
Anno | 2024 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Damien Leone |
Attori | Lauren LaVera, David Howard Thornton, Antonella Rose, Elliott Fullam, Samantha Scaffidi Margaret Anne Florence, Jason Patric, Daniel Roebuck, Bryce Johnson, Bradley Stryker, Chris Jericho, Annie Lederman, Chip Carriere, Alexa Blair Robertson, Peter Gray Lewis, Michael Genet, Phil Falcone, Clint Howard, Tom Savini, Alex Ross (II), Kailey Hyman, Jon Abrahams, Preston Christopher Lawrence. |
Uscita | giovedì 7 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Midnight Factory |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 3,01 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 novembre 2024
Il terzo capitolo della saga horror slasher firmata Damien Leone. In Italia al Box Office Terrifier 3 ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 3,6 milioni di euro e 2,8 milioni di euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna, ancora preda di turbe psichiche e in cura presso un ospedale psichiatrico, viene ospitata dagli zii per le festività natalizie, trovando conforto nel loro affetto e nella compagnia della cuginetta Gabbie, con cui ha un rapporto molto profondo. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.
Dopo il vivace secondo episodio che, nel raccontare la lotta senza quartiere tra la predestinata Sienna e il clown diabolico, aveva cercato di introdurre, senza approfondirlo troppo, un legame tra i due personaggi attraverso i disegni del defunto padre della ragazza, questo terzo capitolo della saga di Art il clown ci dà un altro po' della stessa cosa.
Stavolta l'ambientazione è diversa, ma simile, nel senso che al posto di Halloween c'è il Natale, con la variante di vedere il clown nei panni di un delirante Babbo Natale, ma per il resto le cose, dal punto di vista strutturale e narrativo, non cambiano molto: ci viene detto qualcosa di più sul papà disegnatore di Sienna, ma le ragioni della funzione della ragazza in termini di giustiziera non vengono approfondite più di tanto.
Il film prende velocità un po' alla volta, occupando la prima metà in un'alternanza tra le imprese sanguinarie del pagliaccio e la descrizione un po' piatta delle turbe di Sienna, soprattutto, e Jonathan, con il contorno non troppo interessante della partner di un compagno di studi di Jonathan, morbosamente appassionata alla vicenda criminale di cui sono stati involontariamente parte i due fratelli.
Espletate queste formalità narrative, il film, nella seconda metà (e in particolare nell'ultimo terzo), lascia perdere gli sviluppi della trama per concentrarsi su una rutilante festa splatter nella quale nulla è tralasciato: smembramenti, squartamenti, scalpamenti e chi più ne ha più ne metta, compresi i topi inseriti a forza giù per la trachea di una delle vittime.
Lo scontro finale tra Sienna e Art è senza quartiere con l'uso di una sega a motore stile Non aprite quella porta e della consueta spada magica. Art il clown resta un'icona un po' generica nel suo aspetto (non è che manchino i clown malefici nel cinema dell'orrore), ma perfettamente funzionale allo scopo grazie anche alla buona mimica del suo interprete, David Howard Thornton, che inietta umorismo nella truce rappresentazione degli efferati delitti del personaggio. Solo che, come per altri famosi villain dell'horror, la sua sostanziale indistruttibilità gioca contro la creazione di qualsiasi suspense e riduce il vero interesse alla mera messa in scena dei siparietti truculenti, la cui ingegnosità ed eventuale originalità diventano cruciali per la riuscita del film.
Non c'è quindi molto di nuovo, ma Damien Leone dirige con la consueta brillantezza e vigoria dando al suo pubblico di riferimento lo spettacolo sanguinario che si attende, grazie anche alla buona resa degli effetti speciali. Lauren LaVera riprende con autorevolezza il suo personaggio, ma, rispetto a Terrifier 2, ha meno da fare e la sua lotta è un po' meno epica. Simpatico il cameo del leggendario Tom Savini, mago degli effetti speciali, che qui si diverte in una vivace comparsata. Il finale lascia ovviamente aperta, o meglio spalancata, la porta per un ulteriore sequel.