davide_chiappetta
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venerdì 13 maggio 2011
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poliziottesco rozzo, brutale ma efficace
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L'unico film poliziottesco di Ruggiero Deodato, ma non è uno dei suoi migliori film.
Il film ha sequenze mozzafiato di inseguimenti e anche uccisioni ma la cosa finisce qui. Si c'è molta cinica ironia e violenza nel comportamento dei due sbirri ma lo sono anche il resto dei personaggi, quindi lo spettatore è costantemente disorientato (in senso negativo del termine) sul mondo che il regista Deodato vuole mostrarci.
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L'unico film poliziottesco di Ruggiero Deodato, ma non è uno dei suoi migliori film.
Il film ha sequenze mozzafiato di inseguimenti e anche uccisioni ma la cosa finisce qui. Si c'è molta cinica ironia e violenza nel comportamento dei due sbirri ma lo sono anche il resto dei personaggi, quindi lo spettatore è costantemente disorientato (in senso negativo del termine) sul mondo che il regista Deodato vuole mostrarci. Non c'è nessuna differenza tra i poliziotti e i delinquenti, eccetto che i sbirri hanno i distintivi, e li mostrano alle persone che fermano sempre se non li ammazzano, e proprio per questo non ci si riesce ad identificarsi nei protagonisti. I due non sanno fare altro che uccidere o fare sesso con tutte le bellezze che incontrano. Non c'è nessun vero sviluppo ne nei caratteri dei due protagonisti ne in quelli dei cattivi, il comportamento amorale della domestica di casa Pasquini è assolutamente sradicato di qualsiasi logica narrativa, non c'è sviluppo neanche nella storia principale figuriamoci nelle sottotrame, eppure il film funziona, se seguiamo i protagonisti è per il fatto che i cattivi sono leggermente peggiori dei 'buoni' infatti il Pasquini fa estirpare un occhio a una spia tossicomane, mentre i due sbirri si limitavano allegramente a spezzare il collo o a bruciare vivi i delinquenti tra una battuta e l'altra, inoltre c'è un sapiente uso della musica unita all'azione che a differenza di quelle concitate e melodiche dei vari Micalizzi De Angelis Morricone Cipriani Bacalov, le sue sono romantiche come quelle di Bob Marley per fare da contrasto alle azioni violente cosi come farà nel suo masterpiece Cannibal Holocaust (forse memore di alcune sequenze musicali di Arancia Meccanica). Inoltre se si segue fino alla fine la storia è anche merito del grande Adolfo Celi che qui non si prende mai sul serio, essendo nello stesso tempo molto severo nel tenere a bada i due scalmanati poliziotti, in tutto questo Deodato è un autore originale al pari di Di Leo Lenzi Castellari Dallamano Caiano e company . (Deodato è sempre stato un provocatore, in tutti i suoi film mostra il disprezzo per le donne cosi come per gli animali, vedi ancora Cannibal Holocaust, infatti in questa scena al posto di essere investito un cieco e proprio il suo cane guida a subire un orrenda fine e in modo gratuito, o forse l'ha fatto per sottolineare ancora di piu la crudeltà e il cinismo di questi personaggi... ai posteri la non tanto ardua sentenza)
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raffaele palazzo
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martedì 8 gennaio 2008
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uomini si nasce poliziotti si muore
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Deodato uno dei migliori italiani di sempre approda al poliziesco con un ottimo risultato non solo per l’efferatezza delle scene, alcune notevoli per il periodo, ma anche per aver scelto i due protagonisti come belve altrettanto avide di uccidere e di esibirsi perché coperti dalla legge.
Deodato, regista, autore del soggetto nonché della sceneggiatura tira frecciatine contro quella che è la modalità operativa delle forze dell’ordine in generale, riassunte con le azioni dei due poliziotti in borghese che sembrano quasi divertirsi oltre che far sembrare il tutto un gioco in cui hanno la libertà di poter agire come vogliono.
Il montaggio è secco e ricorda soprattutto i film di Fernando Di Leo.
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Deodato uno dei migliori italiani di sempre approda al poliziesco con un ottimo risultato non solo per l’efferatezza delle scene, alcune notevoli per il periodo, ma anche per aver scelto i due protagonisti come belve altrettanto avide di uccidere e di esibirsi perché coperti dalla legge.
Deodato, regista, autore del soggetto nonché della sceneggiatura tira frecciatine contro quella che è la modalità operativa delle forze dell’ordine in generale, riassunte con le azioni dei due poliziotti in borghese che sembrano quasi divertirsi oltre che far sembrare il tutto un gioco in cui hanno la libertà di poter agire come vogliono.
Il montaggio è secco e ricorda soprattutto i film di Fernando Di Leo. Tra i personaggi spiccano due apparizioni, una quella di Sergio Citti delinquente e l’altra quella di un improvvisato Alvaro Vitali.
Le scene da ricordare sono come sempre gli inseguimenti girati come solo noi italiani in primis abbiamo saputo fare.
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mauri 67
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domenica 25 novembre 2007
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noia mortale
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non si salva davvero nulla da questo troppo finto film di serie z di infima qualita e di una noia mortale
insomma il peggior poliziottesco da non vedere assolutamente
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mardisco
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sabato 5 febbraio 2005
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il più finto - violento dei poliziotteschi
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Il film è un tentativo di mettere a nudo presunte operazioni poliziesche "in umbra", che sarebbero state, senza dubbio, di grande approvazione popolare nella violenta Italia degli anni '70.
Buone le prestazioni degli attori, ottima la piccola parte di Citti, da ascriversi senz'altro tra i reali protagonisti del film.
Le scene di violenza si sprecano, ma la poca professionalità in materia degli attori e un trucco da festa di carnevale rendono i pugni e il resto roba da Spencer - Hill.
Nel complesso un gradevole poliziottesco al di là di ogni impegno. Si intuisce, in merito, una chiara tendenza "sinistroide" dei due poliziotti protagonisti, Porel - Lovelock, specie nella scena del rogo delle lussuose automobili dei giocatori alla bisca.
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Il film è un tentativo di mettere a nudo presunte operazioni poliziesche "in umbra", che sarebbero state, senza dubbio, di grande approvazione popolare nella violenta Italia degli anni '70.
Buone le prestazioni degli attori, ottima la piccola parte di Citti, da ascriversi senz'altro tra i reali protagonisti del film.
Le scene di violenza si sprecano, ma la poca professionalità in materia degli attori e un trucco da festa di carnevale rendono i pugni e il resto roba da Spencer - Hill.
Nel complesso un gradevole poliziottesco al di là di ogni impegno. Si intuisce, in merito, una chiara tendenza "sinistroide" dei due poliziotti protagonisti, Porel - Lovelock, specie nella scena del rogo delle lussuose automobili dei giocatori alla bisca.
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