Fight Club

Tyler Durden (Brad Pitt): difficilmente si dimentica il nome di questo produttore e venditore di sapone e facilmente tornano alla nostra mente alcune sue frasi come: " L'auto miglioramento è masturbazione" oppure "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono". Intorno a quest'ultima frase, in particolare, ruotano la filosofia e il senso del film, che è e rimane una critica al consumismo e all'alienazione del tipico uomo moderno, rappresentato dal protagonista (Edward Norton). Gli va a fuoco la casa e a cosa pensa? Ai mobili appena acquistati all'Ikea. Non trova i bagagli all'aeroporto e cosa gli viene in mente? Le mutande Calvin Klein e gli altri capi firmati che ordinatamente e con cura aveva riposto nella valigia. Sono così necessarie queste cose? Tyler Durden risponderebbe: non sono essenziali alla sopravvivenza di un essere umano! Tuttavia, molte, troppe persone sono vittime di un vero e proprio "sistema" che le induce ad una maniacale ricerca della perfezione, perfezione che vedono nelle cose che acquistano, che possiedono, diventandone inevitabilmente schiave. Inoltre, queste stesse persone sono spesso frustrate e alienate e, dunque, tutt'altro che felici, come dimostra il "caso" del protagonista, il quale soffre di insonnia e, nel tentativo di porvi rimedio, frequenta gruppi di ascolto per persone affette da mali incurabili, fingendosi malato, come se la vista di persone in gravissime condizioni di salute o addirittura moribonde lo facesse davvero sentire meglio. Esiste una cura a questa malattia? Che non è il cancro ai testicoli o la polmonite cronica, menzionate nel film, nè tantomeno l'insonnia del protagonista, ma qualcosa di più preoccupante, poichè non riguarda il singolo, o una ristretta cerchia di individui, ma la società intera. Tutti, chi più, chi meno, ne siamo affetti. Ebbene sì, la cura esiste ed ha un nome: il Fight Club. Non si può parlare del Fight Club e non se ne deve parlare. Sono esse le prime due regole di questa "associazione", se così possiamo chiamarla, e sono anche le prime ad essere infrante. In breve tempo, infatti, il Fight Club diviene un fenomeno di massa, acquistando un sempre maggiore numero di adepti, che fanno dell'anticonformismo e dell'anticonsumismo le loro parole d'ordine e il loro stile di vita, segno evidente del fatto che un sempre maggiore numero di persone stanno aprendo gli occhi e stanno sottraendosi al giogo del "sistema". Il tutto è connesso all'incredibile trasformazione che è in atto nel protagonista, alla relazione che egli instaura con una donna molto stravagante, Marla Singer(Helena Bonham Carter) e ad una successiva, paradossale, presa di coscienza: Tyler Durden in realtà è... Chi ha visto il film sa a chi mi riferisco, chi non l'ha visto (e gli consiglio vivamente di vederlo) lo scoprirà.