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Quando la poesia e la commedia si univano armoniosamente in sincere e semplici storie, la Francia degli anni '70 faceva nascere sui grandi schermi questi splendidi lungometraggi, nei quali non vi era ombra di cupezza o di volgarità.In uno squisito e lirico realismo nascevano queste splendide commedie che dei lati duri della vita vedevano anche il tenero e il consolatorio.La sincerità dell'amicizia tra i protagonisti maschili (i due ladri si augurano affettuosamente buon Natale in una stanza del Carlton di Cannes) e l'amore che nasce spontaneamente, senza pregiudizi di classe o di sesso, tra Ventura e la Fabian,
caratterizzano la spensieratezza di un'epoca, che in molti viviamo con dolce rimpianto.Attori francesi,molti di origine italiana, interpretavano con quella morbidezza tipica d'oltralpe commedie e drammi che oltreoceano avevano sempre note dure e aspre.Il passato è a colori e il presente in bianco e nero.
L'amicizia e l'amore durano anche se gli anni (in carcere) trascorrono .I ricordi (Proust) sono sempre vivi, la durezza della vita può essere dimenticata.
I ladri sono amabili e simpatici e le persone "per bene" (gioielliere avido e borghesi radical chic)mortalmente noiose e fastidiose.
Assolutamente da vedere per chi ama la vera commedia e la romantica narrazione.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
