dandy
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venerdì 16 febbraio 2024
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assai poco orrore ad amityville.
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Ispirato al fattaccio avvenuto nel'74 a Long Island(e ai presunti eventi soprannaturali che seguirono negli anni a venire),il capostipite di una serie che comprende ben 7 seguiti(perlopiù nominali)un remake e un reboot.Ha consacrato definitivamente il filone delle case infestate e per alcuni la sequenza in cui George cerca di sfondare la porta con l'accetta avrebbe ispirato Kubrick per "Shining",ma a dispetto dell'eccezionale successo è piuttosto sottotono e oggi risulta alquanto datato:dopo un'efficace prima mezz'ora la storia non fa che trascinarsi tra eventi ripetitivi(mosche,religiosi impossibilitati ad entrare nella casa perchè squassati da malori)e spunti promettenti sprecati(l'amica immaginaria di Amy,la scoperta del passaggio in cantina)fino ad una conclusione deludente e sottotono.
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Ispirato al fattaccio avvenuto nel'74 a Long Island(e ai presunti eventi soprannaturali che seguirono negli anni a venire),il capostipite di una serie che comprende ben 7 seguiti(perlopiù nominali)un remake e un reboot.Ha consacrato definitivamente il filone delle case infestate e per alcuni la sequenza in cui George cerca di sfondare la porta con l'accetta avrebbe ispirato Kubrick per "Shining",ma a dispetto dell'eccezionale successo è piuttosto sottotono e oggi risulta alquanto datato:dopo un'efficace prima mezz'ora la storia non fa che trascinarsi tra eventi ripetitivi(mosche,religiosi impossibilitati ad entrare nella casa perchè squassati da malori)e spunti promettenti sprecati(l'amica immaginaria di Amy,la scoperta del passaggio in cantina)fino ad una conclusione deludente e sottotono.Sprecato Steiger in un ruolo che lo vede costantemente(e inspiegabilmente)all'angolo risultando di fatto inutile nello svolgimento.
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paolp78
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domenica 7 gennaio 2024
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horror disturbante, ma incompiuto
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Horror anni ’70 dove l’effetto terrorizzante non è determinato da un mostro o un serial killer, bensì da una casa infestata da presenze demoniache dove avvengono vari eventi inquietanti.
A differenza degli horror moderni, la pellicola non ricerca in modo ossessivo e continuo l’effetto spaventoso, tuttavia il film è ben costruito e porta avanti con linearità una narrazione disturbante, che coinvolge ed inquieta il pubblico. Molto valida in questo senso la regia di Stuart Rosenberg, qui alla sua prima ed unica direzione di un horror.
La storia risulta inquietante sin dalle prime battute, ma ha il difetto di non riuscire ad acuire la carica terrorizzante man mano che procede; il difetto si mostra chiaramente nelle sequenze finali, alquanto deludenti, tanto da dare quasi la sensazione che il film resti incompiuto.
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Horror anni ’70 dove l’effetto terrorizzante non è determinato da un mostro o un serial killer, bensì da una casa infestata da presenze demoniache dove avvengono vari eventi inquietanti.
A differenza degli horror moderni, la pellicola non ricerca in modo ossessivo e continuo l’effetto spaventoso, tuttavia il film è ben costruito e porta avanti con linearità una narrazione disturbante, che coinvolge ed inquieta il pubblico. Molto valida in questo senso la regia di Stuart Rosenberg, qui alla sua prima ed unica direzione di un horror.
La storia risulta inquietante sin dalle prime battute, ma ha il difetto di non riuscire ad acuire la carica terrorizzante man mano che procede; il difetto si mostra chiaramente nelle sequenze finali, alquanto deludenti, tanto da dare quasi la sensazione che il film resti incompiuto. Questa sensazione viene confermata dallo scarso e inadeguato utilizzo di alcuni personaggi: su tutti si ricorda la sensitiva, che sembra aver fatto una scoperta importante, mentre invece non ne viene dato alcun seguito; e soprattutto il sacerdote, la cui interpretazione è peraltro affidata al grande Rod Steiger, sicché risulta ancora più inspiegabile il suo scarso utilizzo ed il fatto che il personaggio non entri mai nel vivo della storia.
Nei ruoli della coppia protagonista troviamo James Brolin e Margot Kidder, quest’ultima reduce dal fresco successo di “Superman” di Richard Donner. I due attori sono chiamati a una prova non semplice, che richiede una certa intensità espressiva, a differenza di quanto avviene generalmente nei film dell’orrore dove viceversa a fare la parte del leone non sono le performance degli interpreti bensì gli effetti speciali terrorizzanti. Si ricorda infine il bravo caratterista Val Avery, e Murray Hamilton in una parte davvero minuscola.
Buon utilizzo delle musiche e degli effetti sonori, che fanno la loro parte nel terrorizzare lo spettatore.
Pur mantenendo costantemente alta la tensione, la pellicola non presenta scene potentemente spaventose capaci di restare impresse nella memoria.
Il grosso successo commerciale del film ha determinato vari sequel e numerosi altri film che hanno tratto ispirazione dall’opera di Rosenberg. Si notano alcune analogie anche con “Shining” di Kubrick, tanto che non si può escludere che il grande maestro abbia tratto ispirazione da questo film, almeno per alcune scene del suo capolavoro (quella dell’ascia su tutte), uscito l’anno dopo nelle sale cinematografiche.
