Mario Gromo
La Stampa
E un diario della battaglia che segnò la svolta decisiva della guerra. Un diario ripreso da operatori dislocati un po' dovunque, combattenti essi stessi al seguito dei combattenti e poi composto da Varlamoff che, per questo suo sagace montaggio, si ebbe uno dei premi Stalin. Nel suo complesso il documento è di un interesse straordinario, e vi predominano parecchi singoli documenti, di attimo in attimo rivelatori, allucinanti. Perché molto è stato detto e scritto, sulla formidabile battaglia; ma per chi avrà visto questo film il nome di Stalingrado e la sua epopea saranno a lungo connessi ad alcune di queste inquadrar ture, di queste sequenze. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (1780 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957