Straordinaria parodia della società. In Tempi non sospetti il regista e attore principale descrive già negli anni sessanta il "villaggio globale" e tutte le sue peggiori contorsioni. Fa scalpore la capacità del regista di immagginarsi il futuro, peraltro individuandone sfumature colte in differenti modi in ogni singolo episodio. GLi episodi descrivono il villaggio globale nel quale viviamo oggi prendendo di mira ogni volta aspetti diversi, dalla stampa, alla scuola, agli aspetti più psicologici. Il finale straordinario rivalorizza tutto il percorso indicando quale secondo l'autore potrrebbe essere una via d'uscita per non ritrovarci prigionieri all'interno del villaggio. Dopo tanti anni il serial è ancora credibile e attuale, segno che l'autore coglie il segno, da non perdere assolutamente, da rivedere più volte per cercare di coglierne gli aspetti psicologici più profondi.