Amore senza pietà |
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Un film di Douglas Jackson.
Con Josie Davis, Chris Potter, Rachel Hunter, Veronique-Natale Szalankiewicz, Jason Harper.
continua»
Titolo originale The Perfect Assistant.
Thriller,
durata 94 min.
- USA 2008.
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film troppo"esplicito"fin da subitodi elgatolocoFeedback: 257552 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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domenica 22 ottobre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IN"The Perfect Assistant"(2008, Douglas Jackson)i giochi sono chiari fin da subito, non si può avere alcun dubbio a riguardo... La"dark lady-perfect assistant"scopre le carte a priori, le appalesa chiaramente, senza riserve, diciamo così; al limite si potrebbe supporre che abbia interessi più diversificati, rispetto all'amore, ossia di imporsi in azienda, di diventare lei stessa "impresaria", ma sulle sue intenzionI(sarà anche la mimica facciale della protagonista Josie Davis a dircelo esplicitamente)non si possono avere dubbi. Quando, in altri termini, tutto è svelato, senza equivoci, fin da subito, ossia dall'inizio del film, non possiamo parlare propriamente di un"thriller", dato che è il dubbio, volendo anche l'equivoco, a creare il"noir", "giallo", "thrilller"o come altrimenti lo si voglia chiamare... Il modello è tale anche in Hitchcock, attenzione: si sa fin dall'inizio chi ha compiuto che cosa, spesso anche perché, ma sul seguito della vicenda non si sa assolutamente nulla, sul gioco psicologico seguente(non solo azioni-reazioni, behavioristicamente, ma quel grumo di emozioni, di pulsioni inconsce che portano a compiere determinate azionI); prescindo, poi, dai modelli c he vanno da Poe e Conan Doyle, passando per Agatha Christie e Edgar Wallace(la base è comunque sempre letteraria prima che filmica o televisiva), in cui "si va a caccia"del vilain, dell'assassino o comunque del"malfattore".Per il resto, tutto è abbastanza(troppo, invero)"chiaro"fin dall'inizio, l'interpretazione spesso non è "ottimale", ma il vero vulnus è quello accennato(troppo bravo il"padrone"nella sua fedeltà alla moglie morta e non per cause naturali, troppo bella la famigliola, con la bambina che si affeziona troppo fortemente all'assistente perfetta, ...). L'unico elemento interessante, eventualmente, ma sarebbe stato da sviluppare ulteriormente, è nella dinamica interaziendale, con le lotte(sotterranee e non)per scavalcare l'altro, magari denigrandolo, ricattandolo, sopraffacendolo, comunque. Ma, oltre a non essere il"focus"del film, a rimanere elemento accidentale, non viene fatto interagire abbastanza con la vicenda centrale... El Gato
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