shiningeyes
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venerdì 8 marzo 2013
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frankenstein in chiave comica
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Precisa rivisitazione del “Frankenstein” di James Whale, dove oltre a ripeterne le stesse tecniche (luci, colore, inquadrature) si aggiunge la componente comica, irrinunciabile per Mel Brooks.
La componente comica non prende il sopravvento, anzi, è un aggiunta geniale: le atmosfere tenebrose e ansiose della storia si mischiano con le gag, creando un contrasto dal gusto prelibatissimo e sdrammatizzante; senza contare che, l'ottima regia di Brooks lo eleva dallo status di semplice film parodia, data l'alta qualità delle inquadrature suggestive.
Sul lato del ridere poi, posso dire che non si fa quasi altro nel film, tra i nitriti di paura del cavallo al sentire il nome di Frau Blucher, tra le scemenze di Aigor e tutte le scene del castello e del mostro che si aggira per il paese.
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Precisa rivisitazione del “Frankenstein” di James Whale, dove oltre a ripeterne le stesse tecniche (luci, colore, inquadrature) si aggiunge la componente comica, irrinunciabile per Mel Brooks.
La componente comica non prende il sopravvento, anzi, è un aggiunta geniale: le atmosfere tenebrose e ansiose della storia si mischiano con le gag, creando un contrasto dal gusto prelibatissimo e sdrammatizzante; senza contare che, l'ottima regia di Brooks lo eleva dallo status di semplice film parodia, data l'alta qualità delle inquadrature suggestive.
Sul lato del ridere poi, posso dire che non si fa quasi altro nel film, tra i nitriti di paura del cavallo al sentire il nome di Frau Blucher, tra le scemenze di Aigor e tutte le scene del castello e del mostro che si aggira per il paese.
Gene Wilder e Marty Feldman sono i due veri mattatori del film, i due fanno insieme un'accoppiata vincente, dato l'esito esilarante dei loro dialoghi (in particolare l'equivoco sul cervello messo alla creatura) e delle stranezze dei due personaggi.
Una cosa che da fascino al personaggio di Frankenstein, reso tangibile dall'edizione italiana, è anche il suadente e isterico doppiaggio di Oreste Lionello, capace di dare più lati comici al personaggio.
Alla fine tutto si può dire men che non sia un film di alti livelli, dove l'ironia e la comicità valgono come punto di forza; e dopo quasi quarant'anni quest'opera, che rimembra gli anni 30', possiede una bellezza inalterata dal tempo.
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[+] molto più che una semplice parodia!
(di tom87)
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ibracadabra 8
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giovedì 21 febbraio 2013
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a,b qualcoosaa
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se tutti i generi di film,hanno il propio RE, devo dire che questo capolavoro, ha scettro,corona e mantello,è il film comico/parodia, piu bello di tutti i tempi.chiara rivisitazione in chiave comico/grottesca/ del celebberrimo romanzo di mary shelly.il filo conduttore che apre e chiude questa pellicola è semplicemente "la genialita'"trovate e battute che ancor oggi a distanza di anni e anni fanno ancora scoppiare dalle risate,alcune scene horror/demenziali sono da antologia, il talento di mel brooks è tagliente e raffinato,il bianco e nero voluto, per dare quel tocco dark e gotico è una primizia,ma che ancor di piu 'rende la trama reale(origginale)uno spasso sotto tutti gli aspetti,un ottima scenografia,e un cast stellare,con personaggi affiatatissimi,l'istrionico Gene Wilder folle e simpatico, peter boyle nei panni del mostro,buono e caritatevole,gene hachman nel ruolo del ceco distratto e stralunato, MERAVIGLIOSI.
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se tutti i generi di film,hanno il propio RE, devo dire che questo capolavoro, ha scettro,corona e mantello,è il film comico/parodia, piu bello di tutti i tempi.chiara rivisitazione in chiave comico/grottesca/ del celebberrimo romanzo di mary shelly.il filo conduttore che apre e chiude questa pellicola è semplicemente "la genialita'"trovate e battute che ancor oggi a distanza di anni e anni fanno ancora scoppiare dalle risate,alcune scene horror/demenziali sono da antologia, il talento di mel brooks è tagliente e raffinato,il bianco e nero voluto, per dare quel tocco dark e gotico è una primizia,ma che ancor di piu 'rende la trama reale(origginale)uno spasso sotto tutti gli aspetti,un ottima scenografia,e un cast stellare,con personaggi affiatatissimi,l'istrionico Gene Wilder folle e simpatico, peter boyle nei panni del mostro,buono e caritatevole,gene hachman nel ruolo del ceco distratto e stralunato, MERAVIGLIOSI.ma secondo me è,la palma va alla memorabbile e immortale interpretazione di Marty Feldman, nella parte del gobbo aigor/igor,un po' scemo e un po' gigione,spontaneo e macchiavellico quasi fumettistico direi ICONA.
