Pietro Bianchi
In una settimana ricca di delusioni cinematografiche, scegliamo di intrattenerci sul film Fuga a due voci perché si presta meglio degli altri ad un discorsetto basato su idee generali.
E' noto che il cinema è in questo momento il dominatore assoluto del divertimento collettivo. Ha assorbito generi un tempo trionfanti come la letteratura popolare ed il romanzo di appendice (a riprova basti notare che un grande giornale di Roma ha iniziato un racconto in continuazione non a firma di questo o di quello, ma addirittura di Enrico Pea, uno degli scrittori più difficili e meno popolari della letteratura contemporanea); ha ereditato, anche, il cinema, il pubblico che una volta andava al teatro di prosa, cosicché quest'ultimo, malgrado gli arrischiati tentativi di alcuni teorici, è ormai un teatro per pochi. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (2876 caratteri spazi inclusi) su 26 Marzo 1943