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pajet92
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giovedì 4 luglio 2013
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fantastico
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La punta di diamante della fantascienza sul grande schermo
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jacopo b98
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sabato 4 maggio 2013
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il capolavoro di scott ridisegna la fantascienza
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Los Angeles, 2019. Rick Deckard (Ford), membro del dipartimento speciale di polizia Blade Runner, che si occupa di mettere fuori uso androidi, è sulle tracce di quattro androidi Nexus 6, di ultima generazione, capaci di provare emozioni. Sarà aiutato a sua volta da una Nexus 6 (Young), di cui si innamorerà e con cui, dopo aver ucciso i vari androidi scapperà, per vivere felicemente finche possono, dato che i Nexus 6 hanno una durata massima di vita di quattro anni. Tratto dal libro Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Di di Philip K. Dick è un capolavoro assoluto del cinema di fantascienza, il miglior film fantascientifico degli anni ottanta e il miglior film di Ridley Scott.
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Los Angeles, 2019. Rick Deckard (Ford), membro del dipartimento speciale di polizia Blade Runner, che si occupa di mettere fuori uso androidi, è sulle tracce di quattro androidi Nexus 6, di ultima generazione, capaci di provare emozioni. Sarà aiutato a sua volta da una Nexus 6 (Young), di cui si innamorerà e con cui, dopo aver ucciso i vari androidi scapperà, per vivere felicemente finche possono, dato che i Nexus 6 hanno una durata massima di vita di quattro anni. Tratto dal libro Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Di di Philip K. Dick è un capolavoro assoluto del cinema di fantascienza, il miglior film fantascientifico degli anni ottanta e il miglior film di Ridley Scott. Come già Alien nel ’79, ribalta ancora una volta la fantascienza positiva e speranzosa di Spielberg e Lucas, disegnando un futuro da incubo: la metropoli in cui è perennemente notte e dove piove sempre, barocca e decadente, immersa nel degrado della povertà. È un film straordinario, non è solo un film di fantascienza, ma anche un thriller ad alta tensione, un noir cupo e decadente. E così la storia d’amore tra Rick e Rachael assume una importanza ed una bellezza rara. Come anche la scena sul tetto del palazzo, dove Deckard e Roy (Hauer), il capo degli androidi, si confrontano, due eroi negativi e positivi allo stesso tempo, ma comunque destinati a perdere: l’uno perché il suo amore comunque è destinato a morire, l’altro perché dovrà avere lo stesso destino proprio dell’amata di Rick. E allo spettatore rimane il dubbio: “e se anche Rick fosse un androide?”. Resta sicuramente una pietra miliare nel cinema di Scott, a cui furono imposto il finale consolatorio ed ecologista e la voce narrante (quest’ultima però dà al film un grande fascino) e l’abolizione di alcune scene, reintegrate in una versione modificata del 1991, chiamata Blade Runner: The director’s cut, più corta di un minuto e migliore, per l’abolizione del finale imposto dalla produzione e per l’integrazione di alcune scene (Rick che sogna l’unicorno), anche se l’abolizione della voce narrante si potava evitare. Nel 2007 è stata distribuita una versione definitiva: Blade Runner: The Final Cut, sostanzialmente simile a quella del ’91. Forse quando qualcuno critica pesantemente Scott per alcuni suoi film un po’ meno riusciti si dimentica che è anche l’autore di film come questo.
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davidino.k.b.
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mercoledì 20 marzo 2013
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ma gli androidi sognano pecore elettriche ?
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trasposizione del capolavoro di DICK, anche se pecca per alcune parti di omettere dei significati rappresentati nell'opera dello scrittore. Film ormai cult degli anni ottanta.
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dzalen82
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lunedì 11 marzo 2013
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capolavoro assoluto !!!
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Non c'è molto da dire (anzi ce ne sarebbe), chi l'ha visto sa bene che basta guardarlo per entrare in un mondo affascinante e decadente , che rende questo film qualcosa di unico e speciale . Un cast perfetto , un'ottima sceneggiatura (volutamente lenta e a tratti ipnotica) , effetti speciali da incorniciare e le musiche più belle che un film possa avere . Qui dentro c'è tutto .
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jack rabbit
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sabato 5 gennaio 2013
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questo è vero cinema
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é un magnifico film senza dubbio
nonostante l'anno di uscita riesce a tenere testa ai film odierni
altro che i 2 soliti idioti questo è vero cinema
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nexus
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mercoledì 3 ottobre 2012
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li amiamo perchè fanno cose folli
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Li amiamo perché fanno cose folli…. apparentemente prive di senso.
