Due anni dopo Maciste contro lo sceicco l’eroe mitologico nato da un personaggio creato da Gabriele D’Annuncio torna in Africa. Questa volta lo scenario non sono le sabbie del deserto arabo ma la rigogliosa vegetazione del Sud Africa. Artefice dello spostamento spaziale e temporale visto che è ambientato in un’epoca imprecisata ma sicuramente precedente alla nascita di Cristo, è il regista Piero Regnoli, qui accreditato con il nome di Martin Andrews, uno dei tanti pseudonimi utilizzati nella sua lunga carriera (gli altri sono Dean Craig, Peter Lombard e Mario Pierotti). Il film per l’idea centrale è debitore al romanzo “Le miniere di Re Salomone” di Henry Rider Haggard.
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Due anni dopo Maciste contro lo sceicco l’eroe mitologico nato da un personaggio creato da Gabriele D’Annuncio torna in Africa. Questa volta lo scenario non sono le sabbie del deserto arabo ma la rigogliosa vegetazione del Sud Africa. Artefice dello spostamento spaziale e temporale visto che è ambientato in un’epoca imprecisata ma sicuramente precedente alla nascita di Cristo, è il regista Piero Regnoli, qui accreditato con il nome di Martin Andrews, uno dei tanti pseudonimi utilizzati nella sua lunga carriera (gli altri sono Dean Craig, Peter Lombard e Mario Pierotti). Il film per l’idea centrale è debitore al romanzo “Le miniere di Re Salomone” di Henry Rider Haggard. C’è una vaga ispirazione pacifista visto che la suggestione che fa da traino alla storia è quella dell’oro corruttore delle coscienze e causa delle guerre. Il cast modesto non aiuta il regista nel suo lavoro e anche il buon Reg Park, per tre volte Mister Universo nonchè futuro maestro di Arnold Shwarzenegger, appare troppo rigido e impacciato nell’interpretazione di un Maciste chiamato a essere qualcosa di più del solito eroe muscolare. Il resto è nella norma, compresa la solita, immancabile, lotta dell’eroe contro un feroce leone. L’architettura del palazzo reale di Zimba, costruito sopra le antiche miniere di Re Salomone è particolare e suggestiva mentre tutt’altro che indimenticabili sono le musiche del maestro Francesco De Masi.
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