nelson corallo
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venerdì 25 giugno 2010
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politico & surreale
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E' il surreale a vincere in questa pellicola del 1975 di Sergio Corbucci, dove si intravede un'Italia in bilico tra il provincialismo, il terrorismo politico, la contestazione femminile ed il proletariato pendolare. Si scorgono particolari di un'epoca ormai finita. Nonostante sia facile rimanere fermi sulla superficie della commedia, il film è pervaso da momenti di surrealismo puro (Villaggio nelle diverse interpretazioni femminili, Celentano ballerino di tiptap con addosso la t-shirt di King Kong, Melato romagnola frizzante che parla per aforismi amorosi e sogna una Vespa 200cc, Pozzetto ciclista-leninista che rifiuta un assegno perchè deluso dal formato del titolo di credito, Sordi più che mai irritante e birba mentre sguazza tra i 'cumenda' milanesi) e di una certa maestria stilistica oltre che registica.
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E' il surreale a vincere in questa pellicola del 1975 di Sergio Corbucci, dove si intravede un'Italia in bilico tra il provincialismo, il terrorismo politico, la contestazione femminile ed il proletariato pendolare. Si scorgono particolari di un'epoca ormai finita. Nonostante sia facile rimanere fermi sulla superficie della commedia, il film è pervaso da momenti di surrealismo puro (Villaggio nelle diverse interpretazioni femminili, Celentano ballerino di tiptap con addosso la t-shirt di King Kong, Melato romagnola frizzante che parla per aforismi amorosi e sogna una Vespa 200cc, Pozzetto ciclista-leninista che rifiuta un assegno perchè deluso dal formato del titolo di credito, Sordi più che mai irritante e birba mentre sguazza tra i 'cumenda' milanesi) e di una certa maestria stilistica oltre che registica. Anche il filo conduttore dello zodiaco non è un pretesto bensì il segno stesso di un Paese che inizia a credere agli oroscopi, ai giornali scandalistici, ai concorsi a premi. I dialoghi dei personaggi sfiorano spesso l'assurdo ma non c'è volgarità, semmai una ricerca d'emancipazione e di novità. E' un film di costume, suddiviso in episodi, che lascia addosso la tragicomica volontà di rivalsa dei personaggi - alla fine, tutti sconfitti - che vorrebbero ribaltare le proprie vite, alla ricerca di un'affermazione personale e di un benessere che poi sarà sdoganato negli anni '80.
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great steven
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mercoledì 18 settembre 2013
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stiracchiato e poco efficace, eppure non pessimo.
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DI CHE SEGNO SEI? (IT, 1975) di SERGIO CORBUCCI con PAOLO VILLAGGIO – MARIANGELA MELATO – ADRIANO CELENTANO – RENATO POZZETTO – ALBERTO SORDI – GIOVANNA RALLI – LUCIANO SALCE – UGO BOLOGNA – GINO PERNICE – GIULIANA CALANDRA – MASSIMO BOLDI § Quattro episodi con il filo conduttore (molto pretenzioso, in verità) dell'azione esercitata dalle combinazioni astrali sulle vite degli uomini: 1.) "Acqua": un impacciato pilota di nave riceve dal medico l'agghiacciante notizia che sta per cambiare sesso, idea a cui si adegua pian piano anche psicologicamente, ma c'è stato un equivoco; 2.
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DI CHE SEGNO SEI? (IT, 1975) di SERGIO CORBUCCI con PAOLO VILLAGGIO – MARIANGELA MELATO – ADRIANO CELENTANO – RENATO POZZETTO – ALBERTO SORDI – GIOVANNA RALLI – LUCIANO SALCE – UGO BOLOGNA – GINO PERNICE – GIULIANA CALANDRA – MASSIMO BOLDI § Quattro episodi con il filo conduttore (molto pretenzioso, in verità) dell'azione esercitata dalle combinazioni astrali sulle vite degli uomini: 1.) "Acqua": un impacciato pilota di nave riceve dal medico l'agghiacciante notizia che sta per cambiare sesso, idea a cui si adegua pian piano anche psicologicamente, ma c'è stato un equivoco; 2.) "Aria": poiché ha perso il suo partner a causa di un imprevisto incidente, una romagnola col chiodo fisso della danza cerca un sostituto per partecipare ad una gara, trovandolo in un vecchio campione che ora allena una pugile spocchiosa; 3.) "Terra": un muratore pendolare deriso dai colleghi, stressato dai lunghi viaggi e col sogno di aprire una tabaccheria, ha l'occasione di andare a letto con la moglie del suo superiore presso un distributore di benzina; 4.) "Fuoco": un businessman bolognese si pente di aver assoldato una guardia del corpo, proveniente da una scuola americana, dopo aver constatato che è solo capace di combinar guai rendendogli la vita impossibile. Dal momento che non sarebbe né molto possibile né tantomeno utile scrivere una recensione unitaria, stabilisco una gerarchia di valori degli episodi: il più divertente è il quarto, in cui Sordi, con la sua nota e inesauribile energia, riprende il vecchio personaggio di Nando Mericoni (Un americano a Roma) in divisa; buone risate anche per il secondo, dove hanno luogo vivaci duetti verbali e musicali fra la Melato e Celentano, un po' meno per il terzo, dove il simpatico Pozzetto dà pur sfoggio a una vitalità aggressiva e provinciale; infine il peggiore è il primo con Villaggio che, malservito da una vicenda bruttarella, non riesce ad estrarre la sua comicità grottesca, risultando neutro. Esordio cinematografico di M. Boldi. Praticamente introvabile in DVD, è possibile reperirlo scaricandolo da Internet, in una versione comunque rovinata.
Comico; giudizio personale: 6 (sufficiente)
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