani, stupisce come in un paese già reduce dal ben più discutibile cinema pasoliniano, L’Ultima tentazione di Cristo sia stato accolto con i toni scandalistici di un film blasfemo. Cosa di moralmente offensivo effettivamente ci sia, è la domanda partorita da un giudizio intrinsecamente prevenuto: certo la figura del Cristo è artefatta, come spiega lo stesso titolo di testa in cui si specifica che la narrazione non si basa sui Vangeli ma sul conflitto tra carne e spirito. Quella che vediamo è un’interpretazione del Messia, vista da uno Scorsese evidentemente sensibile alla tematica della doppia natura, ma non per questo blasfema. L’umanizzazione eccessiva nell’interpretazione di Dafoe - discutibile fin che si vuole ma calzante con l’obiettivo della sceneggiatura - partorisce scene di inevitabile “forza”, come il rapporto sessuale con la Maddalena o un Gesù che segue la natura messianica in modo quasi allucinato, contraddittorio. Come se, invece di prendere consapevolezza dell’essere il Figlio di Dio, tutto fosse trattato come una costrizione, un estraniamento forzato che usurpa il libero arbitrio dell’essere umano Gesù. A tratti, è vero, sembra non l’incarnazione di Dio in terra ma un posseduto. Se questo sia blasfemo non spetta certamente alla critica cinematografica stabilirlo, ma ad altri.
Ma se l’opera di Scorsese non è un’opera di conversione, nemmeno è, al contrario, un film che furbescamente scandalizza per il gusto di costruire il suo fascino attorno alla censura. Né vorrebbe riproporre delle riletture cristiane a buon mercato giusto per mettersi contro al mondo cattolico e fare di Scorsese un profeta inascoltato. Anzi, la figura del Cristo ne esce potenziata come non mai proprio perché anch’Egli passa attraverso il perdono divino pur senza aver mai realmente peccato.
Lo spettatore che guarda L’Ultima Tentazione per il “piacere di essere scandalizzato”, come diceva Pasolini, rimarrà senz’altro deluso: perché se di controverso qualcosa ci può essere, di scandalistico non c’è proprio nulla. Né i baci di fratellanza sulla bocca, già raffigurati persino nella storia dell’arte e che nemmeno lontanamente suscitano riferimenti all’erotismo, né al rapporto sessuale con la Maddalena che rimane estremamente allusivo. Di eccessivo vi sono, forse, alcune esasperazioni simboliche: se il Satana che appare come serpente o come fuoco possono ancora essere “canoniche”, il Cristo che estrae il suo cuore dal petto brandendo la scure nell’altra mano è forse pacchiana, pur lasciando sempre il ragionevole dubbio che nel contenuto delle visioni vi sia lo zampino del demonio.
Ma simbologie crude, ugualmente forzate ed estranee ai Vangeli, le troviamo anche ne La passione di Cristo del 2004, film che ha spaccato la critica per il suo iperrealismo asettico, pur presentando infinite discrepanze tra la narrazione cinematografica e cronaca storica. Certo nel film di Gibson l’etica della sofferenza è più immediata, più accettabile: il patimento umano del Cristo è concreto, violentemente raccontato dalle immagini crude e non dalla psicologia intima di Gesù. Di cui però anche il Vangelo ci rivela l’angoscia nel celebre passo in cui, nell’orto di Getsemani poco prima della sua cattura, prega il Padre di allontanare il “calice” di dolore, grondando sudore come fosse sangue. Scena di cui Scorsese comprende l’importanza e che illustra con una notevole energia. Se dunque non fa scalpore la paura di Gesù, che pure è certo della protezione divina del Padre ma come uomo ha una naturale ripugnanza verso la morte e sofferenza, non capiamo perché quella medesima natura che porta anche il desiderio di unirsi a una donna e procreare possa far indignare. E questo non fa di Gesù un peccatore perché la “tentazione” ha sempre il carattere di una visione, di una possibilità intrinseca più che di una scelta deliberata di allontanamento dalla natura divina.
E nemmeno può fare scalpore il Battista dal sapore woodstockiano, dato che le riletture hippies della stessa figura di Gesù non erano nuove già allora. Stupisce come una strada già battuta dalla satira religiosa, e a tratti ridicolizzante come avvenne per i pur intelligenti film dei Monti Python, abbia riarmato l’indignazione per L’Ultima tentazione di Cristo. Che certamente non è un film ironico ma drammaticamente introspettivo, visionario e con una rivisitazione discutibile dei personaggi evangelici. Il Giuda di Harvey Keitel è il più importante degli apostoli: un uomo di limitati ma saldi principi, che quasi fa da padre alla parte umana di Gesù, e il cui tradimento è visto da Scorsese come un atto di fede attuato contro la sua stessa volontà.