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critichetti
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martedì 19 febbraio 2013
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far ridere dopo 30 anni?si puo' fare!
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Ho visto questo film quasi per caso:era uno dei classici pomeriggi grigi in cui non si ha niente da fare e si va in cerca di un film nella videoteca di famiglia.Lì ho ritrovato,un poco impolverata,questa vecchia VHS che non avevo mai visto e ho deciso di guardarmela.Dopo il film,per poco i miei familiari non hanno dovuto chiamare il carro delle pompe funebri:stavo letteralmente morendo dal ridere,cosa che non mi aspettavo,visto quanto è vecchio il film.Questo film è veramente qualcosa di strabiliante:sia nella regia,che nella recitazione,che negli effetti speciali(per quanto non siano molti,ma. i pochi che ci sono.sono davvero ben curati.Credo che difficilmente si riuscirà mai a fare un film che riesca ancora a divertire dopo tanto tempo.
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Ho visto questo film quasi per caso:era uno dei classici pomeriggi grigi in cui non si ha niente da fare e si va in cerca di un film nella videoteca di famiglia.Lì ho ritrovato,un poco impolverata,questa vecchia VHS che non avevo mai visto e ho deciso di guardarmela.Dopo il film,per poco i miei familiari non hanno dovuto chiamare il carro delle pompe funebri:stavo letteralmente morendo dal ridere,cosa che non mi aspettavo,visto quanto è vecchio il film.Questo film è veramente qualcosa di strabiliante:sia nella regia,che nella recitazione,che negli effetti speciali(per quanto non siano molti,ma. i pochi che ci sono.sono davvero ben curati.Credo che difficilmente si riuscirà mai a fare un film che riesca ancora a divertire dopo tanto tempo.Il film è consigliato a tutti in qualsiasi occasione,che sia una serata tra amici o un noioso pomeriggio di pioggia da passare in casa da solo/a,perchè è un film adatto ad ogni momento ed età:ha una genuinità e una spontaneità come raramente se ne vedono nei film,cosa che ne fa,secondo me,una delle migliori commedie di sempre
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diego campari
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giovedì 5 gennaio 2012
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ottimo
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Inizialmente, vedendo i primi intrecci, non riuscivo a spiegarmi i motivi del cult. Già, perchè il film procedeva così, per i fatti suoi, piacevole e nulla più. Ma poi, poi in ogni scena si è visto sempre qualcosa di spettacolare: la dimensione parodistica a tutto tondo, la bravura assoluta degli attori(Gene Wilder ai livelli del miglior Peter Sellers), una regia maestosa(i ripetuti sguardi dei personaggi che ammiccano direttamente alla camera) ed una serie di gags più che carine. Ed eccolo servito, il cult, con una serie di ottime intuizioni che rimangono nella storia del cinema e gettano le basi, mannaggia, a un filone di ispirati, Brooks stesso in futuro, che non potranno mai raggiungere il livello di questo capostipite.
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Inizialmente, vedendo i primi intrecci, non riuscivo a spiegarmi i motivi del cult. Già, perchè il film procedeva così, per i fatti suoi, piacevole e nulla più. Ma poi, poi in ogni scena si è visto sempre qualcosa di spettacolare: la dimensione parodistica a tutto tondo, la bravura assoluta degli attori(Gene Wilder ai livelli del miglior Peter Sellers), una regia maestosa(i ripetuti sguardi dei personaggi che ammiccano direttamente alla camera) ed una serie di gags più che carine. Ed eccolo servito, il cult, con una serie di ottime intuizioni che rimangono nella storia del cinema e gettano le basi, mannaggia, a un filone di ispirati, Brooks stesso in futuro, che non potranno mai raggiungere il livello di questo capostipite.
Si può fare!!
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tiamaster
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mercoledì 21 settembre 2011
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castello ulululì
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bellissimo,demenziale film comico,chiara parodia di frankenstein,ma che va anche oltre,in uno dei più grandi film comici di sempre e di certo il migliore degli anni 70!!!veramente bello con momenti esilaranti,da guardare perchè commedia magistrale con attori magistrali.grandissimo,unico irripetibile!!!
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mcmara
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domenica 11 settembre 2011
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mah...
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Ne sento sempre parlare come un film-cult, un capolavoro, il film più divertente della storia... l'ho visto almeno un paio di volte, non mi ha mai fatto ridere più di tanto..
