Due bambini nell'Iraq delle rivolte di strada. Espandi ▽
Baghdad 2019, Chum-Chum è un bambino di otto anni orfano di entrambi i genitori senzatetto e sofferente di diabete. Affascinato dal mito di Gilgamesh sogna di poter passare la porta dell’aldilà per riportare in vita il padre e la madre. Intanto insieme a Moody, che è il boss di una baby gang di cui fa parte, spera di poter ottenere, a caro prezzo, i documenti falsi e i biglietti per poter emigrare in Olanda. Per comprendere il contesto in cui agiscono i personaggi di questo film bisogna ricordare che nell’autunno del 2019 migliaia di persone, soprattutto giovani, sono scese nelle strade per protestare contro la corruzione del governo in molte città dell’Iraq con conseguenti scontri anche gravi. Al-Daradji, regista molto noto in Medio Oriente, ha deciso di portare sullo schermo questi bambini in cerca di un senso della vita dopo la guerra, le devastazioni e la tirannia sanguinaria dell’ISIS. Non è un film che dia risposte ma che semmai ci chiede di porci domande su cosa diventi l’età della crescita per i bambini che si trovano in società attraversate da guerre.