Pietro Bianchi
Verismo, naturalismo, realismo ed altri "ismi" hanno un valore evidentemente classificatorio. Servono cioè soltanto in una accezione rettorica, per dire quello che in sede di "contenuto" un' opera d'arte vuol significare. Mentre in sede puramente poetica sarà chiaro che l'opera d'arte è irripetibile, che non possiede altra giustificazione se non in se stessa, e che sarà proprio il residuo non artistico il solo a prestarsi alle classificazioni contenutistiche.
Questo per far capire che quando noi classifichiamo "naturalistica" l'ultima fatica del regista Alessandrini lo facciamo nel senso delle sue aspirazioni programmatiche e non nel senso del suo significato reale. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (2805 caratteri spazi inclusi) su 24 Ottobre 1941