Ennio Flaiano
Giorni fa, compiendo quello che un grande scrittore definisce l’atto più abominevole e voluttuoso dei tempi moderni, leggendo cioè il giornale, ho appreso che Lo sciopero dei milioni è un film molto divertente, di una comicità tutta nostrana, che si stacca dalle solite formule straniere, e merita quindi l’attenzione del pubblico e della critica. Io non credo molto ai critici dei quotidiani, quasi sempre abbastanza innocenti nei loro giudizi: vedo anzi con un certo piacere la riorganizzazione dell’esercito, perché so che molti giovani che in altri tempi avrebbero volentieri abbracciato la carriera delle armi, languiscono oggi nelle redazioni dei giornali ed a loro viene quasi sempre affidato il compito di scrivere quattro righe sulle novità cinematografiche. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (6926 caratteri spazi inclusi) su 25 maggio 1948