A United Kingdom - L'amore che ha cambiato la storia

UN PENSIONATO AL CINEMA è andato a vedere A United Kingdom
DUE STELLE
Se per caso capitate a Torino di sabato o domenica nei mesi invernali\primaverili , ed andate visitare la Galleria subalpina, in Piazza Castello, centro della città, verso le 17,00, potreste imbattevi in un grosso assembramento di anziani che staziona all'ingresso del cinema Romano. Aspettano la chiamata per essere ammessi allo spettacolo. Spesso ci sono anche io. Ieri, alle 17,30 c'è stato l'appello. Arriva una anziana ed elegante maschera che comincia ad urlare: Sala tre - Silence - si può entrare. Vedo che tanti Over65, rispondono all'appello ...... Ma allora è un bel film,..... ed io che mi sono rifiutato di andarlo a vedere . Poi mi consolo unica programmazione. Quindi è il turno della Sala tre - Sully, - già visto. Infine tocca alla sala Grande, ed oltre 200 arzilli torinesi si avviano, "tutti assieme appassionatamente " dopo aver versato il giusto obolo -1.000 euro- a gustarsi l'ebrezza del Cinematografo. Santi fratelli Lumiere fate che il regista di turno mi racconti una storia avvincente, che mi leghi alla poltrona per due ore, ed ipnotizzi i pochi neuroni che mi sono rimasti.......... Oggi è la volta di una regista inglese di colore, bellissima, che di nome fa Amma Asante e che, purtroppo, ha avuto la malaugurata idea di aprire Wikipedia alla voce Seretse Khama, e girare un film sul primo Presidente dello stato africano del Botswana - A United Kingdom - che io ho ribattezzato " La Strana Africa". Praticamente la storia del film è tutta racchiusa nel manifesto del film. In primo piano c'è una bella coppia di giovani, lei bianca lui nero, a sinistra il Big Ben di Londra, a destra un lembo di savana con due alberelli striminziti. Dunque si inizia dalla capitale , dove il bel Sereste in attesa di diventare capo della sua tribù, studia e fa la conoscenza di una bella ragazza londinese. Scoppia un grande amore, i due decidono di sposarsi contro la volontà delle rispettive famiglie. Dal Botswana però arrivano cattive notizie, sembra che il popolo voglia che il Principe ereditario torni immediatamente in patria per sposare una ragazza della tribù. Siamo in pieno clima di Apartheid, i matrimoni misti non sono ben visti. Ma il bravo Seretse vola nella sua terra e riesce a convincere i sudditi, ed anche gli inglesi, ad accettare l'intrusa bianca, e tutti vissero felici e contenti........ed anche con tanti diamanti . Nel manifesto del film si vede un lembo di savana, e nel film non se ne vede molta di più. Per la parte girata in Africa il set si riduce praticamente ad uno spiazzo polveroso ed a un piccolo edificio adibito ad albergo. Nello spiazzo si raduna la tribù per prendere le sue decisioni, e lanciare qualche pietra agli inglesi. Nell'albergo si ritrovano i bianchi per bere sherry:....: non un leone che tenti di azzannare qualche inglese antipatico, non un serpente che si infili nel letto della moglie del Governatore,... niente, nemmeno una zanzara. Il film scorre via come l'olio, molto Britsh e convenzionale, direi meglio inamidato. Infatti il protagonista per tutto il film indossa giacca, camicia, perfettamente stirata, colletto inamidato e cravatta: il bello è che obbliga anche i suoi sudditi a vestirsi con giacca e cravatta, e cappello..... che Strana Africa.