Uscito nel 1963 diretto da Otto Preminger è un film "colossal ", genere non inusuale al regista (si pensi ad Exodus), Preminger ebreo di cultura tedesca nel 1935 emigrò in USA, ad Hollywood per circa 20 anni svolse la carriera di regista che iniziò con un ottimo thriller: Laura ((in Italia Vertigine) proseguendo con molti film di successo (La vergine sotto il tetto, La magnifica preda, Ambra, Sui marciapiedi, Anatomia di un delitto), era un diligente artigiano dotato di intuito e di solidità culturale.
La trama è la vita di un prete americano (di Boston) che uscito dal collegio americano di Roma, ritorna nel 1915 in patria, è Stephen Fermoyle (Tom Tryon), durante la permanenza romana ha fatto amicizia con un suo insegnante di teologia mons. Quarenghi (Raf Vallone) che poi va a lavorare alla Segreteria di Stato. A Boston il burbero e autoritario vescovo Cardinale Glennon (John Huston) lo destina ad una parrocchia importante diretta da un parrocco che vuole arricchire la chiesa con opere è mons. Monaghan (Cecil Kellaway), Stephen agisce bene, ma incautamente chiede al vescovo l'imprimatur di un'opera di Quarenghi che lui ha tradotto in inglese, il vescovo in contrasto con la Segreteria di Stato, teme un complotto e lo destina ad una parrocchia lontana, poverissima e guidata da Padre Halley (Burgess Meredith) lì confinato dopo avere fallito in varie parrocchie finanziariamente. In realtà Halley compagno di corso di Glennon, è un santo malato di sclerosi è poco attento ai problemi economici e vive in povertà, Stephen lo aiuta eroicamente, il vescovo informato della gravità della malattia di Halley gli dà l'estrema unzione e comprendendo il valore di Stephen lo nomina suo segretario. Nella vita di Fermoyle avviene un evento tragico, la sorella Mona (Carol Linley) è fuggita di casa perchè era stata contrastata dai genitori e dalla sorella Florrie (Maggie McNamara) a sposare un ebreo, vive facendo la ballerina conducendo una vita equivoca, rintracciata dopo anni da Stephen e dal fratello Frank Bill Hayes) la trovano, incinta ed ha le doglie ed è molto malata, portata in ospedale la gravità della situazione impone di uccidere il bambino per salvarla, Stephen che non può autorizzare un omicidio sceglie il bambino e Mona dopo il parto muore, il pargolo è una bambina: Regina. Stephen va a Roma assunto alla segreteria di Stato ed avrà incarichi importanti: negli stati del Sud per impedire la segregazione nelle scuole cattoliche, motivo per cui verrà picchiato dal Ku Klux Klan e poi a Vienna ad affrontare i nazisti, prima però aveva avuto una crisi vocazionale e ottenuta una dispensa per 2 anni, insegna a Vienna, s'innamora di Anne-Marie (Romy Schneider), ma capisce che la sua vita è nel sacerdozio e si allontana da lei, nel 1939 viene nominato Cardinale.
Il film è tratto dal romanzo omonimo uscito nel 1950 dello scrittore cattolico Henry M. Robinson, con qualche modifica importante, non c'é l'intermezzo di Vienna e l'innamoramento (rimasto platonico) con Ann-Marie. Otto Preminger ha trattato con riguardo la Chiesa Cattolica, ad esempio la figura del Cardinale Innizer di Vienna corrisponde abbastanza alla realtà il vescovo aveva pubblicamente dichiarato di essere favorevole alla riunificazione dell'Auistria con la Germania nazista (malgrado il divieto della segreteria di Stato), richiamato chiese pubblicamente scusa suscitando la reazione feroce dei nazisti. La vicenda scorre bene Preminger era un bravo regista: la fotografia, i colori, la scenografia sono eccellenti ma trovo che le due parti del film non sono ben amalgamate, la prima parte quando Stephen è a Boston scorre bene si mostra con affetto come viveva negli anni '20 la comunità irlandese emigrata in America, la seconda parte più grandiosa e scenografica, appare quasi un riempitivo per accrescere il contenuto della vicenda, in altre parole la storia non convince molto, sarebbe stato meglio soffermarsi sulle vicende della famiglia Fermpyle in un periodo, tra gli anni '20 e '40, molto interessante della storia americana. Ottima la recitazione di John Huston nella parte di Glennon (ebbe la nomination all'Oscar) e di Romy Schneider (ebbe la nomination al Golden Globe) nella parte di una giovane austriaca, Carol Linley (L'occhio caldo del cielo, Bunny Lake è scomparsa) è una convincente Mona, completamente fuori parte un perplesso e inespressivo Tom Tryon, in un successivo film con Preminger (Prima Vittoria) le furiose liti con il regista lo convinsero a lasciare il cinema, dedicandosi (con successo) a scrivere romanzi specie horror.
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