Quello che si può e si deve dire sul film di Scorsese, non è un giudizio a priori sull’etica di mettere in scena una versione rivisitata della vita di Cristo. Semplicemente è l’interpretazione del regista, che non vuole né deve sostituire il Vangelo: non sopravvalutiamo così tanto il cinema. Diciamo invece che L’ultima tentazione di Cristo è un ottimo film, con una bellissima interpretazione di Dafoe nei panni di un Gesù inedito, tormentato, contraddittorio, indeciso. Un ottimo film con qualche scena risparmiabile, simbologie non sempre azzeccate, ma un’atmosfera in fondo positiva e coinvolgente, che costringe lo spettatore ad una delle più piacevoli e importanti riflessioni che il cinema abbia mai stimolato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabal »
[ - ] lascia un commento a fabal »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
sabato 15 aprile 2017
|
cristo in versione"moderna"e antica
|
|
|
|
Il libro di Kazantzakis da cui parte"The last temptetation of Christ"di Scorsese è un testo di grande impatto anche sinicretico, recependo le nuove scoperte archeologiche e filologiche su Qumran(Rotloli del Mar Morto), Nag Hammadi(Vangeli e altri tresti gnostici), sulle relative riflessioni storico-teologiche. Non consiiderando più il canone evangelico come patrimonio unico, assoluto, inconcusso, negli anni Ottanta(tardi, nel caso del film di Scorsese, mentre il libro è notoriamente decisamente anteriore, risalendo addirittura al 1960)Scorsese e i suoi(Defoe, la Hershey, Keitel, mentre di De Niro sappiamo che rifiutò il ruolo)si tratta ilo tema con una certa libertà(eppure le proteste di integristi e integralisti cristiani furono durissime, in ambito cattolico, evangelico, ortodosso)consistente soprattutto nella problematizzazione della figura di Cristo che si sente"gettato nel mondo", per dilra con Heidegger ma anche con la gnosi, in realtà, sente di aver paura, di essere abbandonato dal Padre, sente tentazioni sensuali(qui Maria di Magdala è ancora vista come, sostanzialmente una prostituta, con tatuaggi curiosamente antichi e al tempo stesso"post-moderni", ma certo anche risententi della temperie hippie, cui appartengono, pur se variamente, sia il regista- autore Scorsese sia gli altri citati, David Bowie come Pilato etc.
[+]
Il libro di Kazantzakis da cui parte"The last temptetation of Christ"di Scorsese è un testo di grande impatto anche sinicretico, recependo le nuove scoperte archeologiche e filologiche su Qumran(Rotloli del Mar Morto), Nag Hammadi(Vangeli e altri tresti gnostici), sulle relative riflessioni storico-teologiche. Non consiiderando più il canone evangelico come patrimonio unico, assoluto, inconcusso, negli anni Ottanta(tardi, nel caso del film di Scorsese, mentre il libro è notoriamente decisamente anteriore, risalendo addirittura al 1960)Scorsese e i suoi(Defoe, la Hershey, Keitel, mentre di De Niro sappiamo che rifiutò il ruolo)si tratta ilo tema con una certa libertà(eppure le proteste di integristi e integralisti cristiani furono durissime, in ambito cattolico, evangelico, ortodosso)consistente soprattutto nella problematizzazione della figura di Cristo che si sente"gettato nel mondo", per dilra con Heidegger ma anche con la gnosi, in realtà, sente di aver paura, di essere abbandonato dal Padre, sente tentazioni sensuali(qui Maria di Magdala è ancora vista come, sostanzialmente una prostituta, con tatuaggi curiosamente antichi e al tempo stesso"post-moderni", ma certo anche risententi della temperie hippie, cui appartengono, pur se variamente, sia il regista- autore Scorsese sia gli altri citati, David Bowie come Pilato etc.). Ma"The last temptentation", detto questo, Non è per nulla un film scioccamente blasfemo: la sceneggaitura è di Paul Schrader, autore(scenneggiatore ma anche , da anni, regista in proprio)di formazione e convinzione cristiano-evangelica, che sente fortemente le problematiche etiche e altre, Scorsese steso non è certo un"farfallone"in senso culturale. Film di grande ricchezza iconografica, molto intelligentemente contaminato dalla musica("world music, ormai), dai cromatismi accesi quanto efficaci, dai movimenti di macchina essenziali quanto di grande intelligenza, ci mostra il cristiano problematico, non"intruppato", non eterodiretto, in continua e perenne ricerca, conscio dell'esistenza di gruppi che storicamente hanno influenzato il cristianesimo e con cui lo stesso si è storicamente confrontato(Esseni sul versante spirituale, oltre agli gnostici, zeloti sul piano storico-politico), l'ambiente(con una tendenza forse un po'troppo"orientaleggiante", senza tenere troppo conto dei tratti "ellenistici"presenti nella Palestina di allora)antropologico in cui esso nasce, senza cedere a quel tratto anti-ebraico che purtroppo ha condizionato(e in parte condiziona ancora)molta parte del cristianesimo, scioccamente ignorando che senza ebraismo non ci sarebbe mai stato cristianesimo.... Da tener presente, credo, tutta questa pularalità di motivi ed elementi, volendo giudicare il film, che non è certo stato "fenomeno di moda"(lo era diventato in certi momenti, quelli legati alla sua uscita e prima programmazione, causa il battage creatosi), ma uno dei più ritratti antico-moderni ad un tempo della figura di Cristo, una delle più grandi, oltre ogni possibile mistificazione, della storia umana. Merito anche di tutti gli interpreti citati, oltre che della straordinaria colonna sonora, un"sound track"al top. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
walter
|
domenica 5 agosto 2007
|
il gesù di scorsese,non ti salva,è fantasia.
