| Titolo originale | Snow White and the Seven Dwarfs |
| Anno | 2025 |
| Genere | Avventura, Drammatico, Family, |
| Produzione | USA, Germania |
| Durata | 109 minuti |
| Regia di | Marc Webb |
| Attori | Rachel Zegler, Gal Gadot, Emilia Faucher, Andrew Burnap, Ansu Kabia Colin Michael Carmichael, Luisa Guerreiro, Katie Hardwick, Dean Nolan, Jon-Scott Clark, Leon Ung, Gabriela Garcia, Misa Koide, Eddison Burch, Dujonna Gift, Joshmaine Joseph, Kathryn Akin, Alison Eager, Candy Ma, Charlie Man Evans, Charlotte Scally, Lukus Alexander, Philip Birchall, Stanley Duventru-Huret. |
| Uscita | giovedì 20 marzo 2025 |
| Distribuzione | Walt Disney |
| MYmonetro | 2,25 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 marzo 2025
Argomenti: Biancaneve
Adattamento live action del film d'animazione Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani. In Italia al Box Office Biancaneve ha incassato 7,2 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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La storia è nota: Biancaneve viene perseguitata dalla regina cattiva, sua matrigna, che la vuole morta perché lo "specchio delle sue brame" le ha detto che è Biancaneve, e non più lei, la più bella del reame. La ragazza si rifugia presso la casetta nella foresta dei sette nani ma la regina Grimilde, autotrasformata in strega, la convince ad addentare una mela avvelenata: solo un bacio d'amore potrà salvare Biancaneve dalla morte.
In questa riedizione Disney live action della celebre favola dei fratelli Grimm, la cui magnifica versione animata del 1937 fu il primo lungometraggio classico Disney e vinse un Oscar onorario, non ci sono principi.
E Biancaneve è ben più assertiva della precedente protagonista, perché suo padre l'ha cresciuta secondo i principi del coraggio, dell'impavidità e della fierezza personale.
Biancaneve live action è da un lato molto aderente al film d'animazione, del quale riproduce fedelmente alcune immagini iconiche (lo specchio, le ombre dei nani sulla parete della miniera, gli alberi minacciosi durante la fuga della protagonista nel bosco, la trasformazione della regina in "vecchia strega" dalle mani simili ad artigli), dall'altro cerca di aggiornarsi alle sensibilità contemporanee in tema di empowerment femminile, di multietnicità (Biancaneve è interpretata dall'attrice colombiana Rachel Zegler, già Maria nel West Side Story di Steven Spielberg, il cacciatore che dovrebbe ucciderla è afroamericano, e così via) e trasforma i sette nani in creature create dalla grafica computerizzata (ma dà ad un attore affetto da nanismo il ruolo più eroico). C'è persino un riguardo (di troppo) ne confronti della regina, che non verrà uccisa dai nani come nell'originale (del suo destino non diciamo per non fare spoiler).
Il cambiamento più rilevante riguarda l'interesse amoroso di Biancaneve, non più principe azzurro, ma bandito ribelle che non disdegna i furtarelli e che lotta per riportare al trono il legittimo re invece dell'usurpatrice Grimilde. Curioso anche il contrasto fra la bellissima Gal Gadot nei panni della regina e la obbiettivamente meno attraente Zegler, che tuttavia viene elevata a "più bella del reame" in virtù della sua magnificenza interiore. Il fatto che questa Biancaneve esca in pieno clima trumpiano aggiunge elementi esterni di riflessione, perché la gentilezza e l'inclusività di Biancaneve hanno la meglio sull'avidità e la superficialità della matrigna, che concentra su di sé tutte le ricchezze del regno e considera l'appeal estetico la fonte del suo potere.
Il risultato però è una versione ibrida con non pochi elementi grotteschi - in primis i sette nani in CGI - che fanno rimpiangere la morbidezza e la raffinatezza dell'animazione originale (interamente disegnata a mano). Alcune scelte, invece di limitarsi ad aggiornare la favola alla contemporaneità, in qualche modo la snaturano, togliendole quella potenza iconica che l'ha resa immortale. Se è divertente che i nani aiutino Biancaneve a rimettere a posto la loro casetta (anzi, Biancaneve canta, mentre il "lavoro sporco" lo fanno loro) appare snaturante, ad esempio, che Cucciolo, il cui mutismo era un tratto identitario, si metta di botto a parlare, con l'intento empowering di trovare la sua voce.