Gli esseri umani al contrario vivono un’esistenza “al lumicino” priva di slanci e di coraggio in una Los Angeles alla deriva.
Sono (siamo) come “anestetizzati”.
Dirottano uno shuttle extramondo per tornare sulla terra.
Un gesto incomprensibile perché rischiano la loro vita… e la perderanno.
Tutti.
Perché l’hanno fatto?
Perché stanno cercando il proprio creatore. Con tutte le energie, che derivano dalla profonda inquietudine e dalla disperazione
Roy Batty troverà Eldon Tyrell … ma avrà risposte che non avrebbe voluto sentire.
Lo amiamo perché non abbiamo il coraggio di ammettere che anche noi,almeno una volta nella vita, lo abbiamo cercato.
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Li amiamo perché fanno cose folli…. apparentemente prive di senso.
Gli esseri umani al contrario vivono un’esistenza “al lumicino” priva di slanci e di coraggio in una Los Angeles alla deriva.
Sono (siamo) come “anestetizzati”.
Dirottano uno shuttle extramondo per tornare sulla terra.
Un gesto incomprensibile perché rischiano la loro vita… e la perderanno.
Tutti.
Perché l’hanno fatto?
Perché stanno cercando il proprio creatore. Con tutte le energie, che derivano dalla profonda inquietudine e dalla disperazione
Roy Batty troverà Eldon Tyrell … ma avrà risposte che non avrebbe voluto sentire.
Lo amiamo perché non abbiamo il coraggio di ammettere che anche noi,almeno una volta nella vita, lo abbiamo cercato.
Perché anche noi abbiamo paura di morire.
Purtroppo noi non sappiamo nemmeno se Lui esiste.
Ci dividiamo fra coloro che dicono che non c’è, perché siamo il frutto di milioni di anni di evoluzione, e chi sostiene che Esiste… senza peraltro poterlo dimostrare.
E quindi torniamo sempre al punto di partenza.
Non sappiamo come cercarLo e neanche dove.
Credo però che non dobbiamo smettere.
Per onorare la morte di Roy.
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nexus
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venerdì 21 settembre 2012
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chi di noi non l'ha mai fatto?
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Questo film piace ed affascina per svariati motivi.
Tra questi è perché si prova una grande empatia nei confronti dei personaggi.
Chi non ha mai provato, almeno una volta nella vita, lo stesso senso di solitudine esistenziale che accompagna i protagonisti del film? Siano essi umani o replicanti.
J.F. Sebastian, timidissimo, vive da solo e ne soffre grandemente. A tal punto che per “sconfiggere” la solitudine si circonda di giocattoli parlanti che lo accolgono “con calore” quando rientra a casa.
Si sente sola e smarrita Pris (Daryl Hannah) che accetta subito l’invito a casa di J.F.Sebastian pur avendolo appena conosciuto dopo essersi rannicchiata nell’immondizia.
Zhora, un’esistenza vissuta lavorando in locali pubblici squallidi, ha un unico compagno: un serpente sintetico.
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Questo film piace ed affascina per svariati motivi.
Tra questi è perché si prova una grande empatia nei confronti dei personaggi.
Chi non ha mai provato, almeno una volta nella vita, lo stesso senso di solitudine esistenziale che accompagna i protagonisti del film? Siano essi umani o replicanti.
J.F. Sebastian, timidissimo, vive da solo e ne soffre grandemente. A tal punto che per “sconfiggere” la solitudine si circonda di giocattoli parlanti che lo accolgono “con calore” quando rientra a casa.
Si sente sola e smarrita Pris (Daryl Hannah) che accetta subito l’invito a casa di J.F.Sebastian pur avendolo appena conosciuto dopo essersi rannicchiata nell’immondizia.
Zhora, un’esistenza vissuta lavorando in locali pubblici squallidi, ha un unico compagno: un serpente sintetico.
Leon non ha conosciuto sua madre, non l’ha mai avuta,
Roy Batty il più consapevole della propria condizione. Il più intelligente del gruppo dei replicanti “ribelli” ed anche il più inquieto e disperato anche se appare freddo, glaciale.
Il vecchio asiatico nella tuta termica. Anche lui solo (e perso) nel suo laboratorio nella sua “missione” di fabbricare occhi.
