celluloide
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domenica 30 settembre 2012
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giallo anni 40 con flop di attori
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Trama interessante sminuita leggermente dagli attori.
Pur dando una discreta interpretazione si sente la mancanza di figure del
calibro di Humphrey Bogart, che Infatti avrebbe sviluppato il personaggio del
detective in modo calmo ,riflessivo,ironico e duro.
Stesso discorso per l'interprete femminile,che non e' molto credibile nella
variazione immediata e continua di personalita' ,ma grazie alla notevole presenza si salva
un tantino meglio.
Concludendo e' un film da vedere senza aspettarsi grosse emozioni recitative.
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paolp78
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domenica 18 febbraio 2024
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ben riuscito, ma si va sul sicuro con marlowe
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Ottimo noir che vede come protagonista Philip Marlowe, il celebre detective nato dalla penna di Raymond Chandler, le cui avventure, quasi tutte raccontate in romanzi hardboiled dello stesso Chandler, sono state oggetto di numerosissime trasposizione cinematografiche, la più famosa delle quali resta “Il grande sonno” di Howard Hawks, con Humphrey Bogart a vestire i panni del protagonista.
Questa pellicola, uscita un anno dopo rispetto al sopra citato capolavoro di Hawks, non delude affatto gli amanti del genere. Del resto deve dirsi che il risultato è abbastanza garantito, potendo contare su un personaggio affascinante come Marlowe, su una sceneggiatura piena di colpi di scena e molto appassionante, e sulle ben note atmosfere torbide ed intriganti, proprie del genere.
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Ottimo noir che vede come protagonista Philip Marlowe, il celebre detective nato dalla penna di Raymond Chandler, le cui avventure, quasi tutte raccontate in romanzi hardboiled dello stesso Chandler, sono state oggetto di numerosissime trasposizione cinematografiche, la più famosa delle quali resta “Il grande sonno” di Howard Hawks, con Humphrey Bogart a vestire i panni del protagonista.
Questa pellicola, uscita un anno dopo rispetto al sopra citato capolavoro di Hawks, non delude affatto gli amanti del genere. Del resto deve dirsi che il risultato è abbastanza garantito, potendo contare su un personaggio affascinante come Marlowe, su una sceneggiatura piena di colpi di scena e molto appassionante, e sulle ben note atmosfere torbide ed intriganti, proprie del genere.
Impeccabile la regia del bravo ed esperto John Brahm, autore di numerose opere noir. Molto apprezzabile l’uso delle luci e del chiaroscuro; davvero notevole la capacità di tenere alto il ritmo narrativo, anche se in questo avere alla base un romanzo di Chandler è un aiuto non da poco.
La parte di Marlowe è affidata a George Montgomery, attore che ebbe una lunga e fortunata carriera in film western e d’avventura, non di primissimo livello. Montgomery offre l’unica versione coi baffi che personalmente ricordi, del celebre detective, ma visivamente risulta molto credibile e adatto alla parte. Ciò che non convince sono invece alcune sfumature della recitazione, che si discostano dalla caratterizzazione più classica del personaggio. Si apprezza invece la scelta di un attore in età non avanzata, come in effetti dovrebbe essere per il personaggio pensato di Chandler, caratteristica pienamente rispettata nelle pellicole degli anni ’40, ma disattesa invece in quelle più recenti (in questa chiave, si ricordano i due film girati negli anni ’70 con un Robert Mitchum già avanti con l’età, il Philip Marlowe di James Caan a fine anni ’90, ed infine quello recentissimo di Liam Neeson in uno dei pochi film tratti da un romanzo non di Chandler).
Insieme a Marlowe c’è l’immancabile femme fatale, che in questo caso è la bellissima Nancy Guild, che con il suo fascino ruba la scena a Montgomery. Nel resto del cast, non ricchissimo, si ricordano Conrad Janis, Florence Bates e Roy Roberts.
Buone musiche.
Il doppiaggio italiano non è dei migliori.
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