alex.1
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martedì 13 gennaio 2009
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angosciante
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Ritratto di una mente malata, che si aggira per le strade e tra le luci di una New York sempre buia, anche quando è giorno.
Impossibile non provare pietà per il protagonista, che non riesce a fare altro che uccidere, poiché traumatizzato dagli abusi fisici e psicologici della madre da bambino ed impossibilitato ora ad avere una, anche solo lontanamente normale, vita di coppia.
Egli vede in ogni donna un illusione, che finirà per tradirlo e deriderlo, come è sempre successo e tutto questo all'ombra del fantasma di una madre che l'ha rovinato e che non esce mai dalla sua mente.
I monologhi di Joe Spinell nel suo lugubre appartamento, circondasto da manichini femminili, nella loro follia sono di una lucidità agghiacciante.
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Ritratto di una mente malata, che si aggira per le strade e tra le luci di una New York sempre buia, anche quando è giorno.
Impossibile non provare pietà per il protagonista, che non riesce a fare altro che uccidere, poiché traumatizzato dagli abusi fisici e psicologici della madre da bambino ed impossibilitato ora ad avere una, anche solo lontanamente normale, vita di coppia.
Egli vede in ogni donna un illusione, che finirà per tradirlo e deriderlo, come è sempre successo e tutto questo all'ombra del fantasma di una madre che l'ha rovinato e che non esce mai dalla sua mente.
I monologhi di Joe Spinell nel suo lugubre appartamento, circondasto da manichini femminili, nella loro follia sono di una lucidità agghiacciante.
Un film da vedere per quanto angosciante.
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jd
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domenica 19 agosto 2007
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jd
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Glaciale ritratto di una mente malata ambientato in una città costantemente buia e tetra,malsano ma tut'altro che gratuito.Francamente pessima l'idea del finale orrorifico(era già abbastanza com'era).Spinell,che aveva esordito nei primi due padrini di Coppola( impersonava Willy Cicci), anche produttore e sceneggiatore,fa venire i brividi:nessuno volle produrgli il segiuto.Meglio così forse.Gli effetti speciali di Tom Savini,sono tra i migliori che abbia mai fatto,su tuti,la testa che esplode(lui interpreta la vittima).
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gianleo67
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venerdì 23 maggio 2014
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le ossessioni edipiche del meticcio spinell
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Uomo all'apparenza mite e solitario, in realtà Frank Zito è un pericoloso schizofrenico paranoico ossessionato dalla figura materna (una prostituta morta anni prima) che uccide giovani donne per addobbare, con i loro scalpi, le teste di manichini femminili che colleziona nell'angusto bugigattolo di New York dove vive.
Dopo una serie di efferati omicidi che mettono in serio allarme la città, si fa sfuggire la sua ultima vittima, finendo la sua disperata e folle corsa nel letto della sua abitazione dove trova la morte per sua stessa mano.
Dal soggetto e la sceneggiatura del suo attore principale (il caratterista Joe Spinell,qui anche produttore), William Lusting ricava un efficace e claustrofobico trhiller metropolitano che, salvo ripercorrere i luoghi comuni di un genere con esempi ben più rimarchevoli (uno fra tutti il serrato 'Ispettore Callaghan: il caso "Scorpio" è tuo!!' 1971 - del maestro Don Siegel) si apprezza per alcuni originali dettagli della messa in scena che riproducono le ossessioni 'in soggettiva' di una compulsione omicida (già teorizzate nel classico inglese del 1960 'Peeping Tom' di Michael Powell) e per l'inquietante immaginario edipico di una raccapricciante collezione di manichini orrendamente acconciati nella squallida 'casa di bambole' del suo disturbato protagonista.
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Uomo all'apparenza mite e solitario, in realtà Frank Zito è un pericoloso schizofrenico paranoico ossessionato dalla figura materna (una prostituta morta anni prima) che uccide giovani donne per addobbare, con i loro scalpi, le teste di manichini femminili che colleziona nell'angusto bugigattolo di New York dove vive.
Dopo una serie di efferati omicidi che mettono in serio allarme la città, si fa sfuggire la sua ultima vittima, finendo la sua disperata e folle corsa nel letto della sua abitazione dove trova la morte per sua stessa mano.