Biancaneve rimane a metà del guado, senza osare una vera rilettura ironica della fiaba originale, che voleva la protagonista "colf dei sette nani" e in passiva attesa di un principe azzurro che le svolti (letteralmente) l'esistenza, e allo stesso tempo rivelandosi poco rispettosa della forza originaria della favola nera dei Grimm, che costituiva una cruda metafora dell'accettabilità femminile solo in termini di attrattiva estetica, e faceva della vecchiaia la deriva horror della perdita dell'unico potere concesso alle donne. Il balletto finale in stile The Perfect Couple (o Bollywood) appare come un ulteriore segnale del desiderio di accontentare un po' tutti, con il risultato di non accontentare fino in fondo nessuno.
Il remake del classico Disney Biancaneve. Il film sarà una versione in live action. Sul film è intervenuto Peter Dinklage che ha dichiarato in merito: "Biancaneve è una fottuta favola arretrata sui nani". L'intervento ha rimesso in discussione alcuni aspetti del progetto tanto da togliere la presenza dei sette nani che saranno sostituiti da un gruppo di personaggi magici.
Era arduo, se non impossibile, ricreare e ritrasmettere l’incanto, il fascino e la magia tipici del primo lungometraggio d’animazione della Disney, un successo e un capolavoro di tecnica e di impatto emozionale intatti ancora oggi. Per questo motivo il remake live-action di “Biancaneve” del 1937, partiva già svantaggiato.
Sono passi circa otto anni dall’annuncio, fatto dalla Casa di produzione, dell’arrivo in sala di una nuova rivisitazione della favola più affascinante e divertente, del mondo fiabesco dei fratelli Grimm, finalmente arriva sugli schermi una bellissima Biancaneve, con l’algida e cattivissima (ma anche affascinante) Regina nera, gli immancabili simpaticissimi Sette Nani e uno [...] Vai alla recensione »
Questo film ha ricevuto molte critiche, spesso per motivi che esulano dal contenuto stesso, legate alle dichiarazioni delle protagoniste e dei creatori. Tuttavia, ? un adattamento molto fedele al classico animato, mantenendo intatti gli elementi essenziali della fiaba. Le performance delle attrici sono sorprendenti e davvero coinvolgenti. La pellicola esplora con delicatezza il tema della bellezza [...] Vai alla recensione »
Nato già maledetto per via delle numerose polemiche di stampo politico e sociale, questo remake in live-action di Biancaneve va comunque valutato per quello che è, a prescindere dal dibattito sul politicamente corretto: è purtroppo una rivisitazione fallimentare sotto molti punti di vista. Artisticamente squilibrato e straniante, narrativamente insipido e pretestuoso, soprattutto [...] Vai alla recensione »
Tre stelle per bonta'!..La mia frase di lancio e'vera..la magia era Biancaneve del 1937..a quei tempi Disney aveva fatto il capolavoro dell'animazione.Nonostante siamo nel 2025..molte animazioni disneyane sono tutt'ora guardabilissime.Questa versione CGI/LIVE..con Biancaneve(Rachel Zegler)si accosta alla storia originale ma manca..l'incanto?.
Il fatto che biancaneve non sia bianca come la neve (l'escamotage risiede nel fatto che sia nata in un giorno nevoso), nè così bella è il minore dei problemi. E' inconcepibile che si sia fatto un film così brutto, forse persino peggiore del live action della Sirenetta. Per cercare di spiegarci il perchè di un simile obbrobio sotto tutti i punti di vista [...] Vai alla recensione »
Questo film su Biancaneve ? stato purtroppo osteggiato a causa delle affermazioni della protagonista, il che ha generato una miriade di fake news. Molti di quelli che lo hanno criticato, senza nemmeno averlo visto, gli hanno dato recensioni negative. Eppure, il film scorre bene, ? ben realizzato e le attrici sono straordinarie. ? uno dei migliori action movie recenti della Walt Disney.
Al di l? di ci? che dicono gli haters della Disney ? un film ben fatto, canzoni molto belle, computer grafica niente male. Storia un p? rivisitata ma nella giusta misura. Avevo dei pregiudizi date le recensioni lette e sentite. Ma come con tanti altri film mal giudicati dalle persone ho capito che purtroppo la gente ? pi? incline a criticare che a vedere il bello.
Perch? paragonarlo al film originali?! Io trovo che questo remake sia originale, geniale, emozionante, all'avanguardia, meraviglioso. Non capisco come possano dire il contrario.