|
|
|
|
Gesù,esiste ha detto se due o tre si uniscono nel mio nome,io sarò in mezzo a loro.Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo
voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli
angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione,
non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio,
veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.
[+]
Gesù,esiste ha detto se due o tre si uniscono nel mio nome,io sarò in mezzo a loro.Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo
voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli
angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione,
non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio,
veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.Gesù essendo Dio,trasfigurò e
divenne tutto luccicante davanti agli apostoli,non poteva fare sesso,sposarsi,la S.Eucaristia,non può fare sesso,ne la S.Trinità,
ne Dio,quello giudaico-cristiano,certo i dei pagani vanno con animali
e praticano l'incesto.Gesù,consiglia a chi può di restare vergine,
cosa che lui avrebbe fatto anche se fosse stato solo un S.profeta,un uomo,come gli esseni.
Gesù,ha vinto Satana,e il mondo,perfino dava questo potere agli apostoli,di esorcizzare in suo nome,Gesù vedeva Satana scendere dal
cielo,cercare gli apostoli e vagliarli come il grano,Gesù disse che
Satana,il principe di questo mondo non poteva fare nulla contro di Lui.
Gesù,chiamò Pietro Satana,solo perché,non accettava che Lui morisse,figuriamoci come manda via qualsiasi diavolo tentatore,per
cose più gravi.Gesù,guidato dallo Spirito Santo,andò nel deserto,
per farsi tentare dal demonio,ma sono tentazini esterne,due solo
provocazioni,quella del pane,e del pineacolo,la terza,qui Satana
gli chiede di essere adorato,è chiaro che Gesù,stesso non si può fare
questa tentazione.Per Gesù,le tentazioni interne a peccare sono peccati,come il solo guardare un donna,per desiderarla è adulterio.
Gesù,in vista,delle tentazioni interiori,ci chiede,se il tuo occhio ti
fa inciampare cavatelo,è meglio entrare nel Regno senza un occhio,
che finire all'inferno.
Gesù,è venuto ad insegnarci la verità,Lui è Via Verità Vita.
Ora chi crede in questo Gesù dei Vangeli,si salva,può guarire,può
diventare Santo come S.Antonio.
Chi crede nei falsi Gesù,inventati da atei comunisti,come il greco
Kazantzakis,perde tutto,la vita e l'anima e la gioia.
Kazantzakis si è inventato un Gesù,che si ribbella a Dio,costruisce
croci,crocifigge,un assassino.Poi è pure schizofrenico,vuole colpire,
vuole,uccidere,vuole prendere le donne,ma ha paura.
Un Gesù,talmente peccatore,che dice di essere il santo della bestemmia,
un Gesù,attaccato alle cose terrene,vuole sposarsi si frega del regno.
Un Gesù,che lotta con le voci della sua mente malata,non sa se è
Satana o Dio a parlargli.Un Gesù,talmente sciocco,che si fa guidare da Giuda.In croce scambia Satana per un angelo,e si diverte a fare sesso
con tre donne,la prima e la seconda,non soddisfatto seduce la cognata,
la quale gli darà,anche lei dei figli,questo adulterio è vietato dalla legge di Mosè.Un Gesù,che vuole per sé la vita peccaminosa molto
lontana dagli insegnamenti evangelici.
Il romanzo si conclude con questa verità,è stato il pazzo Paolo a
inventarsi il cristianesimo,che Gesù è risorto e il resto,Gesù
nella visione si scaglia per questo contro Paolo,lo chiama bugiardo.
Scorsese,ha fatto il film copiando tutto il romanzo.
Scorsese ha sbagliato,chissà sé il vero Gesù lo perdonerà.
[-]
[+] leggi, mio caro...
(di bluesky)
[ - ] leggi, mio caro...
[+] no walter, così no!!!
(di giovanni)
[ - ] no walter, così no!!!
[+] ...
(di dovic86)
[ - ] ...
|
|
[+] lascia un commento a walter »
[ - ] lascia un commento a walter »
|
|
d'accordo? |
|
|