Tratto dall'omonimo celebre romanzo per ragazzi di Mark Twain, questa simpatica pellicola diretta da Norman Taurog ne è una fedelissima trasposizione cinematografica.
Anche il film, come il libro di Twain, è composto da vari piccoli racconti che si susseguono l'uno con l'altro, essendo collegati tra loro per il fatto di avere come protagonista Tom Sawyer e come oggetto della narrazione le sue divertenti peripezie.
Ci sono tutti i personaggi del libro, a cui la pellicola resta fedelissima: personalmente apprezzo molto questa scelta, in quanto ho sempre considerato che quando dei grandi classici della letterature vengono riproposti sul grande schermo, l'imperativo principale, da seguire a tutti i costi, deve essere quello di non stravolgerne il contenuto, facendosi prendere la mano con variazioni e modifiche di vario genere, che quasi sempre finiscono per peggiorare l'opera originaria.
La maggior parte degli attori sono ragazzini, tutti davvero molto bravi e convincenti, che interpretano appunto le rispettive parti tratte dal racconto di Twain: dal protagonista Tom Sawyer al suo compagno di avventure e marachelle Huckleberry Finn, fino alla ragazzina corteggiata da Tom; in secondo piano i personaggi di contorno, l'odioso cugino spione e piagnone, vittima prediletta degli scherzi del protagonista, e il simpatico nerettino Jim.
L'adulto più presente nello schermo è l'autoritaria ed apparentemente poco amorevole zia del protagonista, interpretata da May Robson, molto brava ed adatta al ruolo.
Tra gli altri interpreti si segnala infine la presenza di Walter Brennan.
La direzione di Taurog, che giovanissimo aveva già vinto un premio Oscar come miglior regista a inizio anni trenta, è molto ben fatta e priva di sbavature.
Ovviamente si tratta di un'opera molto più adatta ad un pubblico di giovanissimi, piuttosto che di adulti, tuttavia la durata contenuta e la divisione in vari episodi mai troppo lunghi, permette di non annoiare neppure il pubblico più in là con gli anni.
Infine, vale la pena di segnalare che seppure il film risalga agli anni trenta è a colori, in quanto venne girato in technicolor; pertanto la pellicola appara molto meno vecchia e datata di quanto lo sia veramente.
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