La terza madre

Roma, una vecchia tomba viene riportata alla luce, e dentro vi si trova una vecchia urna, ma la riesumazione di questa urna farà risvegliare la terza madre (Mater lacrimarum) che attirerà streghe da tutto il mondo, per dare vita alla seconda era delle streghe. Una povera donna della capitale subirà il cambiamento e ne sarà anche la colpevole. Dopo quasi trent'anni di distanza da "Suspiria" e "Inferno" Dario Argento ritorna all'horror e sopratutto conclude la trilogia delle tre madri, prodotto dalla Medusa e delusione al botteghino è uno squallido e insignificante filmetto di paura in grado di attirare solo il pubblico giovanile, ma questa volta anche quel pubblico lo ha snobbato, una storia horror in questo modo certo poteva anche essere rivisitata meglio, ma Argento ormai punta tutto sul tritacarne senza far lasciare respirare lo spettatore. Spunti buoni però non mancano di certo, sopratutto verso l'inzio ma la storia poteva anche filare dritto dato l'inizio. Asia Argento sembra ormai quasi prigioniera dei lavori del padre, e comunque sembra troppo matura per questi ruoli, ma anche i sceneggiatori ormai non sanno che fare più dopo anni di sceneggiature. Fiasco anche all'estero, sia di pubblico che di critica. Musiche moleste e effetti speciali poverissimi come i film precedenti.