Lungimiramte questo film girato quando il dramma del terrorismo islamico non era ancora diventato il grande problema che è oggi.
Averroè è il filosofo arabo che visse a Cordoba nel XII secolo durante il califfato di Al-Andalus nella Spagna Meridionale. Uomo di scuienza, astronomo, filosofo , con i suoi Commentari introdusse la conoscenza di Aristotele nel mondo occidentale e Dante lo ricorda per questo nella Divina Commedia. Simbolo e esempio di pensatore illuminato, padrone della prpropria vita che costruisce rispetto alla propria esperienza personale e alla riflessione soggettiva, Averroè è un uomo che mette la cosnocenza in cinma alla scala dei propri valori.. La sua casa a Cordoba è frequentata da giovani discepoli che discutono e pensano liberamente dove i piacere del sesso e la buona cucina sono importanti tanto a quelli della mente e la donna gode una condizione di assoluta parità con l'uomo differenziandosi dalla rirpovevole tradizione musulmana.
Ma libertà di pensiero e logiche di potere non sempre coincidono. Il califfo interprete di un rifiuto della modernità che passa attraverso il liberro dibattito delle idee ordina di bruciare tutti i libri di Averroè. Singolare ènotare come in termini di libertà di pensiero la situazione tra mondo arabo e mondo cristiano non si differenziasse granchè. All'inizio del film assistiamo sl rogo di uno studioso francese accusato di eresia per aver tradotto e diffuso le opere di Averroè giudicate non consone con il pensiero cristiano dominante. Per fortuna: "Il pensiero ha le ali, nessuno può arrestare il suo volo" dicono i titoli di oda del film.
Impossibile esimersi dal riflettere quanto ilmondo occidentale sia poi riuscito ad evolversi in termini di speculazione filosofica e tolleranza.!
Ben lungi dall'essere una puntigliosa ricostruzione biografica del filosofo, il regista si avvale della sua figura come simbolo e sostenitore della tradizione. Il regista egiziano ha sentito l'urgenza e la necessità di sensibilizzare gli intellettuali della sua area culturale di appartenenza dai rischi e dai pericoli derivanti da un'interpretazione estrema della Jihad. Se dal punto di vista filmico forse qualche appunto può essere mosso a una narrazione che si ritiene più adatta a uno spettacolo popolare occorre ricordare che il film vuole farsi vedere da un pubblico NON occidentale e questp spiega anche il ricorso a intermezzi musicali e a balli, La Palma d'oro a Cannes del '97 gli ha poi aperto aperto le sale del mercato europeo e ora si rimane stupiti per la bruciante attualità che presenta.
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