Fuga da Brooklin

Il film è un dramma realistico sul Terzo Mondo che vive entro i confini di quella cosiddetta prima nazione del mondo che si chiama America. Prende lo spunto dalla storia di persone reali legate alla vita del regista. Girato in esterni a Red Hook, quartiere di edilizia popolare di Brooklyn, il film descrive con brutale franchezza la vita di una famiglia operaia nera che lotta per l'esistenza. Ray Brown è un uomo di colore che ha passato la vita a far lavori sottopagati. Ce l'ha con i bianchi perché non è in grado di garantire alla propria famiglia neppure l'indispensabile. Scarica la sua rabbia e le sue frustrazioni su sua moglie Frankie che, malgrado le violenze selvagge del marito, cerca di tenere unita la famiglia. Il figlio Dennis è alla ricerca di un sistema spiccio per tirar fuori la propria famiglia da questa squallida situazione per proiettarla nel sogno americano. Insieme ad alcuni amici organizza una pericolosa rapina nella convinzione che sia quello il modo più semplice per "fuggire da Brooklyn". Un simile progetto avrà effetti devastanti sulla vita dei Brown.