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Film raro e sofisticato per la sottilissima semplicità della dialettica,del ritmo e maggiormente dall'ambiente.Quest'ultimo, penso sia ciò che osservato attentamente sia una chiave fondamentale per il ritmo ed il gioco di ruoli trà i due.Il divano rosso,piuttosto ampio per le dimensioni della stanza,la poltrona verde sdrucita e poco considerata in un angolo;ed al centro un tavolo di buona fattura,sul quale poggia la bibbia.Penso sia il simbolo dello scambio di ruoli,entrambi cambiano spesso posizione e sedia;si avvicinano,mangiando;si oppongono nello scontro di opinioni.Quando si alzano si trovano il modo di porsi con ironia nel giocare alla tenuta da gioco del nero che sorridendo stacca e intanto mette una freccetta nel bianco,quest'ultimo si alza con la sua sofferenza e idea determinata della sua convinzione.Il professore,dotto,intelligente ed esistenzialista corroso dalle piaghe di una sofferenza millenaria;si tramuta umanamente nella fede assoluta del nero,scadendo anche nella banalità,prova ulteriore che la frivolezza domini sullo stato reale dell'umanità odierna.Viene contrapposta la fede del nero,che con il libro sul tavolo e un grande talento nel penetrare il professore.Si vive una notte,in eterno divenire,come si può notare dal passaggio della pioggia alla notte silenziosa,ad una flebile luce e infine all'alba;trà i due non c'è un divenire,ma un avvicinarsi e allontanarsi;l'intimità della "cena" dove le culture e la storia si moltiplica;confidenza ed estraneità alternate magistralmente.Arrivando alla cultura il professore macina sul nero,che con la sua fede non può arrivare ad illuminare chi ha mangiato la mela,come prova di prigione-ragione della cultura:contrapposta a illusione paradisiaca;il peso della sofferenza contrapposto ad una felicità fittizia,ma che valga la pena di provarla.Il professore e l'ex carcerato,trovano i punti della comune condizione umana,che nel progresso decadente trova un sole spendido,non necessariamente caloroso,e l'asta da ormeggio che viene tolta per ultima all'uscita della porta,un compromesso più consapevole.E questa corsa felice verso l'oscurità contrapposta alla sofferenza di luce;l'ostinazione che chiude la circonferenza che chiude un cerchio,contenente questo magnifico film.
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