È l’ultimo film di Adelchi Bianchi, scomparso pochi mesi dopo l’uscita nelle sale del lungometraggio. La storia non spicca per originalità e la regia sceglie un taglio narrativo privo di particolari sorprese. Bistrattato dalla critica regge bene il passare del tempo grazie anche alla eccellente interpretazioni dei due principali protagonisti, soprattutto di Livio Lorenzon particolarmente ispirato nella parte del cattivo. Discreta la colonna sonora di Lallo Gori. È il primo film western girato nel nostro paese dall’attore e cantante Dean Reed, soprannominato l’Elvis Rosso per il suo impegno anticapitalista, un americano stabilitosi definitivamente nella Repubblica Democratica Tedesca dopo aver lasciato gli USA per l’URSS.
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È l’ultimo film di Adelchi Bianchi, scomparso pochi mesi dopo l’uscita nelle sale del lungometraggio. La storia non spicca per originalità e la regia sceglie un taglio narrativo privo di particolari sorprese. Bistrattato dalla critica regge bene il passare del tempo grazie anche alla eccellente interpretazioni dei due principali protagonisti, soprattutto di Livio Lorenzon particolarmente ispirato nella parte del cattivo. Discreta la colonna sonora di Lallo Gori. È il primo film western girato nel nostro paese dall’attore e cantante Dean Reed, soprannominato l’Elvis Rosso per il suo impegno anticapitalista, un americano stabilitosi definitivamente nella Repubblica Democratica Tedesca dopo aver lasciato gli USA per l’URSS. Attivamente impegnato contro la guerra del Vietnam colleziona una discreta serie di partecipazioni a western all’italiana e la sua vicenda personale è destinata a concludersi tragicamente con un misterioso “suicidio” non troppo convincente per modalità e dinamica. Per anni della sua morte verrà accusata la CIA.
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