Il film non male di per s?, Rachel Zegler ottima attrice, ? stata in grado di di portare un tocco di modernit? ma mantenendo la dolcezza di Biancaneve, ottima cantate.Gal Gadot, incommentabile, pessima.Andrew Burnap, ottimo, ? stato molto bravo, sia a cantare che a recitare.Se il film ha avuto un flop la colpa ? della Disney, che si assuma le proprie responsabilit?.
Dopo la dipartita del saggio e benevolo padre, una giovane principessa nota come Biancaneve viene retrocessa a sguattera nel castello dei suoi stessi genitori ( ormai defunto ) dalla narcisista e dispotica matrigna, ossessionata dall' idea che lei possa diventare più bella di lei, come se non bastasse, il regno è diventato tetro e infelice a causa della sua reggenza.
La storia di biancaneve raccontata in maniera modesta.Molto cantato e, per questo, mi ? piaciuto ancora meno
osceno, ho solo visto il trailer, non ci penso neanche a dare visualizzazioni all'intero film, la disney deve capire di non dover storpiare le storie comprese le protagoniste e antagoniste. a mia figlia mai far? vedere una cosa del genere.
Hanno trasformato Biancaneve in un manifesto di politicamente corretto forzato, snaturando la storia e distruggendo la magia del classico. Da evitare.?
Non c’è pace fra le fiabe. Sono i film per ragazzi, i film pe tutti, i film dedicati alle famiglie, quelli sui quali maggiormente infuriano le polemiche. Anche per gli interessi miliardari che sollevano.
Biancaneve, il remake in live action – ovvero con attori in carne e ossa – del capolavoro Disney del 1937, in uscita nelle sale italiane giovedì 20 marzo, rischia di diventare uno dei film più discussi di sempre. La mela è avvelenata, avvelenatissima. Un investimento – secondo Forbes – di 270 milioni di dollari, ai quali si devono aggiungere quelli spesi per la promozione, rischia di diventare un clamoroso flop al botteghino. Che cosa è successo?
Cominciamo dal principio. L’idea di fare il remake del primo lungometraggio animato di casa Disney, quel Biancaneve e i sette nani che nel 1937 frantumò tutti i record d’incassi del mondo, deve essere sembrata un’idea eccezionale ai creativi Disney. I quali poi hanno scelto la protagonista, la giovane che – per l’invidia di una regina cattiva – è costretta a fuggire in un bosco, e a vivere in una capanna con i sette nani. E qui cominciano i primi guai.
Eccesso di inclusività, eccesso di politicamente corretto: le prime polemiche riguardano la scelta della protagonista. Rachel Zegler, 23 anni, di origini colombiane. Per interpretare la principessa con “la pelle bianca come la neve”, secondo le parole dei fratelli Grimm, che all’inizio dell’Ottocento avevano scritto la favola originaria, Rachel Zegler non sembrava esattamente la più adatta. Per rendere tutto più credibile, gli sceneggiatori hanno anche modificato la storia: non si chiama Biancaneve perché “ha la pelle bianca come la neve”, ma perché quando era neonata, la bimba era sopravvissuta a una tremenda tempesta di neve. “E il re e la regina decisero di chiamarla così, in omaggio alla sua resilienza”, spiegava in un’intervista la stessa Rachel Zegler. Resilienza, resilienza delle mie brame…
Perché Biancaneve, nella visione di Rachel Zegler, è un’eroina resiliente. In un’intervista concessa durante le riprese del film, ha detto che Biancaneve “sogna di diventare la leader che può diventare” e che non deve cercare il solito finale: “E vissero per sempre felici e contenti”. È anche andata oltre, dicendo che la versione del 1937 della fiaba è “sessista e datata”, e che il Principe azzurro “fa letteralmente stalking” su di lei.
The Times They Are A’Changing, i tempi stanno cambiando, cantava Bob Dylan. Neanche le fiabe restano eterne, sono permeabili allo spirito dei tempi. E certamente lo sono le case produttrici dei film. Vedremo fra poco il film, e potremo giudicare meglio: ma certo, si ha l’idea di una Biancaneve meno bianca, più tosta, e di un Principe azzurro relegato in qualche angolo. Disney insegue il futuro, mettendo da parte il passato.
