Davide Copperfield

A giudicare da quel che ho visto in questo splendido film, George Cukor sapeva davvero il fatto suo. A parte una cura maniacale dei particolari, Cukor ha saputo anche scegliere accuratamente le sue stelle, a differenza di oggi, dove i registi affidano parti importanti solo agli attori del momento, a scapito di quello che davvero è importante per il film. Si distinguono Edna May Olivier (Zia Betsy), futura, meravigliosa Lady Catherine De Bourgh in Orgoglio e Pregiudizio di Robert Z. Leonard, e W. C. Fields, nel ruolo del signor Micawber. Da notare, poi, l'uso della cinepresa in modo da far capire gli stati d'animo e pensieri del protagonista, specialmente durante la sua difficile infanzia. Un esempio, David comincia a ripetere la lezione di geografia a sua madre. Si interrompe dopo pochi secondi, intimorito dalle occhiate al vetriolo del patrigno e dagli enormi sopraccigli dell'implacabile zia acquisita, Jane. Sono le enormi sopracciglia che vengono inquadrate in primo piano, così come le occhiatacce del signor Murdstone e, quale unico commento musicale, il ticchettare dell'orologio a pendolo e lo sferruzzare di Zia Jane, rumori che suscitano nello spettatore un insopportabile nervosismo: lo stesso che David prova in quell'istante e che lo ha portato interrompere la sua lezione. Potenza della macchina da presa e di un grande regista! Consigliato caldamente per chi ama Dickens e il bel cinema di una volta. Per chi volesse approfondire, consiglio lo sceneggiato televisivo di Anton Giulio Majano, datato 1965, con Giancarlo Giannini (David adulto), Laura Efrikian(Dora Spenlow), Carlo Romano(Wilkins Micawber), Ubaldo Lay(Edward Murdstone), Stefano Sibaldi(Signor Dick), Wanda Capodaglio(Zia Betsy, Annamaria Guarnieri(Agnese), Roberto Chevalier(David bambino), Elsa Vazzoler(Peggotty) e una splendida Daniela Goggi nel ruolo di Emily da bambina. Anche questo, nonostante qualche piccola pecca qua e là, specialmente nella pronuncia dei nomi inglesi, è un lavoro ammirevole con ottimi caratteristi.