La mazurka di papà

Mario Gromo

Alcuni anni or sono un gruppo di attori ebbe alle nostre ribalte un successo cordiale e cordialone interpretando le riviste che due autori specializzati - il Falconi e il Biancoli - fornivano loro. Il meritato successo era nella scanzonatura garbata, nei chiaroscuri efficaci di spicciola ma indovinatissima parodia, che quei bravi attori dedicavano ai brevi quadri. Era forse la prima volta che, in uno spettacolo di rivista, si prodigava un'interpretazione attenta, birichina e intelligente, di un gusto almeno insolito; chi non sarebbe andato a vedere e ad ascoltare De Sìca «fine dicitore», o la nuova macchietta di Melnati, o la nuova parodia della Rissone? Il favore del nostro pubblico per quegli spettacoli fu tale che una compagnia dal nome un poco aggressivo (Za Bum), sorta con altri intenti, visse poi per non breve tempo su quell'esiguo repertorio. [...]

di Mario Gromo, articolo completo (2315 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 13 febbraio 1938