Noi siamo le colonne

Laurel e Hardy hanno la caratteristica di farci sentire a casa nostra in ogni loro film. Questo è dovuto il larga parte alla cura di Laurel nel montarli, nello spazio delle inquadrature che consentiva ai due comici la libertà della loro comicità (che era ancora di azione prima di quella di parola che si affermò colla diffusione dei laureati) e dall'amore con il quale, con lunghi metodi di lavoro che poi sarebbero andati in crisi col diffondersi di quelli nuovi più veloci, venivano preparati i loro film. Questa familiarità ha reso la loro filmografia una specie di lunga ininterrotta (o meglio interrotta nell'unico modo possibile di soluzione di continuità, cioè la crudeltà come rottura finale di molti loro film) sequenza (così come loro classici sono molti film di montaggio delle loro comiche da due o tre rulli (20-30 min. [+]

Laurel e Hardy hanno la caratteristica di farci sentire a casa nostra in ogni loro film. Questo è dovuto il larga parte alla cura di Laurel nel montarli, nello spazio delle inquadrature che consentiva ai due comici la libertà della loro comicità (che era ancora di azione prima di quella di parola che si affermò colla diffusione dei laureati) e dall'amore con il quale, con lunghi metodi di lavoro che poi sarebbero andati in crisi col diffondersi di quelli nuovi più veloci, venivano preparati i loro film. Questa familiarità ha reso la loro filmografia una specie di lunga ininterrotta (o meglio interrotta nell'unico modo possibile di soluzione di continuità, cioè la crudeltà come rottura finale di molti loro film) sequenza (così come loro classici sono molti film di montaggio delle loro comiche da due o tre rulli (20-30 min.) in cui gli autori sono loro, più che i registi che li hanno diretti, e il leggendario produttore Hal Roach, che si ricorda arzillo centenario a una cerimonia per gli Oscar (evidentemente le risate fanno bene). "A chump at Oxford", uno dei loro ultimi e maggiori capolavori, è una specie di summa del loro cinema. Dopo una prima parte che è una ripresa di un loro classico del muto, il film si costruisce su due trovate (il labirinto all'inglese -come quello di "Shining"- e la perdità dell'identità di Stan, che diventa un coltissimo Lord inglese) e una situazione classica (i due nel letto del rettore, che credono il proprio). Se interpretando il nobile Laurel autoironizza su se stesso che dirige Hardy, la scena del labirinto è una sintesi genialissima, metacinematografica della loro opera con Stan che trova l'uscita e porta all'amico il cartello indicatore, per continuare il loro e il nostro gioco.  [-]

Ancora per un pò poi basta, il duo comico più forte del mondo in uno degli ultimi film di grande valore, solo la necessità li spinse ad andare oltre per via di investimenti sbagliati, ad un certo punto il loro immenso talento non fu più supportato dal loro fisico e dai tempi che intanto cambiavano, anche perchè la televisione cominciava a imperversare in america; geniali come sempre le gag orchestrate da laurel montate e ricucite in modo perfetto, in questo film c'è anche un giovanissimo peter cushing, futuro protagonista dell' horror e non solo. Doppiaggio dei protagonisti affidato a sordi e zambuto strepitosi come sempre, poi sostituiti nei corto da croccolo e latini, queste due, le coppie migliori del doppiaggio dei grandi stanlio e ollio. [+]