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figliounico
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mercoledì 6 dicembre 2023
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l'originale
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Il primo degli horror paranormali, diretto nel 1979 da Stuart Rosenberg, ispirato ai fatti realmente accaduti appena quattro anni prima nella casa maledetta di Amityville e con la straordinaria partecipazione del grande Rod Steiger, prestatosi ad interpretare, in un ruolo secondario, Padre Delaney, il prete amico della moglie del protagonista che cerca di affrontare senza successo le entità maligne che popolavano la casa. Il film ha inoltre la forza ed il fascino di tutti i capostipiti di una lunga serie fortunata di sequel e di prequel e risulta il meno fantasioso ed il più aderente al racconto che la vera famiglia protagonista della vicenda fece delle stranezze vissute nella villetta passata nella storia iconografica del cinema horror di tutti i tempi anche per quelle finestrelle a forma di ventaglio della facciata.
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toty bottalla
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venerdì 29 aprile 2016
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film drammatico vestito da horror!
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Una famiglia compra a buon mercato una grande casa con vista fantastica e ci va ad abitare pur sapendo dei fatti di sangue avvenuti un anno prima...Il film è raccontato con criteri realistici lasciando agli spettatori sussulti psicologici con pochi avvistamenti spettrali a sorpresa, tuttavia, il percorso narrativo piuttosto lungo non s'impenna anche per l'assenza di suspense in alcune sequenze, i protagonisti sono belli ma poco convincenti, meglio le seconde linee: Steiger e Avery per altro sfruttati malamente, per un maggior movimento e una visione più spettacolare bisognerà aspettare tre anni col prequel di Damiani. Saluti.
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nerazzurro
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giovedì 3 dicembre 2015
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un classico dell'horror
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Dal punto di vista delle interpretazioni e un grande film. Ma se siete alla ricerca dei fantasmi non vedrete altro che qualche parete insanguinata. Questo e uno dei tanti horror che suggeriscono l'emozione più che mostrarla.
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ralphscott
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domenica 3 febbraio 2013
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quando la paura era fatta di cose semplici
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Questo film chiude gli anni '70,decade che,con eccezioni,vide il trionfo dell'horror fatto di atmosfere più che di esibita macelleria. Ci sono perle da custodire in una e nell'altra categoria,ma opere come l'Esorcista o Halloween,la notte delle streghe (tanto per restare in America) faranno scuola. Tornando alla nostra casetta,dondoli e lampadari,mosche minacciose,finestre come ghigliottine sono un armamentario a cui Rosenberg ricorre con padronanza del mezzo. Dall'immancabile sottoscala verranno liberati gli spiriti dell'Aldilà (vero,Fulci?). Gran finale con i muri sanguinanti (dettaglio orrorifico che ricordo da trent'anni). Segnalo la bella Margot Kidder,reduce dalla gloria di "Superman".
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Questo film chiude gli anni '70,decade che,con eccezioni,vide il trionfo dell'horror fatto di atmosfere più che di esibita macelleria. Ci sono perle da custodire in una e nell'altra categoria,ma opere come l'Esorcista o Halloween,la notte delle streghe (tanto per restare in America) faranno scuola. Tornando alla nostra casetta,dondoli e lampadari,mosche minacciose,finestre come ghigliottine sono un armamentario a cui Rosenberg ricorre con padronanza del mezzo. Dall'immancabile sottoscala verranno liberati gli spiriti dell'Aldilà (vero,Fulci?). Gran finale con i muri sanguinanti (dettaglio orrorifico che ricordo da trent'anni). Segnalo la bella Margot Kidder,reduce dalla gloria di "Superman".
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levo95
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mercoledì 4 maggio 2011
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buona l'idea ma...
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Film storico a cui tanti successori del genere devono molto. Grande l'idea di attaccarsi ad una storia vera per rendere il tutto più emotivo, ma il risultato è un film noioso e prevedibile. Consigliato il remake del 2005, fortemente sconsigliati gli otto seguiti ancor peggiori del primo.
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nick castle
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sabato 26 marzo 2011
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interessante...
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Il primo film di una lunga serie durata più di vent'anni, Amityville horror, è un horror votato alla sottrazione, perchè gioca sul non vedere, mentre all'occhio rimane una narrativa piuttosto banaluccia e qualche interpretazione natalizia. Il versante figurativo non ha granchè, e anche la scena in cui si sentono le mitiche tre note di violino stridulo, rubate da Psyco, gioca tutto sulla sorpresa, e tolto lo quello spavento, poco rimane su cui giocare. Stuart Rosenberg regista vecchio stampo non riesce a infondere molta suspence, pur girando qualche buona sequenza (gli omicidi iniziali). Si poteva fare di più.
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wanker
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giovedì 26 novembre 2009
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bell'horror da serata coi tuoni
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considerando che la media degli horror moderni è veramente scadente, questo è veramente ben girato, ben recitato e con una storia avvincente.
da vedere.
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marvelman (quello vero!)
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giovedì 12 marzo 2009
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un capolavoro horror !!!
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Il remake è pessimo e da dimenticare : Tra i dieci horror più belli di sempre in ambito demoniaco , merito del cast e di un' ottima sceneggiatura tratta dal romanzo di Jay Anson , basato su fatti veri , ma purtroppo non reperibile in italiano ; se vi capita vi consiglio l'edizione a doppio dvd , perchè gli inserti speciali , sono ancora più paurosi del film !!!
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