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Version:1.0 StartHTML:0000000167 EndHTML:0000002017 StartFragment:0000000454 EndFragment:0000002001
Prima della legge che ha impedito la programmazione prima delle 22,30 dei film o dei trailers vietati ai minori (che era stata originariamente pensata per permettere la programmazione dei film vietati a minori ai 18 e poi fu emendata in modo da divenire più restrittiva di prima, con qualche deputato che dormiva durante il voto -così la versione ufficiale!-) la televisione italiana attraversò alcuni anni di libertà come mai prima né dopo e capitava spesso di vedere rubriche di trailer cinematografici anche di film vietati ai minori di 18 anni con le scene più piccanti alle 4 del pomeriggio o simili (ricordo un ministro lamentarsene, per la verità lo stesso che pochi anni dopo suggerì di abbassare il divieto ai 15 o ai 16 anni, come in altri paesi. Sono passati trenta anni). Alcune erano vere e proprie raccolte di scene sexy (il cinema italiano attraversava un particolare periodo in questo senso, la stagione “erotismo all'italiana”, più spinta del filone liceali, dottoresse ecc.). Uno di quei trailer che mi colpì più per l'erotismo (avevo 19 anni) fu quello di questo film. Michela Miti era nota per i film su “Pierino” ed era tra le attrici più amate degli anni '80, bella, sexy, con quell'aria ingenua e maliziosa che faceva sognare gli adolescenti dell'epoca. Recentemente ha pubblicato due libri di poesie: nel 2001 “L'alchimia celeste” e nel 2011 “L'innocenza perduta”, entrambi con ottime recensioni.
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