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hhh81
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venerdì 2 settembre 2011
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commedia geniale!
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E' il miglior film di Brooks ed anche una delle migliori commedie americane di sempre.
Fa rimpiangere i tempi in cui il cinema sapeva essere divertente, geniale ed innovativo senza essere eccessivamente volgare.
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siper
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lunedì 15 agosto 2011
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mel brooks: il maestro dei tempi comici.
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Il dottor Frederick Frankenstein(Gene Wylder) è il nipote del più celebre Victor, del quale, tuttavia, ripudia gli esperimenti per far rivivere persone morte. A causa dell’eredità del castello del defunto nonno, il dottor Frankenstein si imbatte nel laboratorio e negli appunti di suo nonno prendendo spunto per portare a termine i progetti ai quali suo nonno aveva lavorato per tutta la vita. E, seppur con alterne fortune, ci riuscirà coadiuvato da personaggi stravaganti come il suo assistente dalla mobile gobba: Ygor (Marty Feldman).
Detta così sembra di essere di fronte ad un film di fantascienza con sfumature quasi horror, in realtà siamo al cospetto di uno dei migliori film demenziali di sempre.
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Il dottor Frederick Frankenstein(Gene Wylder) è il nipote del più celebre Victor, del quale, tuttavia, ripudia gli esperimenti per far rivivere persone morte. A causa dell’eredità del castello del defunto nonno, il dottor Frankenstein si imbatte nel laboratorio e negli appunti di suo nonno prendendo spunto per portare a termine i progetti ai quali suo nonno aveva lavorato per tutta la vita. E, seppur con alterne fortune, ci riuscirà coadiuvato da personaggi stravaganti come il suo assistente dalla mobile gobba: Ygor (Marty Feldman).
Detta così sembra di essere di fronte ad un film di fantascienza con sfumature quasi horror, in realtà siamo al cospetto di uno dei migliori film demenziali di sempre. Diretto magistralmente da Mel Brooks e interpretato in maniera eccezionale da Gene Wylder, Marty Feldman e Peter Boyle, “Frankestein Junior” è un film culto per gli amanti del genere. La chiave del successo e della riuscita del film sono i tempi comici pressoché perfetti. Mel Brooks è stato, infatti, abilissimo nel creare situazioni comiche,introdurre battute,gag e siparietti esilaranti nei momenti giusti e alla giusta distanza temporale l’uno dall’altro. Proprio quando il film inizia a darsi una parvenza di serietà, Brooks piazza uno degli elementi comici sopracitati e ottiene un effetto comico maggiore sfruttando il fattore imprevedibilità. Tutto ciò, unito ad un’ottima trama (prende le mosse dal romanzo di Mary Shelley) contribuisce a formare una pietra miliare della cinematografia comica di sempre.
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bloodydreadnought
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lunedì 30 maggio 2011
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mondolariano
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venerdì 13 maggio 2011
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suture perfette ma... e allora?
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Mel Brooks infonde nuova linfa ad un film dell’anteguerra: un’operazione chirurgica brillante, cucita con suture di altissima qualità. Che poi il successo di pubblico non sia direttamente proporzionale al valore di un lavoro è senz’altro vero nel caso di questo giovane Frankenstein, per quanto precise siano le sue suture. Il regista si fece scrupolo di ripetere la tecnica usata da Whale nel 1931 e da questo punto di vista il risultato è impeccabile (il bianco-nero, la fotografia, perfino la stessa attrezzatura di scena montata nei medesimi punti). Ugualmente impeccabile è la sceneggiatura, ricca di gag e freddure che costruiscono un’ottima parodia del mostro di Boris Karloff (basta vedere l’incontro con la bambina e col povero cieco).
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Mel Brooks infonde nuova linfa ad un film dell’anteguerra: un’operazione chirurgica brillante, cucita con suture di altissima qualità. Che poi il successo di pubblico non sia direttamente proporzionale al valore di un lavoro è senz’altro vero nel caso di questo giovane Frankenstein, per quanto precise siano le sue suture. Il regista si fece scrupolo di ripetere la tecnica usata da Whale nel 1931 e da questo punto di vista il risultato è impeccabile (il bianco-nero, la fotografia, perfino la stessa attrezzatura di scena montata nei medesimi punti). Ugualmente impeccabile è la sceneggiatura, ricca di gag e freddure che costruiscono un’ottima parodia del mostro di Boris Karloff (basta vedere l’incontro con la bambina e col povero cieco). Insomma: è un’ottima compagnia per iniziare bene la sera di Capodanno. Ma alla fine mi sorge fatale la domanda: “e allora?”
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