Dal soggetto e la sceneggiatura del suo attore principale (il caratterista Joe Spinell,qui anche produttore), William Lusting ricava un efficace e claustrofobico trhiller metropolitano che, salvo ripercorrere i luoghi comuni di un genere con esempi ben più rimarchevoli (uno fra tutti il serrato 'Ispettore Callaghan: il caso "Scorpio" è tuo!!' 1971 - del maestro Don Siegel) si apprezza per alcuni originali dettagli della messa in scena che riproducono le ossessioni 'in soggettiva' di una compulsione omicida (già teorizzate nel classico inglese del 1960 'Peeping Tom' di Michael Powell) e per l'inquietante immaginario edipico di una raccapricciante collezione di manichini orrendamente acconciati nella squallida 'casa di bambole' del suo disturbato protagonista.
Narrativamente modesto, riproduce il classico schema di un'iterazione della compulsione predatoria (con tanto di vittime sacrificali inspiegabilmente disponibili verso uno sconosciuto dall'aria poco rassicurante) e di quell'armamentario slasher che fece la fortuna dello specialista Tom Savini (qui anche in un piccolo ruolo) e del cinema horror di tutto il decennio, mancando da un lato le più complicate articolazioni di scrittura della detective story e dall'altro limitandosi a ridurre pretestuosamente le motivazioni psicologiche di una fenomenologia del disturbo psichico alla vaga eziologia di un'ossessione edipica (una madre puttana ed un passato di sevizie e questo è il risultato!). Pur con i limiti di un meccanismo cinematografico tanto grossolano, il film di Lusting mostra una buona propensione a riprodurre con un certo rigore un efficace climax di tensione e di latenti pulsioni misogine, precipitando tuttavia in un finale (sicuramente il momento più delicato di una sceneggiatura che si rispetti) dove l'immaginario fantastico-onirico sostituisce il macabro realismo che sembrava sorreggere credibilmente tutta la storia. Ottima la prova del buon Joe Spinell che presta il suo volto butterato da meticcio italo-americano alle lombrosiane fattezze del più classico dei maniaci omicidi e da ricordare, tra le indovinate nenie dell'inquietante soundtrack di Jay Chattaway, la piccola curiosità per i nostalgici del tempo da riscoprire nella voce di Gino Bramieri che canta 'Non gettarmi la sabbia negli occhi' come sottofondo di una romantica cena a due. Rifatto da Franck Khalfoun nel 2012 con il meno credibile Elijah Wood nel ruolo che fu di proprio di Spinell.
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venerdì 20 giugno 2014
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maaammaaaaaaaa!!!!!!!!!!
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Il miglior film del regista William Lustig.Cult dello slasher anni '80,quando oltre che allo stomaco si puntava alla testa dello spettatore.Spinell(che co-produce e sceneggia),qui al suo primo e ultimo ruolo da protagonista assoluto(il resto della sua carriera lo ha visto come comparsa in diversi classici["Il Padrino","il Padrino-Parte seconda","Taxi Driver","Cruising" prima della scomparsa nell'89),interpreta con sorprendente adesione il mostruoso protagonista.Assassino schizofrenico e spietato(ma capace di suscitare compassione a suo modo)libero nelle sudice strade di una New York squallida e oscura,popolata di reietti e vittime indifese.
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Il miglior film del regista William Lustig.Cult dello slasher anni '80,quando oltre che allo stomaco si puntava alla testa dello spettatore.Spinell(che co-produce e sceneggia),qui al suo primo e ultimo ruolo da protagonista assoluto(il resto della sua carriera lo ha visto come comparsa in diversi classici["Il Padrino","il Padrino-Parte seconda","Taxi Driver","Cruising" prima della scomparsa nell'89),interpreta con sorprendente adesione il mostruoso protagonista.Assassino schizofrenico e spietato(ma capace di suscitare compassione a suo modo)libero nelle sudice strade di una New York squallida e oscura,popolata di reietti e vittime indifese.Funzionali le riprese con la telecamera a mano,e indimenticabili effettacci splatter di Tom Savini,che interpreta l'uomo cui Frank fa esplodere la testa con una fucilata:una delle scene migliori del genere,assieme allo scempio finale.Inquietante musica di Jay Chattaway.La sorpresina finale un attimo prima dei titoli di coda poteva essere evitata,ma il film è di quelli di un'epoca in cui la serie b aveva idee e coraggio,e usava il sangue non soltanto come mero strumento commerciale.Fortunatamente,un sequel venne annunciato ma mai girato.Riuscito remake del 2012.
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