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Coproduzione italo-francese, scritto da Leo benvenuti, Piero de Bernardi insieme al regista Polidoro, che ha diretto anche un' ottima versione del Satirycon, interpretato da un granitico e polimorfico Tognazzi, nei panni di un capocomico teatrale in piena crisi professionale ed umana. Persa la prima attrice per divergenze personali ed artistiche, Pistone vuole rinnovare il repertorio , ormai vetusto e creare ex-novo un copione ispirato al ventennio fascista ed alla figura di Mussolini. LO accompagnano in questa impresa difficoltosa e non scevra da una miriade di pericoli ( sberleffi del pubblico, boicotaggio degli spettacoli ed altro) gli attori della sua scalcagnata compagnia. Strada facendo , la convinzione di continuare si affievolisce sempre di più nei suoi sodali, mentre si radica giorno dopo giorno nel suo animo, tanto da giungere ad una eccessiva immedesimazione nel ruolo del duce , da lui stesso portato in scena. Ciò lo condurrà ad un finale tragicomico, dal retrogusto amaro. Non mancano delle ottime trovate sceniche, che rendono perfettamente l'idea di quale sia il modus operandi delle compagnie teatrali di piccolo calibro e soprattuto delle disavventure dovute ad un pubblico ostico. Commedia inusuale e godibile.
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