Non è facile districarsi in quello che ormai è diventato un autentico genere a sé, ma volendo tracciare alcune linee generali, possiamo affermare che le trasposizioni dai live action disneyani, dopo i primi sussulti alla fine degli anni Novanta (ricordiamo La carica dei 101) hanno preso definitivamente piede dopo il 2015 di Cenerentola per poi diventare un fenomeno da botteghino nel 2017 con La bella [...] Vai alla recensione »
Biancaneve torna sugli schermi in una nuova rivisitazione, lascia da parte l'animazione e i nani non sono più protagonisti. Mark Webb, già regista di «500 giorni insieme » e di «The amazing Spiderman» prova a rinnovare l'iconica fiaba che ha permesso alla Disney di imporsi come colosso dell'intrattenimento. Nei panni della principessa c'è Rachel Zegler («West Side Story») che deve fare i conti con [...] Vai alla recensione »
Modernizzare qualcosa d'intrinsecamente rétro come un classico animato Disney del 1937 è un'idea che nasce sbagliata. In questa versione pigra di Biancaneve la regina malvagia non solo tormenta la figliastra più bella del reame, ma è anche una sovrana oppressiva. Biancaneve non dovrà salvare solo se stessa dalla sovrana vanitosa, ma anche il regno. Eppure le due antagoniste non sono poi così male. Vai alla recensione »
Biancaneve si è svegliata distesa su una ruvida roccia e non più nella soffice bara di cristallo, un atteso e deciso risveglio, woke, teoria malintesa e brandita contro il remake live action di Biancaneve e i sette nani. Analisi a sorpresa del testo disneyano, il film di Marc Webb è quasi un critofilm, e il revisionismo critico tanto temuto si rivolge invece all'interpretazione distorta del capolavoro [...] Vai alla recensione »
Oltre ogni aspettativa. II remake del classico dei classici Disney non è venuto male come si poteva temere. È riuscito tremendo. I sette nani, eliminati dal titolo e realizzati in Cgi, hanno un range espressivo miserabile. La Cgi è miserabile sempre, livello videogame al risparmio. Le gag dei nani, non è che non ridi: diventi triste. II Principe Azzurro non è pol.
I sette nani sono spariti dal titolo. Ma restano nel film, a dispetto della vibrata protesta di Peter Dinklage - lo ricordate meglio come Tyrion Lannister in "Game of Thrones": "Come osate, è una vecchia fiaba, siamo nel 2000 e oltre, ancora volete mettere in scena sette nani?" Possiamo aggiungere: a cui Biancaneve rifarà il letto, e spazzerà il pavimento della casetta? I nani sono ridotti a uno, sostiene [...] Vai alla recensione »
Permetterà chi si accinge a leggere questa recensione una digressione iniziale personale, che però ha una sua pertinenza generale, in considerazione del fatto che "Biancaneve e i sette nani", anno 1937, storico primo lungometraggio della Disney, ha segnato l'infanzia di moltissime generazioni, da allora. Chi scrive ha un ricordo indelebile: è il mio primo film visto al cinema, quando non c'erano ancora [...] Vai alla recensione »
Anche volendo prescindere dagli sciagurati intenti di revisione woke del superclassico d'animazione Disney, l'odierno adattamento live action di "Biancaneve" assume i contorni del disastro perché incapace di trasmettere la minima emozione. Né divertente, né commovente, né pauroso, il film non funziona mai, suona falso e appare addirittura scadente nonostante il budget colossale con i suoi miseri quattro [...] Vai alla recensione »
Bene o male, l'importante è che se ne parli, ma quando la situazione sfugge di mano, degenera e va fuori controllo come avvenuto nel caso di Biancaneve, si finisce con il dimenticare qual è il nocciolo della questione, spostando l'attenzione dall'analisi di un film, con meriti e demeriti annessi, alla polemica sterile, inutile e fine a se stessa. Nel caso del remake in live-action che Marc Webb ha [...] Vai alla recensione »
Non poteva che andare a finire così. Biancaneve era un film condannato. I nove anni di sviluppo del progetto sono stati un continuo di polemiche, attacchi e necessari (vista la tendenza della Disney a prendere posizioni politiche solo quando conveniente) aggiustamenti alla sceneggiatura e alla messa in scena. Il risultato è esattamente quello che ci si può immaginare: un pasticcio.
Anticipato da furiose polemiche, arriva al cinema in Italia da giovedì 20 marzo, il live action ispirato al Classico Disney Biancaneve. Una versione certo necessariamente diversa da quella originale che risale, ricordiamolo, al 1937, ma che non è affatto lo stravolgimento a uso ideologico della fiaba dei Fratelli Grimm che è stato accusato di essere nel rovente clima politico degli Stati Uniti.
