Liberi, armati, pericolosi

R.Guerrieri (ottimo il suo giallo "Un detective") firma grazie alla sceneggiatura asciutta di Di Leo ed al soggetto del plurisaccheggiato Scerbanenco (vedi anche "I milanesi ammazzano al sabato" e "Milano calibro 9") un poliziesco anomalo,con una netta componente di denuncia sociale e risvolti psicologici (morboso il legame tra Luis ed "il biondo"). Milian un po' ai margini,una florida Giorgi in vacanza dai film erotici che girava in quegli anni,tre giovani come protagonisti. Max Delys,in particolare,gioca su una recitazione di sguardi,taciturno ed inquietante. Stefano Patrizi è il tormentato ragazzo che si lascia trascinare suo malgrado. Benjamin Lev sempre sopra le righe,il giullare cui toccano le battute  più colorite,ma anche le più rappresentative del contesto sociale dii quegli anni di crisi. [+]

R.Guerrieri (ottimo il suo giallo "Un detective") firma grazie alla sceneggiatura asciutta di Di Leo ed al soggetto del plurisaccheggiato Scerbanenco (vedi anche "I milanesi ammazzano al sabato" e "Milano calibro 9") un poliziesco anomalo,con una netta componente di denuncia sociale e risvolti psicologici (morboso il legame tra Luis ed "il biondo"). Milian un po' ai margini,una florida Giorgi in vacanza dai film erotici che girava in quegli anni,tre giovani come protagonisti. Max Delys,in particolare,gioca su una recitazione di sguardi,taciturno ed inquietante. Stefano Patrizi è il tormentato ragazzo che si lascia trascinare suo malgrado. Benjamin Lev sempre sopra le righe,il giullare cui toccano le battute  più colorite,ma anche le più rappresentative del contesto sociale dii quegli anni di crisi. Tra una e l'altra cita anche i titoli di alcuni noti films del genere poliziesco. Una pecca è la lunghezza della narrazione,con ritmo discontinuo. [-]

Si sente il marchio di Fernando Di Leo: film essenziale, serrato, crudo e con un disegno dei personaggi molto ben congegnato. Bella la Milano da incubo, vedendola ci si sente quasi "anestetizzati". Vorrei sottolineare, dal mio punto di vista, la prova straordinaria di Benjamin Lev e Max Delys: sono entrati nello spirito di questa pellicola. Mi è piaciuta anche la Giorgi. Milian insolitamente misurato e qui un po'sprecato, Patrizi impalpabile.

buon esempio di polizziottesco fine anni 70 nel vivo del filone del suddetto genere.il film diretto non proprio da uno specialista del genere risulta essere particolarmente avvincente non lasciando un attimo di tregua allo spettatore con inseguimenti e sparatorie a tutto spiano e con alcuni personaggi davvero fuori le righe con una violenza esasperata che ricorda in piu' di un occasione il giulio sacchi di milano odia la polizia non puo' sparare di lenzi cui questo film riprende alcune tematiche tipiche del filone.ritroviamo nel film una giovanissima e debuttante eleonora giorgi e un irriconoscibile diego abatantuono nella parte di un rapinatore fatto fuori dal suo compagno durante una rapina a un market. [+]

buon esempio di polizziottesco fine anni 70 nel vivo del filone del suddetto genere.il film diretto non proprio da uno specialista del genere risulta essere particolarmente avvincente non lasciando un attimo di tregua allo spettatore con inseguimenti e sparatorie a tutto spiano e con alcuni personaggi davvero fuori le righe con una violenza esasperata che ricorda in piu' di un occasione il giulio sacchi di milano odia la polizia non puo' sparare di lenzi cui questo film riprende alcune tematiche tipiche del filone.ritroviamo nel film una giovanissima e debuttante eleonora giorgi e un irriconoscibile diego abatantuono nella parte di un rapinatore fatto fuori dal suo compagno durante una rapina a un market.tirando le somme un buon poliziesco con buoni attori (anche tomas milian nella parte dell'ispettore)che non deludera' gli amanti del polizziottesco. [-]

La sceneggiatura di fernando di leo e la partecipazione di tomas milian aiutano il regista romolo guerrieri ha confezionare un buon film il film si inserisce nel filone del poliziesco italiano fatto di violenze metropolitane e spettacolari inseguimenti ottima la fotografia livida e insolita di una milano estremamente realistica l unica nota dolente del film e la colonna sonora veramente orrenda