Fratello minore del più famoso attore Luigi Pavese, iniziò anch'egli con un' intensa attività teatrale, prima come membro di varie compagnie di grido, poi formandone una propria verso la fine degli anni Trenta. Nel cinema esordi nel 1940 in un film leggero, Non me lo dire! (Mario Mattoli), accanto a Wanda Osiris (vedi); tuttavia, la sua presenza fisica e il volto beffardo, lo resero più adatto ad interpretare film di genere ben diverso, avventuroso o drammatico, quasi sempre nel ruolo di "cattivo". Così incarnò in modo eccellente il seduttore in Nozze di sangue (1941), la bieca figura del "Maltese" ne Il brigante Musolino (1950) e, nello stesso anno, diede vita al personaggio del contadino dal carattere aspro e rozzo ne L'edera. Tuttavia, benché avesse interpretato un gran numero di film, Pavese non ebbe mai un'occasione che gli permettesse di emergere come avrebbe meritato; pertanto, accanto all'attività cinematografica affiancò quella di attore radiofonico, di doppiatore, favorito in ciò dal bel timbro di voce. In tempi più recenti, fu attore televisivo, presente, negli anni Sessanta e Settanta, in numerosi sceneggiati, in vari episodi di trasmissioni di serie e in opere teatrali adattate per il piccolo schermo. Sposato dal 1930 con Iolanda Peghin, ebbe da lei una figlia, Paila Pavese, apprezzata come attrice teatrale e televisiva e come doppiatrice.