Rick Deckart. Vita solitaria in una casa ipertecnologica. Sommerso dai dubbi sull’incarico affidatogli da Bryant. Che cosa cercano i replicanti tornati sulla terra? Che cosa prova Rachel ora che ha scoperto che i suoi sogni sono innesti?
Domande, dubbi, inquietudine, solitudine.
Chi di noi non ha mai cercato Dio come fa Roy Batty?
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esegeta
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lunedì 23 luglio 2012
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sopravvalutato
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Non voglio fare la voce della discordia, ma vedendo certe immagini di Blade Runner ho sempre pensato che si dovesse trattare di un capolavoro. Invece... Un film decisamente sopravvalutato, si salva solamente la scenografia interessante, l'uso delle luci e della colonna sonora, il finale abbastanza sorprendente, ma per il resto... La storia dov'è? Nello sviluppo è simile a quella di un qualsiasi film serale di rete quattro. Zero suspence. Per non parlare della regia e degli attori mediocri. Veramente ridicole poi certe scene come la morte di Daryl Hannah oppure quando Rutger Hauer sbuca con la testa dalle mattonelle quando può benissimo passare dalla porta (cosa che fa mezzo secondo dopo!!).
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Non voglio fare la voce della discordia, ma vedendo certe immagini di Blade Runner ho sempre pensato che si dovesse trattare di un capolavoro. Invece... Un film decisamente sopravvalutato, si salva solamente la scenografia interessante, l'uso delle luci e della colonna sonora, il finale abbastanza sorprendente, ma per il resto... La storia dov'è? Nello sviluppo è simile a quella di un qualsiasi film serale di rete quattro. Zero suspence. Per non parlare della regia e degli attori mediocri. Veramente ridicole poi certe scene come la morte di Daryl Hannah oppure quando Rutger Hauer sbuca con la testa dalle mattonelle quando può benissimo passare dalla porta (cosa che fa mezzo secondo dopo!!). E' vero il celebre monologo, l'atmosfera originale ed il finale rimarranno nella memoria collettiva. Però dare quasi cinque stelle a questo film mi sembra eccessivo.
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(di dzalen82)
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nico g.
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giovedì 31 maggio 2012
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mi rende ancora perplesso
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Non mi sbilancio. Lo vidi al cinema, in prima visione e quando uscii il mio primo pensiero fu: "Tutto qui?" Poi, rivedendolo anni dopo l'ho rivalutato e apprezzato, in entrambe le versioni (quella cinematografica dell'epoca e la "Director's Cut").
Tuttavia, ancora mi rende perplesso e non mi sento di definirlo una pietra miliare, né un capolavoro. Troppi tempi morti e noiosi, vetture volanti che sembrano trabiccoli fatti in casa, tensione col contagocce; di contro, a suo favore ha una scenografia molto evocativa dell'atmosfera cupa e depressa che pervade la storia, come un disegno del compianto Moebius sul quale è stato versato inchiostro nero.
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Non mi sbilancio. Lo vidi al cinema, in prima visione e quando uscii il mio primo pensiero fu: "Tutto qui?" Poi, rivedendolo anni dopo l'ho rivalutato e apprezzato, in entrambe le versioni (quella cinematografica dell'epoca e la "Director's Cut").
Tuttavia, ancora mi rende perplesso e non mi sento di definirlo una pietra miliare, né un capolavoro. Troppi tempi morti e noiosi, vetture volanti che sembrano trabiccoli fatti in casa, tensione col contagocce; di contro, a suo favore ha una scenografia molto evocativa dell'atmosfera cupa e depressa che pervade la storia, come un disegno del compianto Moebius sul quale è stato versato inchiostro nero. Altri punti notevoli: il monologo cult "Ho visto cose ...", le musiche di Vangelis e il magistrale doppiaggio (anche se questo non fa parte del film originale).
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(di dzalen82)
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[+] non sono fan di transformer
(di nico g.)
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nofear300
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giovedì 24 maggio 2012
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vergognoso
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VERGOGNOSO VEDERE 5 STELLE PER QUESTA PELLICOLA LO SCONSIGLIO,...E UN FILM CHE PUO' VEDERE SOLO IL SUPER APPASSIONATO, IL RESTO E MEGLIO CHE LO EVITI.
[+] commento poco ponderato.
(di dzalen82)
[ - ] commento poco ponderato.
[+] e' incredibile...
(di coch_98)
[ - ] e' incredibile...
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