Sulla vanità e lo scontro senza tempo tra spirito di solidarietà e strategia del controllo. C'è chi è cresciuto osservando Biancaneve come fiaba immortale sul significato profondo dell'amore vero e assoluto - capace di risvegliare la bella addormentata nel bosco, da una dose di veleno altrimenti fatale - e c'è chi negli anni è tornato al suo immaginario, osservandone gli elementi forzatamente politici [...] Vai alla recensione »
Con buona pace di Vladimir Propp e di zio Walt, Biancaneve aveva bisogno di una ritoccatina, pardon: ritoccatona. Meglio come Masaniello/a/* o capopopolo colorato (si chiama casting color blind) di un villaggio Disneyworld con fabbri e sartine coreane, guardie congolesi e un Cucciolo improvvisamente parlante, trascinati alla rivolta mite e silenziosa (la plebe ci guarda e non favella) contro la perfida [...] Vai alla recensione »
Arriva in sala dopo le tante polemiche il remake in live-action di Biancaneve con Rachel Zegler e Gal Gadot e la regia di Marc Webb. Un'operazione assai rischiosa nel voler cambiare i presupposti della fiaba originale (frutto contemporaneo di una Disney sempre più "woke"), ma che, seppur carica di difetti, qualche merito riesce a portarlo a casa. In questa Biancaneve è stato aggiunto un prologo dove [...] Vai alla recensione »
Forse conviene sgombrare il campo da possibili equivoci prima di addentrarsi in un pur breve approfondimento critico: la versione 2025 della fiaba di Biancaneve, rifacimento in carne e ossa del capolavoro del 1937, è un pastrocchio inconcludente, finanche preoccupante se ci si sofferma sugli aspetti più direttamente politici - sia sotto il profilo sociale che per quel che concerne la politica produttiva. [...] Vai alla recensione »
Dimenticate la Biancaneve passiva del cartone animato 1937. Nella versione musicale dal vivo del capolavoro di Walt Disney, l'attrice yankee d'origini colombiane Rachel Zagler la interpreta come una dissidente traumatizzata. Sentiamo echi de l'Amleto di Shakespeare quando la figlia negletta di monarchi gentili sovrastati dalla Regina Cattiva Grimilde (Gal Gadot), decide di vendicare i genitori biologici [...] Vai alla recensione »
L'attesa sta finalmente giungendo al termine: il 20 marzo 2025 arriverà nelle sale cinematografiche italiane Biancaneve, il chiacchierato live action del classico Disney del 1937 Biancaneve e i Sette Nani, a sua volta ispirato all'omonima fiaba dei fratelli Grimm. Il film, diretto da Marc Webb (The Amazing Spider-Man, (500) giorni insieme) e scritto da Erin Cressida Wilson, ha fatto molto parlare di [...] Vai alla recensione »
Affrontiamo subito l'elefante nella stanza; che dico, ci sono dentro Dumbo e tutto il circo: sì, nell'ennesimo live-action, questa volta dedicato alla prima principessa targata Disney, Biancaneve è interpretata dalla (talentuosissima) attrice di origini colombiane Rachel Zegler; sì, Gal Gadot ha polarizzato gli animi esprimendo pubblicamente sostegno a Israele dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre [...] Vai alla recensione »
"Biancaneve", uno tra i classici Disney più celebri e amati, torna al cinema in una rivisitazione: non più lungometraggio animato ma fiaba in live action. A vestire i panni della principessa Rachel Zegler, mentre la matrigna, regina crudele, è interpretata da Gal Gadot, i sette nani - presenti nel titolo dello storico film del 1937 - sono stati realizzati con la tecnica del motion capture, processo [...] Vai alla recensione »
E chi se l'aspettava che tra le varie licenze e i robusti cambiamenti operati da Disney nel dare nuova vita a Biancanev e, alcuni dei quali hanno dato vita alle sciocche polemiche digitali, la più flagrante e inattesa sia quella di aver dato alla fiaba un tono espressamente politico? Mettendo in scena attori e presenze digitali per rinnovare il film animato del 1937 infatti la casa di produzione, la [...] Vai alla recensione »
C'era una volta in un regno lontano lontano una famiglia reale che amava molto il suo popolo. La piccola principessa Biancaneve era cresciuta con l'esempio dei suoi genitori, pronta a diventare un giorno una regina altrettanto buona e giusta. La morte della madre portò però il padre a conoscere una nuova donna, bellissima e dai misteriosi poteri, la quale rivelò al sovrano la presenza di un'incombente [...] Vai alla recensione »